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    Muserskiy squalificato per un’analisi del 2013: “Non farò ricorso”

    Di Redazione Ci sono importanti sviluppi nel caso di doping che riguarda il campione russo Dmitry Muserskiy, la cui squalifica fino a gennaio 2022 è stata annunciata nei giorni scorsi dal suo club, i Suntory Sunbirds. La positività del giocatore è stata accertata su un vecchio campione di analisi, rilevato addirittura nel 2013; secondo quanto dichiarato dallo stesso Muserskiy all’agenzia RIA Novosti, però, il risultato del test è stato tenuto nascosto alla WADA (l’agenzia antidoping mondiale) e all’atleta fino a quest’anno. Il periodo di squalifica ha preso il via il 5 aprile scorso e si concluderà il 4 gennaio: è dunque per questo motivo – a dispetto delle motivazioni ufficiali – che l’opposto ha saltato la seconda parte della VNL e le Olimpiadi di Tokyo. Secondo Muserskiy, l’incredibile ritardo nella comunicazione dell’esito del test è dipeso dal conflitto tra la RUSADA, l’agenzia antidoping russa, e la WADA, che ha portato alla squalifica della Russia da tutte le competizioni internazionali per due anni. “Non conosco tutti i dettagli – ha detto il giocatore – ma non capisco perché devo essere responsabile del fatto che è stato tenuto nascosto un risultato del 2013. Inoltre, in quel caso, la squalifica massima dovrebbe essere di 3 mesi“. Muserskiy lamenta anche il fatto di non avere avuto la possibilità di dimostrare la propria innocenza: “Ad esempio, l’esito di un altro test effettuato solo due settimane dopo, durante la World League 2013, è stato completamente ignorato. Eppure era negativo, come tutti i campioni che mi sono stati prelevati durante la mia carriera“. Va ricordato che nel 2013 Muserskiy vinse con la nazionale la stessa World League e i Campionati Europei, dopo essersi laureato campione olimpico a Londra 2012. Il giocatore ha comunque annunciato che non farà ricorso al Tribunale Internazionale dello Sport: “I miei legali mi hanno consigliato di non farlo, altrimenti avrei rischiato una squalifica ancora più lunga“. Non è nota la natura della sostanza proibita trovata nel campione di analisi, di cui Muserskiy dice di non ricordare il nome: “È una sostanza vegetale, un estratto o un olio di geranio. Ho saputo che è ampiamente usato in pasticceria e potrebbe essere entrato nel mio corpo attraverso il consumo di prodotti da forno“. Secondo Sergey Tetyukhin, direttore generale della nazionale, la squalifica è “incomprensibile”: “Non ci sono prove, tutto si basa sulla lista di Rodchenkov (l’ex direttore del laboratorio antidoping di Mosca che consegnò alla WADA una lista di 300 atleti sospetti, n.d.r.). Finora non si sa nemmeno quale sia la sostanza incriminata, da quanto ho capito. Nessuno sa quanto siano affidabili queste informazioni. Comunque, contiamo su Dmitry per la prossima stagione in nazionale: questa storia non influirà in alcun modo“. (fonte: RIA Novosti) LEGGI TUTTO

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    Dmitry Muserskiy sospeso per doping fino a gennaio 2022

    Di Redazione La clamorosa notizia dell’ultim’ora su Dmitriy Muserskiy arriva direttamente dal Giappone: i Suntory Sunbirds, campioni nazionali in carica, hanno annunciato ieri che il campione russo è stato sospeso dalla FIVB fino al 4 gennaio 2022 a causa della positività a un test antidoping registrata nel mese di maggio. Muserskiy, riferisce il club nipponico (che nel frattempo ha ingaggiato l’ungherese Arpad Baroti), non sarà utilizzato in gare ufficiali fino a quella data, ma potrà riprendere gli allenamenti con la squadra il prossimo 5 novembre. La squalifica non è stata finora annunciata né dalla stessa FIVB né dalla Federazione russa e getta un’ombra inquietante sull’assenza di Muserskiy alle Olimpiadi di Tokyo: il giocatore aveva lasciato la “bolla” di Rimini durante la Volleyball Nations League, ufficialmente per infortunio alla mano, e successivamente non se ne erano più avute notizie. Va ricordato che la Russia è al centro di un caso internazionale di doping che ha portato alla squalifica per due anni da parte della WADA (per questo motivo la nazionale ha partecipato alle manifestazioni olimpiche con nome e bandiera modificati). Lo stesso Muserskiy aveva saltato anche le Olimpiadi di Rio 2016 per un infortunio dell’ultim’ora, suscitando anche in quel caso speculazioni sulla reale motivazione della sua assenza, ma non era mai stato formalmente accusato di doping. (fonte: Suntory Sunbirds) LEGGI TUTTO

