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    Moto Guzzi V7: la classica ha un nuovo cuore

    La Moto Guzzi più venduta e apprezzata nel mondo è la V7. Un dato di fatto difficile da credere? In realtà è una ricetta vincente, quella della classica di Mandello, che ha saputo stregare una miriade di motociclisti, anche (e soprattutto) fuori dall’Italia. Negli anni si è proposta al pubblico in una miriade di versioni, tutte diverse l’una dall’altra, ma sempre equipaggiate con il bicilindrico a V trasversale (rispetto al telaio della moto… l’albero motore invece è longitudinale). Era tuttavia giunta l’ora di un bell’aggiornamento, ed ecco dunque la nuova V7, disponibile da oggi in due versioni: alla Stone, più essenziale, si affianca la V7 Special con le sue linee classiche ed eleganti.

    Batte il cuore del bicilindrico della V85 TT
    Quello che accomuna le due Moto Guzzi V7 è il nuovo motore, strettamente derivato da quello che equipaggia la globetrotter V85 TT. Significa 853 cc (84 x 77 mm alesaggio e corsa), raffreddamento ad aria e due valvole per cilindro, con quella di aspirazione in titanio. La potenza massima cresce così del 25% rispetto al passato, passando dai precedenti 52 CV a 6.200 giri agli attuali 65 CV a 6800 giri. Un bel “vaffa” all’Euro 5. È aumentata anche la coppia massima che passa da 60 Nm a a 73 Nm, con oltre l’80% già disponibile a 3.000 giri. La vista posteriore mette in risalto la trasmissione a giunto cardanico e la nuova coppia di ammortizzatori Kayaba. Inediti anche i fianchetti laterali e il parafango posteriore (più corto). Molte anche le novità introdotte per migliorare la stabilità e il comfort, che tuttavia non dovrebbero aver influito sulla maneggevolezza della V7. Il telaio è stato evoluto con l’aggiunta di elementi in acciaio nella zona del cannotto di sterzo, mentre la nuova coppia di ammortizzatori dalla maggiore escursione e la nuova sella a doppia altezza dovrebbero garantire più comodità. 

    Naturalmente non manca la tecnologia: la nuova Moto Guzzi V7 utilizza un impianto d’illuminazione full LED che delinea la sagoma dell’Aquila. Non manca nemmeno la strumentazione digitale a singolo quadrante circolare. Sono nuovi anche i cerchi in alluminio che equipaggiano la Stone; quello posteriore ospita un pneumatico dalla sezione maggiorata a 150/70.

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    Moto Guzzi V7 2021

    Le caratteristiche della Special
    La versione Special invece mantiene la strumentazione analogica a doppio quadrante (tachimetro e contagiri) e i cerchi a raggi, per soddisfare i motociclisti dall’animo classico. La V7 sarà offerta anche in versione depotenziata, in linea con le limitazioni della patente A2 e avrà di serie il controllo di trazione MGCT regolabile e disinseribile.
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    In moto d'inverno: gli optional per sopravvivere al freddo

    I motociclisti veri non posso rinunciare alla loro due ruote, nemmeno in inverno e col freddo. Viaggiare su una moto o uno scooter porta tante comodità: vedi traffico e parcheggio nei grandi centri urbani. Ma come combattere le basse temperature? Basta attrezzarsi con qualche optional o accessorio adatto alla situazione. Ecco alcuni utili consigli.

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    Qualche consiglio utile
    Le mani sono una delle parti del corpo più esposte, moto o non moto. Per questo è facile che subiscano i morsi del freddo. Qual è la soluzione? Un mezzo con le manopole riscaldate, un optional sempre più diffuso e facile da trovare su molti modelli, o addirittura con i manopoloni imbottiti. Sempre efficaci, poi, i guanti, l’importante e che rendano facile il movimento della mano e, allo stesso tempo, la proteggano dal freddo.
    Un altro consiglio potrebbe essere quello di indossare un sottocasco, che tiene al sicuro  dalle basse temperature, dal vento e dalle correnti di aria fredda sia fronte che gola. Una condizione a cui tanti habitué delle due ruote sono avvezzi, ma soprattutto di questi tempi un po’ di protezione in più non guasta mai.
    Infine, tra gli optional proteggi freddo c’è quello che in gergo tecnico viene chiamato cappotto. Una sorta coperta che viene legata al corpo dello scooter e copre le gambe del pilota. Particolarmente utile non solo con il freddo, ma anche con la pioggia.
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    Revisione moto: prorogate le scadenze, possibile effettuarla fino ad inizio 2021

