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    HRK Motta di Livenza saluta Pier Paolo Partenio ed Enrico Lazzaretto

    foto Pallavolo Motta/Instagram Pier Paolo Partenio Di Redazione La società Pallavolo Motta comunica la consensuale rescissione del contratto con i giocatori Pier Paolo Partenio ed Enrico Lazzaretto. “Squadra, staff e tutto l’ambiente ringraziano entrambi per la professionalità e l’impegno dimostrato ogni giorno in palestra – si legge nel comunicato ufficiale – , augurando un futuro […] LEGGI TUTTO

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    La Med Store Tunit riparte con un Lazzaretto in più

    Foto Med Store Tunit Di Redazione Lo schiacciatore padovano Enrico Lazzaretto, classe ’95, è pronto a vestire nuovamente la maglia biancorossa dopo la positiva esperienza della passata stagione. A Macerata aveva lasciato un ottimo ricordo per la professionalità dimostrata in campo e fuori oltre che per le qualità di atleta, è quindi un graditissimo ritorno […] LEGGI TUTTO

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    Lazzaretto torna a schiacciare per Motta: “Mi troveranno cresciuto… di fisico e di testa”

    Di Redazione Dopo l’ultima stagione alla MedStore Tunit Macerata, Enrico Lazzaretto torna sulle rive del Livenza in forza all’HRK Diana Group Motta di Livenza. Padovano classe 1995, Enrico è un posto quattro di 198 cm che dopo la trafila delle giovanili a Padova arriva a Motta di Livenza giovanissimo nella stagione 2014/2015 con Pino Lorizio in panchina (proprio nella stagione della prima promozione in A2 dei trevigiani). Dopo Motta solo serie A per lui con esperienze anche in A1 a Padova fino alle due stagioni da protagonista in A3 a Porto Viro e l’ultima a Macerata. Ciao Enrico. Torni a Motta più maturo ed esperto. Che attaccante ritroveranno i tifosi di Motta? “Sicuramente ritroveranno una persona un po’ più cresciuta (almeno spero -ride-) sia a livello fisico che mentale, ma con la stessa voglila di vincere e migliorarmi che ho sempre avuto”. Cosa ti ha spinto a scegliere Motta e tornare in biancoverde? “Pino (Lorizio) ha chiesto di me e non mi sono tirato indietro. La società mi ha dato subito una bella impressione e con il salto di categoria non potevo rifiutare questa opportunità”. Hai avuto modo di lavorare in passato con Lorizio. Come te lo ricordi? “Sì Pino me lo ricordo… E’ sempre stato un “generale” in palestra. Ci ha sempre spremuto al massimo per tirare fuori il meglio di ognuno di noi. Sono sicuro che anche quest’anno lavoreremo parecchio per migliorare di partita in partita”. Dopo tre stagioni in A3 e la A1 giocata a Padova, ritrovi la A2. Che campionato ti aspetti? “Mi aspetto un campionato molto difficile. Le squadre sono forti e ben organizzate. Bisognerà lottare ogni domenica per togliersi delle belle soddisfazioni… Ma è questo il bello della pallavolo no?” (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Macerata-San Donà, in due atti: domenica in campionato, mercoledì in Coppa Italia

