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    Brugherio, Santambrogio: “Siamo cresciuti molto nel girone di ritorno”

    Di Redazione
    Ennesimo 3-0 di stagione per la Gamma Chimica Brugherio che fa propria la 17^ giornata del Campionato Serie A3 Credem Banca con la vittoria sul campo della ViviBanca Torino e  conquista il quarto posto del girone bianco (29 punti). Una bella gara di carattere per i giovani Diavoli che hanno trovato nel solito Rasmus Breuning il proprio mattatore (premiato come MVP).
    Filippo Santambrogio: “Onore a noi e un complimento a tutta la squadra. In questo girone di ritorno siamo cresciuti molto e stiamo tirando fuori tutta la grinta che possiamo dare e che ci contraddistingue”.

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    Serie B, i Diavoli Rosa lottano ma l’esperienza di Saronno prevale

    Di Redazione
    La 5° giornata di campionato della serie B si è conclusa in tre set, nei quali i Diavoli Rosa hanno affrontato la seconda in classifica Pallavolo Saronno con più convinzione nelle loro potenzialità. Il risultato dei set non è mai stato scontato, con caparbietà i Diavoli hanno giocato tutte le palle fino agli ultimi scambi quando si è dimostrata più incisiva l’esperienza degli avversari.
    LA CRONACA DELLA PARTITAI Diavoli partono a razzo, primo punto conquistato con un muro a due di Biffi e Eccher. I nostri ragazzi si tengono sempre avanti e con un ace di Compagnoni arrivano al 6-2 costringendo gli avversari a chiamare il time-out. Al rientro in campo la squadra di coach Morato aumenta il divario guidando la partita 8-2 poi Saronno accorcia 10-7 con un ace di Olivati. Sempre ben piazzato a muro Eccher conquista il 12-7. Il gioco dei Diavoli continua sempre più intenso e Compagnoni F. mette giù la diagonale del 14-10. Segue una fase più ordinata da parte di Saronno che si avvicina ai Diavoli toccando il 16 pari. I rosanero tornano in pista, un attacco di Compagnoni F. ed è 17-16. Fontana suona la carica per Saronno (18-21) che presto giunge al set point (20-24). Prima di vedere la fine i Diavoli tentano di riaprire i giochi con Consonni e Biffi (22-24) ma l’errore al servizio vale il 22-25 pro amaretti. 
    Il secondo set inizia con equilibrio da parte di entrambe le formazioni arrivando al 3-3, poi la squadra casalinga ripone poca attenzione a muro e Saronno cresce (3-6, 6-12). Un muro di Biffi trattiene un attimo la volata degli avversari (10-14) ma la poca costanza e diversi errori in attacco per i Diavoli riportano Saronno in auge fino a chiudere il parziale 14-25.
    Bella partenza di spirito dei Diavoli nel 3° set che iniziano avanti con una pipe di Chiloiro, poi ace di Bonacchi ed il punteggio recita 4-1. Il massimo divario arriva sul 9-5 dopo l’attacco dalla seconda linea di Biffi con Saronno che chiama time out. Si arriva all’11-10 per i Diavoli ma Saronno  è già pronto ad accorciare le distanze e ad invertire i ruoli. Torna infatti a recitare la parte della timoniera fino a conquistare set 19-25 e partita 3-0.
    Il commento di coach Morato: Dopo sabato stiamo sviluppando un gioco migliore rispetto a quello precedente. Primo e terzo set siamo partiti sfacciati al punto giusto e ordinati in quello che era la nostra tattica di squadra. E questo è il bicchiere mezzo pieno. Il bicchiere mezzo vuoto invece è per il contorno, che non è meno importante di tecnica e tattica. Giustamente ci sono degli avversari che non regalano niente, Saronno davvero poco, e noi invece ad ogni momento di difficoltà spegniamo la luce, veniamo meno come squadra e infiliamo tre, quattro, cinque errori individuali diretti che indubbiamente influiscono sul risultato finale dei set. Dobbiamo riflettere su questo aspetto e lavorarci al pari di tecnica e tattica”.