    Se in questi mesi così caotici ci si è dimenticati di far revisionare la propria moto non c’è da preoccuparsi. Infatti, grazie alle proroghe stabilite dal Ministero delle Infrastruttore e dei Trasporti – come era successo anche per le patenti -, sarà possibile effettuare la revisione del proprio mezzo rispettando nuove scadenze. Quindi, come ci si può muovere dopo tali slittamenti? Andiamo a scoprirlo. 

    Dpcm Natale: ecco cosa c’è da sapere tra spostamenti, cenoni, scuole e sci
    Tutti i nuovi termini
    Come scritto nel provvedimento: “In considerazione dello stato di emergenza nazionale […] è rispettivamente autorizzata la circolazione fino al 31 dicembre 2020 dei veicoli da sottoporre ai medesimi controlli entro il 30 settembre 2020 nonché la circolazione fino al 28 febbraio 2021 dei veicoli da sottoporre agli stessi controlli entro il 31 dicembre 2020”. Di seguito, quindi, vi riportiamo tutti i termini per adempiere alla revisione del proprio motociclo.
    – Categoria: L (ciclomotori e motocicli, motocicli da fuori strada a quattro ruote e altri piccoli veicoli a motore con tre o quattro ruote). Scadenza Iniziale: agosto 2020. Proroga 31/03/2021.
    – Categoria: tutte. Scadenza iniziale: settembre 2020. Proroga: 31/12/2020
    – Categoria: tutte. Scadenza iniziale: ottobre 2020. Proroga: 28/02/2021
    – Categoria: tutte. Scadenza iniziale: novembre 2020. Proroga: 28/02/2021
    – Categoria: tutte. Scadenza iniziale: dicembre 2020. Proroga: 28/02/2021
    Dunque, chi avrebbe dovuto far revisionare il proprio motociclo nei mesi di agosto e settembre 2020 ha ancora tempo per poterlo fare entro la fine dell’anno. Per chi, invece, avrebbe dovuto adempiere alla revisione a partire dal mese di ottobre, con le nuove proroghe avrà la possibilità di spostare la scadenza entro il prossimo febbraio. LEGGI TUTTO

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    Honda, ecco moto e scooter 125cc ideali per chi ha la patente A1 e B

    Gran parte dei nuovi motociclisti e scooteristi freschi di patente che vogliono iniziare la loro “carriera” a due ruote si rivolgono alla gamma 125 di Honda, ricercando quindi un mezzo pratico, efficiente, sicuramente economico e, perché no, con un occhio di riguardo alle prestazioni.

    Honda Vision 110: spirito easy e consumi da record
    L’uscita sul mercato del nuovo Vision 110 ci dà l’occasione di elencare gli otto migliori modelli di piccola cilindrata della Casa dell’Ala per coloro che posseggono la patente A1 o B: moto e scooter da 125cc utili per i neofiti ma non solo.
     
    1. HONDA VISION 110

    L’ultimo aggiornato in ordine di tempo, proposto per il 2021 con 2 kg in meno (100 in totale) grazie al nuovo telaio eSAF (enahnced Smart Architecture Frame). Il suo motore eSP (enhanced Smart Power) raffreddato ad aria è più efficiente nei consumi del 5%, grazie anche al sistema Start&Stop. Un nuovo cruscotto con display LCD e la Smart-Key completano l’offerta.
     
    2. HONDA PCX 125

    Semplicemente, lo scooter 125cc più venduto in Europa nel 2020. Aggiornato a novembre, il nuovo look si presenta ancora più futuristico, con più spazio sottosella, una presa di ricarica USB-C e la Smart?Key. Spinto dal nuovo motore eSP+ a 4 valvole con controllo di trazione HSTC, vanta un nuovo telaio, sospensioni rinnovate e pneumatici più larghi.
     