    Di Redazione La Med Store Tunit Macerata torna in campo per la terza giornata di ritorno con la trasferta di San Donà di Piave, domenica 23. Anche la squadra veneta si è dovuta fermare per due partite e l’ultima gara giocata è la sconfitta per 3-1 subita in casa della Sol Lucernari Montecchio Maggiore; al momento il Volley Team San Donà di Piave occupa la settima posizione in classifica con 18 punti conquistati e si appresta ad affrontare per due volte la Med Store Tunit in rapida successione, visto che sarà l’avversaria dei biancorossi anche in Coppa Italia nella sfida di mercoledì 26. Lungo stop anche per Macerata, l’ultima giocata per i ragazzi del coach Di Pinto è stata la vittoria nel derby contro Fano, strappata al tie-break dopo una grande rimonta.“Non potevamo fare molto altro che fermarci e cercare di stare attenti e restare in forma”, afferma lo schiacciatore Enrico Lazzaretto, “Non sarà semplice tornare subito in campo, ci aspetta un mese con tante partite che ci aspettano tra recuperi e le sfide di Coppa Italia. Abbiamo ripreso a lavorare duramente, siamo impegnati a ritrovare il prima possibile il giusto ritmo”. Un lungo periodo di allenamenti, questo, che ha permesso di migliorare il feeling con Giannotti, arrivato a dicembre ma già decisivo contro Fano. “Stefano lo conosco, ci ho giocato anni fa insieme, è un ragazzo tranquillo oltre che un grande giocatore. L’ho visto molto ben integrato nel gruppo fin da subito e sono sicuro che ci darà un aiuto importante in questa seconda fase della stagione”. Sulla doppia sfida con San Donà di Piave: “Intanto domenica giocheranno in casa, il palazzetto sarà tutto dalla loro parte e potranno sfruttare la spinta dei tifosi. Hanno diversi elementi interessanti nel roster, a partire dall’opposto Vaskelis, poi gli schiacciatori, sono giovani ma hanno già dimostrato il loro talento. Sarà una partita combattuta”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Enrico Lazzaretto ci riprova a Macerata: “Le responsabilità mi stimolano a fare di più”

    Di Redazione

    Dopo una stagione memorabile, non si sentiva ancora stanco delle sfide. Così Enrico Lazzaretto, dalla mitica spedizione di Porto Viro con la quale ha ottenuto una storica promozione in A2, è partito alla volta delle Marche, destinazione Med Store Tunit Macerata, con la stessa caparbietà e la tenacia di chi desidera chiaramente ripetere l’impresa:

    “È ancora presto per parlarne, ma posso dire che personalmente sono contento di questo inizio di stagione. Nelle ultime partite ho avuto modo di attaccare più palloni e di esprimermi di più e questo oltre a responsabilizzarmi maggiormente, mi fa naturalmente piacere“.

    Nelle ultime gare avete dovuto fare a meno di Angel Dennis.

    “Sì. Personalmente sono rimasto male per come è finita la sua avventura qui a Macerata. Ovviamente dispiace quando un compagno sceglie di lasciare la squadra, ma gli auguro davvero il meglio“.

    Si parla di un contratto estero, di divergenze con la società, di motivi personali. Cosa c’è di vero?

    “Francamente nessuno di noi è voluto entrare all’interno della vicenda, perché sono cose che riguardano il rapporto di Dennis con la società. So per certo che la dirigenza si sta attivando per trovare un rinforzo che possa garantire lo stesso livello di Angel, che era veramente un ottimo livello“.

    Si fanno nomi italiani e stranieri.

    “Al di là dei nomi, spero arriverà una persona che abbia voglia di lottare assieme a noi per ottenere un buon risultato a fine stagione. Ci sono squadre come Pineto o Grottazzolina che risultano ostiche e con cui servirà giocare la nostra migliore pallavolo“.

    Adesso la squadra farà molto affidamento su di lei. Ma questo sembra renderla ancora più determinato.

    “Non sono uno che si è mai tirato indietro di fronte alle responsabilità. Anzi, mi stimola a dare e fare di più. Credo che sia la natura stessa del mio ruolo a richiederlo“.

    Cosa le manca di più della Superlega?

    “L’aria frizzante che si respira sotto rete“.

    Me la spieghi.

    “Io sono uno che in campo vive molto la partita. Fa parte del nostro sport provocare, avere carattere e fare paura all’avversario, sempre con un grande rispetto per chi ti trovi davanti. Quando trovo persone che al primo momento di tensione perdono la brocca, faccio fatica a comprenderli. In generale io mi diverto molto (ride, n.d.r.)”.

    Macerata sale in A2. Ad occhi chiusi, lei rimarrebbe?

    “Dipendesse da me direi sì. Però la stessa domanda la dovrebbe porre a Padova e a Macerata (ride, n.d.r.)!”.