    Brugherio attende l’ultima partita del girone B1 del campionato nazionale di serie B, sabato 6 Marzo alle ore 20:30 fuori casa contro Yaka Volley Malnate.
    Campionato Serie B – 5a Giornata – girone B120/ 02/2021, Tensostruttura Allianz Cloud
    Diavoli Rosa – Pallavolo Saronno 0-3 (22-25, 14-25, 19-25)Team Manager: Flavio SpreaficoDiavoli Rosa: Fasanella, Compagnoni F, Eccher (K), Compagnoni M., Lancianese, Biffi, Colombo (L), Bonacchi, Chiloiro, Consonni, Iacono, De Luca (L), Barotto. All. Daniele Morato, 2° All. Gianluca Marchini, Marco Donnarumma
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    Torino si inchina a Brugherio in tre set. Simeon: “Sono un po’ deluso”

    Di Redazione
    Dopo la vittoria nella trasferta di Portomaggiore, il Parella cade in casa contro Brugherio 3-0, mettendo nuovamente in mostra alcune fragilità già viste negli ultimi due mesi. Decisivo l’opposto danese Breuning, autore di 20 punti ma soprattutto capace di ribaltare secondo e terzo set in favore dei brianzoli con i suoi turni di servizio.
    Sestetto tipo per coach Simeon con la coppia Filippi-Gerbino sulla diagonale palleggio-opposto. Gasparini e Richeri vengono schierati come bande, mentre Mazzone e Piasso centrali. Il libero èMartina. Durand risponde con Santambrogio in regia e Breuning opposto, le ali sono Gozzo e Teja, Fumero e Frattini al centro. Raffa è il libero. Partenza in salita per ViviBanca Torino. I Diavoli conducono da subito il set con un cospicuo vantaggio (1-7), guidati da Teja a servizio. La squadra di casa fatica a carburare ma si sblocca (5-11) e prova poi a tornare in partita con Richeri prima e Mazzone poi (11-15). Brugherio allunga però nuovamente (13-20) e chiude sul 14- 25.
    Regna invece l’equilibrio nella seconda frazione di gioco. I biancorossoblu invertono inizialmente la rottatrovando per primi il vantaggio (5-3), ma la festa dura poco. Due errori del Parella e un attacco di Tejapermettono a Brugherio di recuperare e superare la squadra di casa (6-8), che resta però in scia, fino atornare al comando con Gerbino (12-10). Si avvia poi una fase punto a punto che si interrompe con undoppio attacco vincente di Mazzone (21-18). Il time-out chiamato da coach Durand nel finale infondecoraggio ai Diavoli, che mettono prima trovano la parità con due ace di Breuning e poi mettono la freccia con Gozzo a servizio (tre ace per lui) e si aggiudicano anche il secondo set (22-25).
    Terzo frangente di gioco che comincia in fotocopia al precedente: è infatti ancora il Parella a condurre (8-5). I Diavoli Rosa però non demordono e restano in scia. Il turno in battuta di Breuning si rivela ancora decisivo. Brugherio riesce infatti a recuperare e prendere poi il largo con un break di 6 punti consecutivi (12-14). Simeon corre ai ripari inserendo Romagnano e Genovesio al posto di Gasparini e Richeri e le scelte vengono temporaneamente ripagate (18-18), ma non bastano. Gozzo e Fumero chiudono i conti, con Brugherio che porta a casa anche il terzo ed ultimo set (20-25).