    3. HONDA FORZA 125

    Aspetto e aerodinamica migliorati per lo scooter Honda 125 dai connotati sportivi. Il parabrezza regolabile elettricamente ha 40mm di escursione extra e c’è una presa di ricarica USB-C dentro il vano portaoggetti anteriore. Il propulsore eSP+ a 4 valvole è ora dotato di controllo di trazione HSTC.
     
    4. HONDA SH MODE 125

    Il nuovo SH propone nuove luci a LED, nuovo telaio eSAF e inedito motore eSP+ a 4 valvole raffreddato a liquido. Sui cerchi di nuovo design sono montati pneumatici ad alta efficienza, dentro il vano portaoggetti trova spazio una presa di ricarica USB, senza considerare il vano sottosella più ampio. La Smart-Key è di serie.
     
    5. HONDA SH125i

    “Pedana piatta”, ruote alte: SH125i ha costruito reputazione e successo nel corso degli anni. La sua nuova versione è omologata Euro 5.
     
    6. HONDA CB125R

    La prima 125cc al mondo dotata di forcella Showa SFF-BP con steli di 41 mm è stata lanciata lo scorso novembre nella sua versione aggiornata, spinta da un motore a 4 valvole da 15 cv.
     
    7. HONDA CB125F

    Restyling anche per l’entry-level della gamma. Più leggera di 11 kg, ha un nuovo propulsore eSP con tecnologie a basso attrito che le permette di superare i 66 km/l senza rinunciare alle prestazioni. Le luci sono a LED, il cavalletto centrale è di serie e il cruscotto LCD ha l’indicatore di marcia “ECO”.
     
    8. HONDA MSX125 GROM

    La Mini Street X-treme ottiene la sigla Grom anche in Europa: il motore è tutto nuovo, abbinato a un cambio a 5 marce per prestazioni efficaci e versatili. Il cruscotto LCD ha ora anche contagiri e indicatore della marcia inserita. LEGGI TUTTO

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    Dpcm Natale: multe fino a 1000 euro per chi si sposta tra comuni

    Mentre continua la contestazione da parte di cittadini e Presidenti di Regione sulle nuove norme adottate nel Dpcm di Natale, che prevedono il divieto di spostamento tra comuni durante le giornate del 25 e 26 dicembre 2021 e 1° gennaio 2021, ccco che il Viminale rende noti anche i termini di legge sulle eventuali sanzioni amministrative da applicare a chi in quei giorni venisse colto ad infrangere le regole.

    Dpcm di Natale, stop a spostamenti fra Regioni
    Multe da 400 a 1000 euro
    I più attenti avranno sicuramente notato che in un primo momento – all’interno del Dpcm Natale – mancavano tutta una serie di informazioni legate alle sanzioni connesse ai vari divieti. Ma è notizia di pochi giorni fa che il Viminale – attraverso una circolare inviata a Bruno Frattasi, capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno – ha reso note le misure amministrative per chi dovesse infrangere i divieti imposti dall’ultimo decreto firmato dal Premier Conte.
    Tali sanzioni amministrative saranno commisurate, infatti, a quelle già previste dall’articolo 4 del decreto-legge n. 19/2020 e quindi, per chi vìola la legge, saranno previste multe da 400 a 1000 euro con una riduzione del 30% se si provvede al pagamento entro 5 giorni (280 euro). Inoltre, scatterà anche il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale – con pene previste da 1 a 6 anni-, nel caso in cui, nelle ipotesi in cui debba essere presentata, l’autocertificazione sugli spostamenti non sia veritiera.
    Insomma, vero e proprio pugno duro da parte del Governo, che proprio in questi giorni di festa non vuole far rialzare la curva dei contagi come successo in estate.

    #ioindossolamascherina a Natale. Seguiamo le indicazioni del decreto del #3dicembre di @Palazzo_Chigi per passare Festività in sicurezza per noi e i nostri cari.Sono disponibili on line le risposte alle #FAQ.??https://t.co/x9me0w5edT pic.twitter.com/GywozPXrgA
    — Il Viminale (@Viminale) December 10, 2020 LEGGI TUTTO