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    Opelka si scaglia contro Verdasco e l’uso dell’Adderall: “Doping legale”

    Reilly Opelka

    Reilly Opelka è da sempre uno dei giocatori “senza peli sulla lingua”, pronto a difendere le proprie idee, spesso fuori dal coro. Non fa eccezione il suo tweet e successivi commenti sul caso Verdasco. Lo spagnolo ha ricevuto una sospensione per non aver rinnovato la richiesta di uso terapeutico per una sostanza considerata dopante, l’Adderall. Questo farmaco è utilizzato nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione/iperattività e della narcolessia. Il farmaco, stimolatore cognitivo, aiuta il mantenimento della concentrazione agendo sul sistema nervoso. Il gigante USA ha tuonato rispondendo alla notizia su Verdasco riportata da una giornalista con questo messaggio: “Uno dei maggiori problemi nel tennis. Perché ci sono colleghi che prendono l’Adderall per la prima volta nella loro vita da adulti? Doping legale”.

    One of the biggest issues in tennis.. why are guys taking adderall for the first time in their life as adults? Legal doping https://t.co/EOWcqa6p6E
    — Reilly Opelka (@ReillyOpelka) November 30, 2022

    A buttare benzina sul fuoco ci ha pensato anche Pam Shriver. L’ex top10 statunitense infatti ha scritto a chiare lettere: “Attraverso i corridoi del tennis professionistico, ho sentito che molti giocatori assumono farmaci per l’ADHD per aiutare ad affinare il proprio focus e la concentrazione in un modo che solleva domande sull’integrità. I farmaci per l’ADHD sono il meldonium per il cervello? Mi chiedo quanti giocatori attuali abbiano recentemente chiesto una TUE (un’esenzione per scopi medici, ndr) per l’ADHD?”.

    Through grape vines of pro tennis, I hear that many players are on ADHD meds to help sharpen focus and concentration in a manner that brings up integrity questions. Are ADHD meds the meldonium for the brain? Wonder how many current players have asked for a TUE for ADHD recently? pic.twitter.com/6HiDN0pzMG
    — Pam Shriver (@PHShriver) November 30, 2022

    A questa polemica si aggiungono anche le parole del giornalista statunitense Ben Rothenberg (vicino a molti tennisti), che commentando la faccenda scrive: “Capisco perfettamente che l’ADHD e altri problemi sono reali e possono essere aiutati dagli stimolanti se usati terapeuticamente. Quello che ho sentito dai giocatori ATP, nel contesto del suo utilizzosul tour, è che c’è la percezione che vengano utilizzati specificamente per ottenere un vantaggio in partita. Un giocatore ATP mi ha detto oggi che stima che “la metà dei primi 100 ne faccia uso … forse di più”. E non perché hanno difficoltà a concentrarsi mentre fanno i loro lavoro. Molto cinismo sul sistema TUE all’interno degli spogliatoi”. LEGGI TUTTO

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    Doping: 15 mesi di squalifica per Butko. Rientrerà ad aprile 2023

    Foto VC Zenit Kazan Di Redazione Si è conclusa ufficialmente la lunga querelle per il caso di doping che ha visto protagonista Alexander Butko, storico palleggiatore della nazionale russa. Come anticipato qualche settimana fa dai media locali, Butko ha trovato l’accordo con la FIVB per una sanzione di 15 mesi di squalifica a partire dal […] LEGGI TUTTO

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    Alexander Butko squalificato per un anno: potrà giocare da aprile

    Foto CEV Di Redazione Potrebbe essere arrivato a un epilogo il caso di doping che coinvolge Alexander Butko, l’ex palleggiatore dello Zenit Kazan e della nazionale russa, per la positività rilevata su un vecchio campione del 2014. Secondo quanto dichiarato a BO Sport dall’agente Dmitry Rezvanov, la FIVB avrebbe proposto un accordo ai legali del […] LEGGI TUTTO

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    Darren Cahill difende Simona Halep