    “Usciamo sconfitti 3-0 in modo netto e pesante. – dice coach Simeon – È una sconfitta giusta perché abbiamo subito in tutti i fondamentali. Undici ace a due, dieci muri a due, in attacco noi venti per cento e loro quasi cinquanta. Solo la ricezione è andata meglio. Anche l’atteggiamento è stato obiettivamente diverso. Non riesco a capire il perché. Sono un po’ deluso perché facciamo una partita bene e quella dopo giochiamo male. In casa non mi aspettavo una sofferenza più mentale che tecnica come oggi. Nonostante tutto, nel secondo set eravamo 21-18 e abbiamo fatto tre errori consecutivi in battuta e preso quattro ace consecutivi; nel terzo da 12-8 siamo andati 15-12 e non ho visto una reazione da parte di nessuno. Probabilmente stiamo lavorando in modo sbagliato in settimana dopo le vittorie. Ora testa a Pordenone e proveremo a capirne i motivi.”
    VIVIBANCA PARELLA TORINO-GAMMA CHIMICA BRUGHERIO 0-3 (14-25; 22-25; 20-25)VIVIBANCA PARELLA TORINO: Filippi 3, Gerbino 6, Gasparini 3, Richeri 5, Mazzone 7, Piasso 1, Martina (L),Romagnano 4, Genovesio, Oberto. N.e.: Matta, Valente (L). All: Lorenzo Simeon.GAMMA CHIMICA BRUGHERIO: Santambrogio 1, Breuning 20, Gozzo 11, Teja 8, Fumero 9, Frattini 4, Raffa(L), Biffi T. 2, Pazza. N.e.: Biffi J., Innocenzi, Lancianese, Compagnoni, Todorovic (L). All. Danilo Durand.Note: Ace 2-11, Ricezione 36% (12%)-37% (7%), Attacco 31%-46%, Muri 3-6, Errori 20-27.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brugherio, Frattini: “Avevamo bisogno di tornare a vincere”

    Di Redazione
    Se all’andata fu 3-1, il ritorno recita 3-0 a favore della Gamma Chimica, trasformando la trasferta a Brugherio della 16° giornata del Campionato Serie A3 Credem Banca una gara non di così facile gestione per l’UniTrento di coach Conci. Sono serviti infatti i minimi tre set per far riassaporare la vittoria alla Gamma Chimica, in digiuno da due settimane, e farle riprendere la marcia vincente nel girone di ritorno. 5 gare, 4 vittorie, 4 3-0. 
    Un successo pieno questa quinta giornata di ritorno del girone bianco per Piazza e compagni che fa in parte dimenticare le sconfitte di Porto Viro e Macerata e che deve indicare la rotta da seguire per affrontare la complicata trasferta a Torino di domenica 21 febbraio (ore 19, diretta su www.legavolley.tv)
    Alessandro Frattini: “Avevamo bisogno di tornare a vincere. Siamo ambiziosi, vorremmo arrivare in alto ma per farlo dobbiamo continuare a lavorare, a crescere e a massimizzare i risultati in tutte le prossime partite“

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Esordio, derby e vittoria per l’U15 Diavoli Powervolley

    Foto Ufficio stampa Diavoli Rosa Brugherio

    Di Redazione
    Prima partita dopo l’ immensa pausa dalle competizioni per la nostra Under 15 Diavoli Powervolley che si ritrova in campo in una categoria che li vede ormai un anno più grandi. Ripartenza emozionante, subito il derby contro Vero Volley e, come da previsioni, una bella gara durata 5 set.
    La partita, nonostante l’emozione, è stata divertente e combattuta con le due squadre che hanno cercato di esprimere sempre, su quasi tutti i fondamentali, un bel gioco. Al quinto set sono i nostri diavoletti a spuntarla facendo del muro (17 muri punto) l’arma vincente di questo, sempre bello da vivere, derby con Vero Volley.