    A che punto è la sua carriera da foodblogger?

    “È ancora un hobby. Mi piace mangiare bene e cucinare un buon pasto tutti i giorni. Miglioro col tempo. Ma è solo una normale passione per la cucina, che spero di continuare anche qui a Macerata, dato che sto cercando un corso di cucina da frequentare. La aggiornerò più avanti“. LEGGI TUTTO

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    La Med Store Macerata si rinforza con Enrico Lazzaretto da Porto Viro

    Di Redazione È ufficiale l’arrivo di Enrico Lazzaretto, schiacciatore che ha trascorso l’ultima stagione alla Delta Group Rico Carni Porto Viro, alla Med Store Macerata. Classe ’95, Lazzaretto è originario di Padova e proprio nella sua città natale ha cominciato la carriera nella pallavolo. Il primo trasferimento a Motta di Livenza in B1, poi il salto in Serie A con la Tonazzo Padova. Non scenderà più di categoria, giocando sempre sui campi di A1, A2 e A3 nel corso della sua carriera: nella stagione 2016/2017 l’arrivo nelle Marche, dove veste la maglia della GoldenPlast Potenza Picena in A2, allenato dal futuro coach della Med Store, Adriano Di Pinto; il percorso dello schiacciatore prosegue con l’Aurispa Alessano, quindi il ritorno a casa con la Kioene Padova e poi due importanti stagioni a Porto Viro. Nell’ultimo campionato Lazzaretto è stato proprio avversario della Med Store Macerata nel Girone Bianco di A3, concluso al secondo posto davanti ai biancorossi e poi con la vittoria in finale di play off contro la Gamma Chimica Brugherio, che è valsa la promozione. Lazzaretto ha scelto però Macerata, dove ritrova un coach che conosce bene e un ambiente ambizioso: “Adriano Di Pinto è la stata la prima persona che mi ha chiamato, mi ha chiesto di raggiungerlo a Macerata e ho cominciato a maturare l’idea di questa possibilità. Sono molto contento che si sia concretizzata, oltre al coach col quale ho già lavorato in passato, ho sentito parlare molto bene della società, e non vedo l’ora di poter incontrare il resto della squadra e la città“. Inizierà quindi una nuova avventura, che obiettivi ti poni? “Come atleta voglio continuare a migliorare, ci sono aspetti sui quali posso fare ancora meglio come in ricezione e battuta. Dico ai tifosi che darò sempre tutto in campo, voglio crescere insieme a questa squadra“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Porto Viro, il presidente Veronese: “Siamo felici di partecipare alla Finale di Coppa”