    Un bell’abbraccio di Darren e Simona

    L’annuncio shock di Simona Halep, trovata positiva ad un controllo antidoping all’ultimo US Open, ha scosso il mondo della racchetta. Moltissime sono state le reazioni, forse la più forte e decisa è quella del suo ex coach Darren Cahill. L’ex top 10 australiano, poi coach di grandi campioni, difende a spada tratta la rumena, con un lungo post sul proprio profilo Instagram, che riportiamo integralmente.
    “Anche se non lavoro più con Simona, vorrei parlare chiaramente alla persona che conosco e all’atleta con cui ho lavorato per 6 anni. In primo luogo, e soprattutto, NON c’è alcuna possibilità che Simona abbia consapevolmente o intenzionalmente preso qualsiasi sostanza nell’elenco dei banditi. Nessuno. Zero. È un’atleta che si stressa e preoccupa per tutto ciò che le viene prescritto da un medico (cosa che è successa raramente) o per qualsiasi integratore che ha usato o preso in considerazione di usare. Simona ha consumato le parole “per favore ricontrolla questo, ricontrolla questo per assicurarti che sia legale, sicuro e consentito. Se non sei sicuro, non lo prendo”.
    Entrambi crediamo nel programma di test ITIA e discutevamo spesso del numero di volte in cui è stata testata, sia nei tornei che in modo casuale. Lo ha fatto senza lamentarsi, con la consapevolezza di sapere che altri atleti venivano testati altrettanto di frequente. Per lei era importante competere contro atleti puliti. È importante per tutti e anche se il sistema non è perfetto, funziona.
    L’integrità di Simona è impeccabile, rispetta le sue colleghe, ama il gioco e ha sempre i piedi ben piantati per terra da campionessa umile e disponibile.
    Mi sono seduto con orgoglio ammirando la persona che è diventata, osservando la comprensione che ha mostrato per gli altri. Non sto parlando delle cose che il mondo del tennis può vedere, sto parlando della gentilezza e della cura che pochissimi hanno la fortuna di provare. Il tipo di azioni che si fanno per amore e non per pubblicità.
    L’onestà è sempre stata la sua più grande forza e la sua più grande debolezza. Ridevamo spesso del fatto che non sa recitare e non sa dire una piccola bugia innocua Se le fai una domanda in una conferenza stampa e lei si apre con una risposta onesta. Porta il suo umore in faccia perché il mondo la veda, nel bene e nel male. Quella è Simo. Quello che vedi è quello che ottieni. Ha costruito una carriera e lascerà un’eredità straordinaria facendo le cose nel modo più duro. Il modo giusto.
    Seguirà ora il giusto processo per rivelare le risposte a molte domande. Come ha detto Simona, il match più difficile della sua vita inizia adesso. Io credo in lei. L’ho sempre fatto e onestamente posso dire mai più di ora continuerò a farlo in questa situazione in particolare. Sto con Simo”.
    Parole davvero decise, forti e chiare. Seguiremo i prossimi passi della vicenda. LEGGI TUTTO

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    Sospetto caso di doping per il palleggiatore russo Alexander Butko

    Foto CEV Di Redazione Ancora un sospetto caso di doping nel volley russo, con modalità molto simili a quello che lo scorso anno vide protagonista Dmitry Muserskiy. Anche stavolta a finire sotto la lente della WADA (l’agenzia internazionale antidoping) sarebbe stato uno dei vincitori della medaglia d’oro a Londra 2012, il palleggiatore Alexander Butko, e […] LEGGI TUTTO

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    Doping: non solo Martin, sospeso in via provvisoria anche il cileno Felipe Hernandez

    Sospeso per doping il cileno Hernandez

    Non solo Andrej Martin: dopo la notizia della sospensione provvisoria del tennista slovacco causa positività ad una sostanza vietata, l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha reso noto di aver bloccato l’attività anche del 22enne cileno Felipe Hernandez, risultato positivo al Nandrolone in un controllo effettuato nel giugno scorso durante un torneo ITF da $15.000 di montepremi disputato a Quito (Ecuador).
    Sospeso in via provvisoria a partire dal 22 luglio, Hernandez è attualmente n.1147 della classifica ATP in singolare e non è mai riuscito ad entrare tra i primi 1000 giocatori del mondo (best ranking al n.1142, raggiunto la scorsa settimana). In questa stagione, il tennista cileno ha partecipato anche a tre prove del circuito Challenger, senza però riuscire a vincere nemmeno un match: complessivamente, tra Challenger e ITF, nel 2022 Hernandez ha un bilancio a dir poco negativo di zero vittorie e sette sconfitte. La sua ultima affermazione risale al novembre del 2021, quando nell’ITF da $15.000 di Cochabamba (Bolivia) raggiunse il secondo turno dopo aver superato le qualificazioni. LEGGI TUTTO