    Il coach Moreno Traviglia: “Tornare in palestra per disputare una gara dopo un anno di stop è stata una grandissima emozione e riprendere con un derby ha accentuato ancora di più l’aspetto emotivo. Siamo ripartiti subito con una battaglia durata 5 set in cui abbiamo saputo avere la meglio. Entrambe le squadre hanno espresso, nonostante la giovane età, una pallavolo di alto livello, ma sappiamo che di lavoro in palestra ce n’è ancora tanto da fare. Sono molto soddisfatto dell’inizio del campionato e di come tutti gli atleti, sia quelli scesi in campo sia quelli che da fuori hanno sempre supportato i compagni in campo, hanno affrontato la gara. Il percorso è comunque appena iniziato e lavorando bene crescerà nei ragazzi anche la consapevolezza delle proprie capacità. La squadra si sta consolidando e i presupposti per fare una bella stagione ci sono tutti.”
    Prossimo appuntamento: Sabato 27 febbraio alle ore 15:30 a Milano contro Bella Volley Team
    Campionato Under 15 – 1a Giornata 13/2/2021Vero Volley-Diavoli Rosa 2-3 (26-28, 25-19, 16-25, 25-20, 10-15) 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’UniTrento all’esame Brugherio. Conci: “Dovremo lavorare bene sulla ricezione”

    Di Redazione
    Il ritmo incessante che, da qualche settimana, alterna partite disputate nella loro data ufficiale ad altre da recuperare, in quanto precedentemente rinviate a causa del coronavirus, propone nell’imminente weekend all’UniTrento Volley la trasferta di Brugherio, in casa dei Diavoli Rosa. Un match difficile, ma non proibitivo, che rappresenta un ottimo banco di prova per dimostrare come il successo conquistato mercoledì sera a Montecchio Maggiore abbia rappresentato l’avvio di una nuova fase del campionato della squadra universitaria, sia in termini di risultati sia in termini di qualità del gioco (metro di giudizio ancora più importante in un gruppo così giovane).
    La squadra juniores di Trentino Volley scenderà quindi in campo domenica 14 febbraio alle ore 16 per affrontare il quinto turno di ritorno del Girone Bianco di A3 Credem Banca con l’obiettivo di vendicare l’1-3 casalingo incassato il 14 novembre, quando la contemporanea assenza di Bonatesta e Bristot costrinse Francesco Conci a proporre una formazione sperimentale, che prevedeva Magalini laterale senza incarichi di ricezione e Cavasin opposto. Una circostanza nel quale i brianzoli fecero tesoro dei 29 punti realizzati dall’opposto danese Nielsen, mattatore di una partita che nessuno ricorderà per l’efficacia dei due attacchi (36% Trento, 39% Brugherio).
    Da allora i lombardi hanno alternato prove convincenti, come il 3-2 a Montecchio e i successi pieni contro Fano, Portomaggiore e Prata, con i quali hanno cominciato il girone di ritorno, ad altre meno brillanti, come i netti rovesci interni con Torino, Motta di Livenza e Porto Viro e soprattutto, lo 0-3 rimediato a Macerata domenica scorsa. La classifica dei Diavoli Rosa ora parla di 23 punti ed il settimo posto.
    “Affrontiamo una squadra che ha nel terzetto di palla alta il proprio punto di forza, – presenta così l’appuntamento il tecnico dell’UniTrento Volley Francesco Conci – in particolare nell’opposto, che possiede un servizio molto pungente. Sarà quindi importante riuscire a lavorare con la ricezione e soprattutto confermare i buoni segnali raccolti in occasione della trasferta di Montecchio. Se ciascuno dei nostri giocatori svolgerà il proprio compito, d’ora in avanti potremo giocarcela contro ogni avversario”.
    La squadra ospite dovrebbe schierarsi inizialmente con Depalma in regia, Magalini opposto, Pol e Bonatesta in banda, Acuti e uno fra Simoni e Coser al centro, Lambrini libero, con Pizzini, Cavasin e Bristot pronti a subentrare. Brugherio dovrebbe rispondere con Santambrogio in regia, Nielsen opposto, Teja e Gozzo in banda, Frattini e Fumero al centro, Raffa libero.