    Di Redazione
    Su il sipario. È stata presentata questo pomeriggio in diretta streaming la finale di Del Monte Coppa Italia di Serie A2/A3, che il prossimo 11 marzo alle ore 20.30 vedrà la Delta Group Rico Carni Porto Viro contendere il titolo tricolore ai padroni di casa della Agnelli Tipiesse Bergamo. Il match, che verrà disputato al Pala Pozzoni di Cisano Bergamasco, verrà trasmetto in diretta su Rai Sport a partire dalle ore 20.20 con la telecronaca di Maurizio Colantoni e il commento tecnico di Andrea Lucchetta. In contemporanea verrà realizzata anche una telecronaca “sperimentale” della gara che proporrà invece un commento a due voci, una per Porto Viro, una per Bergamo.
    Nel corso dell’evento di presentazione tantissimi i complimenti ricevuti dalla Delta Group Rico Carni, prima squadra di A3 della storia a raggiungere la finale della Coppa Italia. Il numero uno del club nerofucsia Luigi Veronese ha voluto ringraziare tutti i presenti, tra cui il Presidente dell’Agnelli Tipiesse Bergamo Angelo Agnelli e quello della Lega Volley Massimo Righi, quindi si è soffermato sul valore di questo traguardo: “Arriviamo in finale con molta sorpresa, devo dire, ma anche con tanta voglia di far conoscere al grande pubblico il lavoro svolto da questa società e soprattutto dai nostri meravigliosi ragazzi. Sono loro che versano il sudore in campo e sono loro che in questi anni ci hanno fatto permesso di vivere i nostri sogni. Siamo felici di poter partecipare a questa festa della pallavolo e di rappresentare il nostro territorio su un palcoscenico tanto prestigioso. Come ho sempre detto, la nostra mission è far diventare il volley maschile uno sport sempre più cool, di tendenza”.
    Il numero uno del Delta Volley si è soffermato anche su un altro obiettivo, quello della promozione in A2: “Ci sono tante incognite in questo momento particolare, ma come società cerchiamo di lavorare su una programmazione pluriennale – spiega Veronese –. Se avremo l’opportunità di accedere alla categoria superiore faremo di tutto per non farcela scappare. La nostra grande fortuna è avere degli sponsor che continuano a investire e a credere in noi nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo. Senza il loro contributo sarebbe stato impossibile portare avanti il campionato nella situazione attuale”.
    L’intervento di Massimo Zambonin, tecnico della Delta Group Rico Carni: “Trovarci in finale e affrontare la miglior squadra di A2 è un grande onore per noi. Il segreto che ci ha permesso di arrivare fin qui? Un’ottima programmazione, da ormai tre anni a questa parte stiamo lavorando giorno dopo giorno per crescere come squadra e come società. Sicuramente in questa manifestazione abbiamo avuto delle situazioni favorevoli, ma noi siamo stati bravi a sfruttarle, perché le partite bisogna sempre vincerle in campo. Giovedì prossimo ce la giocheremo fino in fondo per provare a fare un altro risultato straordinario. Servirà la nostra miglior prestazione, poi saranno i dettagli a fare la differenza”.
    Parole al miele da parte del dirimpettaio di panchina, Gianluca Graziosi, coach dell’Agnelli Tipiesse Bergamo: “Sarà una partita tostissima ed essendo una finale in gara secca il pronostico è 50 e 50. Voglio fare i complimenti a Porto Viro, che ho già affrontato l’anno scorso in Coppa Italia con Siena. Trovarli in questa finale è una sorpresa fino a un certo punto, se non ci fosse stato il Covid sono convinto che oggi sarebbero in A2 e, visto il livello della rosa e l’impostazione di gioco, probabilmente stazionerebbero nei quartieri medio-alti della classifica. Merito alla società e allo staff per aver continuato il lavoro di programmazione”.
    Prima del grande appuntamento il capitano della Delta Group Rico Carni Juan Cuda sottolinea il suo legame indissolubile con la città di Porto Viro: “Qui mi sento a casa, fin dalla prima stagione ho trovato qualcosa di speciale in questo club e in questo ambiente, ecco perché sono voluto rimanere tutti questi anni”.
    In finale ci sarà molta Argentina in campo, con tre rappresentanti per Porto Viro e uno, il palleggiatore Finoli, tra le fila di Bergamo: “Nella nostra squadra sicuramente c’è una forte anima argentina e penso che si veda anche nel nostro modo di pensare e di interpretare la pallavolo – prosegue Cuda –. Venendo alla gara, ci troveremo di fronte una squadra di livello superiore per cui per provare a vincere ci vorrà un po’ di tutto, il sangue freddo sicuramente, ma anche se non soprattutto la capacità di entrare in campo a tutto fuoco. Ricordiamo che Bergamo ha molto da perdere, noi niente”.
    Enrico Lazzaretto è stato spesso e volentieri miglior cannoniere della Delta Group Rico Carni in questa stagione, ma lo schiacciatore preferisce glissare sul ruolo di solista: “Non mi sento il bomber di questa squadra perché non gioco da solo, il merito dei nostri risultati è di tutti – dice –. La nostra forza è proprio il gruppo, ci divertiamo molto insieme e credo che questo sia il miglior modo di vivere le partite: con questo spirito possiamo fare tanta strada”.
    Una considerazione che sembra rivolta soprattutto al campionato (“La A3 è una categoria molto valida, ci sono tante squadre che ci stanno mettendo in difficoltà e ai playoff bisognerà faticare parecchio, non c’è nulla di scontato”), ma che in realtà Lazzaretto proietta anche sulla finale di Coppa: “Dobbiamo giocare di squadra, non penso ci sia un singolo fondamentale che possa fare la differenza. Bergamo batte bene ed è fortissima in muro-difesa, per cui mantenere un cambio palla regolare e sistematico sarà molto importante, ma dal 20 in poi entreranno in gioco anche altri valori”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Enrico Lazzaretto: “La mia priorità è la promozione con Porto Viro”