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    La FIVB lancia il programma antidoping Play Clean

    Di Redazione Si chiama Play Clean ed è un nuovo programma interattivo sul tema dell’antidoping: il suo obiettivo è quello di informare ed educare giocatori di pallavolo e Beach Volley, arbitri e addetti ai lavori sulle “regole del gioco” riguardanti l’assunzione di sostanze illecite, per proteggere i valori dello sport e la sua integrità morale. La FIVB lo ha lanciato online sulla sua piattaforma di e-learning LMS e renderà obbligatorio il suo utilizzo per poter partecipare alle competizioni internazionali. Il programma consiste di una serie di lezioni online e quiz sull’argomento dell’antidoping ed è stato aggiornato con gli ultimi cambiamenti normativi introdotti nel 2021 dal nuovo World Anti-Doping Code. Ulteriori aggiornamenti del programma sono poi previsti a ogni ciclo olimpico e ogni qual volta il codice verrà modificato. “L’impegno della FIVB – spiega il presidente Ary Graça – è quello di assicurare a tutti gli atleti una competizione equa, proteggendo la pulizia dello sport. Crediamo che l’educazione sia parte integrante di questo obiettivo, ed è per questo che continuiamo a mettere a disposizione risorse educative come Play Clean alla nostra ‘famiglia’. Questo programma gratuito assicura che giocatori, arbitri e dirigenti siano sempre al corrente delle loro responsabilità, così da ricoprire fino in fondo il loro ruolo per assicurare la regolarità della pallavolo e del Beach Volley“. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Tandara sul caso doping: “Non ho preso niente, ho la coscienza pulita”

    Di Redazione Per la prima volta dopo la sospensione per doping che ha portato alla sua esclusione dalle Olimpiadi di Tokyo, l’opposta della nazionale brasiliana Tandara ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’argomento in un’intervista a Vogue Brasil Magazine. “Mi è caduto il mondo addosso – confessa la giocatrice – è surreale, una sensazione che non riesco a descrivere, ma è davvero brutta e non la augurerei a nessuno“. “Mi sono sentita come se mi avessero staccato un pezzo – continua Tandara – e poi mi hanno detto che avrei avuto due ore e mezza per fare i bagagli e tornare in Brasile. È stato difficile, mi sembrava di essere una criminale. Un’ora prima ero insieme alla squadra, un’ora dopo sono stata totalmente rimossa, non potevo vedere più nessuno né fare niente. Ancora adesso sono in ansia, quando sono da sola mi ritrovo a piangere. Ho pianto anche ieri, prima di questa intervista, al pensiero di parlarne“. L’opposta continua a professare la propria innocenza: “Non ho preso nulla, ho la coscienza completamente pulita. Sono un’atleta professionista da 18 anni. Non rischierei mai la mia carriera in modo così stupido. Credo che in qualche modo giustizia sarà fatta e verrà dimostrato che sono completamente innocente“. Intanto però Tandara – accusata di aver assunto ostarina, un anabolizzante – è ancora in attesa di un verdetto definitivo ed è stata costretta a saltare i Campionati Sudamericani. Anche la sua squadra di club, l’Osasco, sta valutando la sua sostituzione: secondo i rumors, ci sarebbe una trattativa con la nazionale del Kenya Sharon Chepchumba. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Caso Polo, Elisabetta Curti: “Fortemente rammaricati, ma il nostro staff non c’entra”