    Arbitreranno l’incontro, che naturalmente si giocherà a porte chiuse, Roberto Guarneri di Messina e Marco Pasin di Torino. Il match potrà essere seguito in diretta streaming gratuita sul sito www.legavolley.tv.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie A3, subito un’altra trasferta: domenica in campo a Brugherio

    Trento, 12 febbraio 2021
    Il ritmo incessante che, da qualche settimana, alterna partite disputate nella loro data ufficiale ad altre da recuperare, in quanto precedentemente rinviate a causa del coronavirus, propone nell’imminente weekend all’UniTrento Volley la trasferta di Brugherio, in casa dei Diavoli Rosa. Un match difficile, ma non proibitivo, che rappresenta un ottimo banco di prova per dimostrare come il successo conquistato mercoledì sera a Montecchio Maggiore abbia rappresentato l’avvio di una nuova fase del campionato della squadra universitaria, sia in termini di risultati sia in termini di qualità del gioco (metro di giudizio ancora più importante in un gruppo così giovane).La squadra juniores di Trentino Volley scenderà quindi in campo domenica 14 febbraio alle ore 16 per affrontare il quinto turno di ritorno del Girone Bianco di A3 Credem Banca con l’obiettivo di vendicare l’1-3 casalingo incassato il 14 novembre, quando la contemporanea assenza di Bonatesta e Bristot costrinse Francesco Conci a proporre una formazione sperimentale, che prevedeva Magalini laterale senza incarichi di ricezione e Cavasin opposto. Una circostanza nel quale i brianzoli fecero tesoro dei 29 punti realizzati dall’opposto danese Nielsen, mattatore di una partita che nessuno ricorderà per l’efficacia dei due attacchi (36% Trento, 39% Brugherio).Da allora i lombardi hanno alternato prove convincenti, come il 3-2 a Montecchio e i successi pieni contro Fano, Portomaggiore e Prata, con i quali hanno cominciato il girone di ritorno, ad altre meno brillanti, come i netti rovesci interni con Torino, Motta di Livenza e Porto Viro e soprattutto, lo 0-3 rimediato a Macerata domenica scorsa. La classifica dei Diavoli Rosa ora parla di 23 punti ed il settimo posto.“Affrontiamo una squadra che ha nel terzetto di palla alta il proprio punto di forza, – presenta così l’appuntamento il tecnico dell’UniTrento Volley Francesco Conci – in particolare nell’opposto, che possiede un servizio molto pungente. Sarà quindi importante riuscire a lavorare con la ricezione e soprattutto confermare i buoni segnali raccolti in occasione della trasferta di Montecchio. Se ciascuno dei nostri giocatori svolgerà il proprio compito, d’ora in avanti potremo giocarcela contro ogni avversario”.La squadra ospite dovrebbe schierarsi inizialmente con Depalma in regia, Magalini opposto, Pol e Bonatesta in banda, Acuti e uno fra Simoni e Coser al centro, Lambrini libero, con Pizzini, Cavasin e Bristot pronti a subentrare. Brugherio dovrebbe rispondere con Santambrogio in regia, Nielsen opposto, Teja e Gozzo in banda, Frattini e Fumero al centro, Raffa libero. Arbitreranno l’incontro, che naturalmente si giocherà a porte chiuse, Roberto Guarneri di Messina e Marco Pasin di Torino. Il match potrà essere seguito in diretta streaming gratuita sul sito www.legavolley.tv.
    UniTrento VolleyUfficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Stefano Storti, mental coach dei Diavoli Rosa: “Lavoro su otto abilità degli atleti”

    Di Redazione
    Stefano Storti, milanese, 51 anni, è un mental coach vicino da più di un anno al mondo dei Diavoli Rosa. Da 25 anni lavora nel settore sport e fitness, è un imprenditore e trainer professionista e si occupa inoltre di integrazione e di nutrizione. In un’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società di Brugherio, Storti approfondisce l’attività del mental training, inquadrandolo nella dimensione sportiva.  