    Di Roberto Zucca
    Gli anni di Padova sono stati la sua vera scuola di formazione, e della quale il suo gioco si è forgiato soprattutto negli anni in cui ha diviso il campo con giocatori del calibro di Travica, Randazzo, Polo, solo per citarne alcuni. L’ora della verità è arrivata invece in questa stagione per Enrico Lazzaretto, schiacciatore della Delta Group Rico Carni Porto Viro a cui nelle ultime settimane è stata associata l’etichetta di top scorer:
    “Sono settimane decisamente buone per Porto Viro e per me. Sono contento dei risultati che sono riuscito ad ottenere e soprattutto di ciò che la squadra è riuscita ad ottenere, tra tutti il passaggio di turno della Coppa Italia”.
    In campionato è sfida aperta con Motta di Livenza.
    “Squadra che conosco bene in quanto ho militato anche tra le sue fila. Sta facendo molto bene, e adesso è distante da noi un punto. Sarà una lotta all’ultimo punto, ma a far bene con questa maglia ci teniamo tutti”.
    La promozione è un obiettivo. Lei potrebbe trovare spazio in A2?
    “Mettiamo le priorità in fila. Sicuramente l’obiettivo della promozione è una cosa alla quale teniamo tutti, società compresa. Se ci fosse spazio per me in A2, non solo, ma a Porto Viro ne sarei felice. Il percorso iniziato qui lo scorso anno vorrei concluderlo nel migliore dei modi”.
    Ufficio Stampa Delta Volley Porto Viro
    Gli anni di Padova. Le è mancata l’occasione di fare qualche passaggio in più?
    “Nell’anno in cui Gigi Randazzo aveva avuto qualche problema fisico e si era fermato qualche settimana, mi è spiaciuto non avere qualche occasione in più di scendere in campo. Ero pronto, volevo sbranarmi il campo. Però non è detto che non ci sia adesso la possibilità di avere altre occasioni importanti”.
    La gavetta fatta è stata importante. Come è arrivato alla pallavolo un colosso come lei?
    “Da adolescente ho avuto un problema per cui ho subito un’operazione, e mi era stato vietato qualsiasi sport di contatto. Col nuoto sono durato due mesi, anche se mi ha aiutato a rimettermi in piedi. Ho provato con la pallavolo, l’altezza c’era, il divertimento nei primi allenamenti pure. Non è la classica storia di innamoramento da bambino. È uno sport che ho iniziato ad apprezzare da grande”.
    Padova è arrivata subito. Poi molte parentesi in A2. Voglia di rientrare ad alti livelli?
    “Voglia di giocare ne ho sempre tanta. Sono uno di quelli per cui ogni partita è una finale di Champions. Sono competitivo, in tutto e vivo la gara come un momento importantissimo ogni domenica. Lo spirito non mi manca. Il carattere pure. La mia compagna Livia mi prende in giro perché dice che voglio vincere una partita di pallavolo al pari di una partita a carte”.
    Livia, la sua compagna. Ho visto che la stupisce ai fornelli.
    “La cucina è una passione da un po’ di anni. Le dico di più: non è escluso che quando appenderò le scarpette al chiodo magari possa aprire un locale. Ho visto quanta soddisfazione il mio amico Dragan Travica ha ricavato dai suoi progetti imprenditoriali. Anche io mi vedo in una vita simile, una volta però che tutto questo bel mondo sarà concluso. Per ora penso a Porto Viro”. LEGGI TUTTO