    Di Redazione A tre giorni di distanza dalla sentenza che ha inflitto una pesantissima squalifica ad Alberto Polo per l’assunzione di sostanze dopanti, la Gas Sales Bluenergy Piacenza torna a intervenire sul tema. Lo fa con le parole della presidente Elisabetta Curti, intervistata da Libertà: “Siamo fortemente rammaricati – dice la numero uno piacentina – ma su questa vicenda c’è poco da aggiungere se non quanto già detto nell’ultimo comunicato. Per evitare ogni malinteso, voglio comunque precisare che la prescrizione medica dei farmaci assunti dal giocatore non è stata fatta dal nostro staff. Lo aveva precisato qualche tempo fa il dottor De Joannon, voglio ribadirlo come società“. Il futuro di Polo, adesso, dipenderà anche dall’esito definitivo della vicenda giudiziaria: “Gli siamo stati vicino – sottolinea Curti – e abbiamo sempre creduto fin dall’inizio nella sua buona fede. Cosa succederà ora? In questo momento non lo so, dobbiamo ancora incontrare il giocatore e parlare. Vedremo un po’ più in là cosa si può fare“. La presidente della Gas Sales torna poi sul volley mercato, con un giudizio positivo e una frecciatina tutta da interpretare: “Sono soddisfatta, mi pare una squadra ben attrezzata, una squadra costruita a quattro mani da Bernardi e Zlatanov. Ci è mancata la ciliegina finale sulla torta, ma a volte certe dinamiche di mercato vanno al di là di ogni volontà e logica. Sicuramente iniziamo a creare qualche timore in altre squadre“. LEGGI TUTTO

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    Doping, Alberto Polo squalificato per due anni

    Di Redazione Si conclude (almeno per ora) con una pesantissima sanzione la vicenda giudiziaria di Alberto Polo: il centrale della Gas Sales Bluenergy Piacenza, nonché ex giocatore della nazionale, è stato squalificato per due anni dal Tribunale Nazionale Antidoping per utilizzo di sostanze dopanti. La squalifica decorre dal 26 luglio e scadrà il 1° aprile 2023: Polo, infatti, era sospeso in via cautelare dallo scorso 2 aprile dopo la positività rilevata il 14 marzo, al termine della gara di Play Off Scudetto contro l’Itas Trentino. La sentenza sul caso, prevista originariamente per il 14 giugno, era stata più volte rinviata, fino al pronunciamento di oggi. La società piacentina è intervenuta con un comunicato sulla vicenda, dicendosi “rammaricata per l’atleta, che si è sempre contraddistinto per impegno e serietà nel corso della sua prima stagione in biancorosso“, e al contempo dichiarandosi totalmente estranea all’accaduto. “Siamo da sempre per uno sport pulito – dice il direttore generale Hristo Zlatanov – e contro qualsiasi tentativo di scorciatoia come il doping. La squalifica di Alberto è una brutta notizia per un giocatore che ha confermato con noi di essere un centrale di alto livello ed è un duro colpo, assolutamente inatteso, anche per il nostro club, in quanto operiamo nel pieno rispetto di tutte le regole e dell’etica sportiva: prendiamo pertanto atto della squalifica in attesa di conoscere le motivazioni del Giudice“. Si attendono ora la sentenza e le eventuali dichiarazioni del giocatore per conoscere maggiori dettagli sul caso. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Polo: il Tribunale Nazionale Antidoping rinvia il dibattimento al 26 luglio

    Di Redazione Ancora rinviato il verdetto su Alberto Polo, il centrale della Gas Sales Bluenergy Piacenza risultato positivo ai controlli antidoping dopo una gara dei Play Off Scudetto e sospeso in via cautelare dall’attività. Il Tribunale Nazionale Antidoping ha ulteriormente rinviato il dibattimento sulla vicenda, inizialmente programmato per il 14 giugno e poi rimandato a lunedì 19 luglio. Il caso di Polo verrà nuovamente discusso lunedì 26 luglio a partire dalle 14. (fonte: NADO Italia) LEGGI TUTTO