    Stefano, di cosa si occupa esattamente un mental coach? 
    “Della preparazione mentale dell’atleta, cercando di permettere all’atleta stesso di esprimersi al massimo del suo potenziale. Studi scientifici hanno dimostrato che migliorando la parte mentale dell’atleta si possono ottenere performance migliorate quasi del 60%“.
    Guai a definire il mental coach un motivatore, giusto? 
    “Esatto, a volte è un concetto forviante. Il mental coach non è un motivatore, non dà pacche sulle spalle. È una figura che va a lavorare sulla capacità di un atleta di automotivarsi. Ad un certo punto il mental coach non ci sarà più, ma deve lasciare all’atleta gli strumenti tecnici che gli permetteranno, nei momenti di difficoltà, di ritrovare i propri standard. Fornisce gli strumenti per diventare autonomi nella gestione delle difficoltà di partenza“. 
    È giusto dire che mente e prestazione sono un po’ il filo conduttore del tuo lavoro? 
    “Sì, è giusto. Il mental coach si occupa specificamente di preparazione mentale e va ad integrarsi all’interno di un team e di uno staff“.
    Come si “convince” uno sportivo delle proprie capacità? Ma prima ancora, cosa si aspetta un atleta o una società che si rivolgono a te? In cosa vorrebbero essere aiutati? 
    “Le aree di riferimento su cui un mental coach va a lavorare, su richiesta di un singolo atleta o di una società, sono principalmente un caso specifico all’interno della squadra, ad esempio la difficoltà di un atleta di gestirsi a livello emotivo durante la partita, piuttosto che avere performance che non corrispondono al suo livello tecnico, andando così a lavorare nello specifico su un singolo atleta, oppure si lavora su un obiettivo che la squadra si è data durante la stagione. In questo contesto il lavoro del mental coach va ad integrarsi con quella che è la preparazione generale“.
    Come pensi di poterli aiutare?
    “La strada del mental coach che ho intrapreso io è quella di andare a lavorare su otto abilità dell’atleta, abilità che ognuno possiede ma in maniera diversa, a seconda del proprio percorso personale. Le otto abilità sono la fiducia, la gestione delle emozioni, il focus, l’immaginazione, la motivazione, l’attivazione, il self-talk e il goal setting. Succede poi che, dopo un’analisi preliminare, attraverso dei test, si stabilisce qual è il livello dell’atleta per ogni singola abilità. Viene fuori un risultato ed in base al livello di quel risultato, riferito ad ogni abilità, si va a valutare come intervenire. Lavoreremo per alzare la media di quelle abilità che sono sotto la media al fine di far raggiungere all’atleta la sua miglior performance“.
    Quali sono gli strumenti che utilizzi? 
    “Esercizi di respirazione, di training autogeno oppure tecniche di visualizzazione e di auto motivazione. Un atleta inserisce nella sua routine oltre che l’allenamento della ricezione, della battuta, dell’alzata, anche le tecniche che apprende durante le sedute col proprio mental coach“.
    Quali sono le paure e le ansie più diffuse? 
    “Sicuramente gestire la parte emotiva durante la competizione. Questa è la parte che va ad incidere maggiormente sul risultato personale e, in un contesto di squadra, va poi ad influire sul risultato del gruppo. Ci sono poi diversi atleti che non si parlano nel modo corretto, ma la capacità del self-talk incide tantissimo su quello che è l’approccio alla gara piuttosto che sul riuscire ad uscire da situazioni negative per poi trasformarle in positive. Se il linguaggio che utilizziamo con noi stessi non è funzionale inciderà molto sulla performance“.
    Quanto può essere importante l’apporto di un mental coach nella pallavolo? Quanto secondo te è importante per i giovani? 
    “Direi che è fondamentale. Il ruolo del mental coach è trasversale. Soprattutto nei giovani, le difficoltà nel gestire le emozioni o nell’essere sempre focalizzati sono le stesse che si ritrovano a scuola piuttosto che nei rapporti con le persone. Quindi un lavoro così, anche se legato allo sport, diventa poi importante per il resto della vita di un adolescente. Certamente più si sale di livello, di professionalità, più diventa uno strumento in più a fare la differenza laddove sono i piccoli dettagli a fare la differenza tra il vincere ed il perdere“.
    Queste sono quindi le motivazioni per cui l’allenamento mentale è sempre più importante in ambito sportivo, quasi imprescindibile dall’allenamento fisico? 
    “A certi livelli, al di là della tecnica, della preparazione fisica e della tattica di gara, l’essere sempre presenti, sempre focalizzati, senza mai perdere focus e motivazione, in partita fanno la differenza. Settare la squadra su certi standard può fare la differenza“.
    Qual è il momento in cui puoi dirti “soddisfatto” del lavoro fatto con un atleta, una squadra, uno staff? 
    “Il lavoro del mental coach è molto pratico ed oggettivo. Si fissano obiettivi nel breve e nel lungo periodo, obiettivi rappresentati da dati concreti a cui l’atleta deve allinearsi. Nel momento in cui questi numeri vengono rispettati, sempre in relazione agli obiettivi che l’atleta o la squadra di sono prefissati col mental coach, quello è già un parametro di soddisfazione. Il lavoro successivo sarà poi analizzare e capire cosa c’è dietro quel dato numerico a livello emotivo. Ancoro l’atleta ai momenti che gli hanno permesso di ottenere quella performance e cerco, attraverso questi ancoraggi, di ripeterli il più possibile così da renderli un atteggiamento e non un episodio“.
    Al di là dell’aspetto professionale che ti lega agli atleti, dopo le sessioni di lavoro insieme, li segui? Li tieni sotto controllo? 
    “Rimane un rapporto personale, di confronto. Poi dipende dal tipo di rapporto che si instaura con la società piuttosto che con l’atleta o con la famiglia dell’atleta. Molte volte dietro ai ragazzi, soprattutto più giovani, c’è una famiglia che vuole sapere, capire e che trova un riscontro positivo nel comportamento che il giovane ha nella vita quotidiana“.
    Viviamo oggi l’esperienza di una pandemia. Come si inserisce la figura del mental coach in questo scenario così pieno di incognite e di ansie? 
    “Andando a lavorare su tre abilità a lungo termine: obiettivi, focalizzazione e concentrazione. Questi tre aspetti consentono di tenere alta l’attenzione perché cercano di concentrare l’atleta o la squadra su obiettivi non imminenti ma che arriveranno. Il mental coach in questo caso tiene la squadra o l’atleta con la giusta tensione agonistica anche se in quel momento non c’è nulla di agonistico“.
    Un risultato di cui ti senti particolarmente orgoglioso? 
    “Un risultato che mi ha gratificato è l’aver seguito un ragazzo, due anni fa, che giocava nelle giovanili della Juventus come portiere. Era una promessa nel settore. Ad un certo punto, dopo due/tre anni di rinnovo, la società ha deciso di puntare su altri atleti. Lui è andato in crisi e l’ho aiutato a scegliere un’altra strada visto che aveva subito un trauma psicologico molto forte. A distanza di un anno dalla fine del nostro lavoro ho ricevuto la telefonata della madre per comunicarmi che il figlio era tornato a giocare, gli è ritornata la voglia, chiaramente con altre prospettive,  però ha trovato la sua dimensione sportiva. È uscito da un fallimento sportivo, l’ho aiutato in questa transizione, ed ora si è messo di nuovo in gioco. Non necessariamente la soddisfazione è legata ad un risultato sportivo. È più un risultato di vita che può fare la differenza“.
    Quali sono i tuoi progetti futuri? 
    “Mi piacerebbe portare un atleta alle Olimpiadi“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO