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    Macerata, si separano le strade con coach Di Pinto

    Di Redazione Le strade del coach Di Pinto e della Pallavolo Macerata si separano anticipatamente. Termina l’avventura in biancorosso per Adriano Di Pinto, arrivato a Macerata a metà della stagione 2018/2019. L’allenatore ha poi guidato la squadra in Serie A3 nei due campionati successivi mantenendo la Med Store Tunit sempre a lottare per i primi posti: la stagione 2019/2020 è stata sfortunatamente sospesa a causa dell’emergenza Covid, mentre lo scorso campionato è concluso alla finale di Play-Off. “La Pallavolo Macerata ci tiene a ringraziare Adriano Di Pinto per il lavoro svolto durante le stagioni in biancorosso; per la professionalità e l’attaccamento ai colori maceratesi, per il contributo offerto nella crescita della Volley Academy Macerata. La società augura al coach Di Pinto i migliori auguri per il proseguimento della sua carriera”. La Med Store Tunit continuerà il campionato con l’obiettivo di giocarsi fino alla fine la lotta ai primi posti in classifica. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Di Pinto non è più il coach di Macerata. Ecco la nota ufficiale

    Di Redazione Le strade del coach Di Pinto e della Pallavolo Macerata si separano anticipatamente. Arrivato a Macerata a metà della stagione 2018/2019, l’allenatore ha poi guidato la squadra in Serie A3 nei due campionati successivi mantenendo la Med Store Tunit sempre a lottare per i primi posti: la stagione 2019/2020 è stata sfortunatamente sospesa a causa dell’emergenza Covid, mentre lo scorso campionato è concluso alla finale di Play-Off. “La Pallavolo Macerata ci tiene a ringraziare Adriano Di Pinto per il lavoro svolto durante le stagioni in biancorosso; per la professionalità e l’attaccamento ai colori maceratesi, per il contributo offerto nella crescita della Volley Academy Macerata. La società augura al coach Di Pinto i migliori auguri per il proseguimento della sua carriera”. La Med Store Tunit continuerà il campionato con l’obiettivo di giocarsi fino alla fine la lotta ai primi posti in classifica. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Di Pinto: “La sconfitta è dipesa da noi, ci manca lucidità e ritmo agonistico”

    Di Redazione Il primo match del 2022 si apre con una battaglia per la Gioiella Prisma Taranto e l’Allianz Milano: dopo due ore emmezza di battaglia, sono i meneghini ad avere la meglio sul taraflex pugliese. Per coach Di Pinto, i suoi ragazzi della Gioiella Prisma hanno messo in scena una prestazione costituita da alti e bassi, complice anche il lungo periodo trascorso senza scendere in campo: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile per noi, per tanti motivi. Uno dei più incisivi è che non giochiamo da venti giorni, quindi per forza di cose ci è mancato un po’ di ritmo agonistico. Dovevamo assolutamente evitare di cascare nella situazione del secondo set, situazione che abbiamo sicuramente pagato molto anche nel terzo set. Ho visto una buona reazione nel quarto parziale, mentre nel quinto abbiamo fatto qualche errore di troppo. L’esito del match, diciamo, è dipeso più da noi che da loro. Milano è una squadra molto esperta che sa come si giocano certe partite, sbagliando poco”. “Il campionato non è compromesso da questa sconfitta, ma noi che non stiamo soffrendo le positività al Covid-19 la paghiamo comunque con la mancanza di ritmo dettata dai rinvii. Nel complesso, la prestazione è stata altalenante da parte nostra. Questo è il nostro problema, la mancanza di lucidità fa sì che i nostri avversari abbiano la possibilità di entrare in partita, senza che noi impedissimo loro di giocare” chiosa Di Pinto. LEGGI TUTTO

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    Dennis: “Nessun problema familiare, Macerata non ha gioco di squadra”. Di Pinto: “Sono frastornato”

    Di Redazione Un paio di giorni fa è arrivata una doccia fredda in casa Med Store Tunit Macerata. Il forte opposto cubano Angel Dennis ha rescisso il contratto che lo legava alla squadra che milita in Serie A3 maschile: “Legata esclusivamente a motivi personali”, si legge nella nota stampa inviata dalla società. Nell’edizione odierna del Resto del Carlino Macerata, Angel Dennis tiene a precisare i motivi che lo hanno spinto ad allontanarsi dalla squadra in un’intervista di Lorenzo Monachesi. “Dietro la mia scelta non c’è una ragione economica o societaria”, chiarisce in prima battuta Dennis. “Anche lo scorso anno avevamo una bella squadra ma non abbiamo vinto, nonostante ci fossi anch’io. Ci vuole un gioco di squadra e purtroppo non lo avevamo. La storia poteva ripetersi anche quest’anno e così ho preferito andarmene”. Il motivo, quindi, non si cela dietro a motivi familiari e personali: “La mia famiglia sta bene”, ma riguarda la costruzione della squadra, le scelte tecniche e gli obiettivi che la Med Store Tunit Macerata si era posta la scorsa stagione, e che sta perseguendo anche in questa. Vien da sè chiedersi come mai, a questo punto, Dennis abbia deciso di rimanere anche all’inizio di questa stagione, nonostante le premesse per un ambiente a lui non consono si sono presentate già lo scorso anno: “Pensavo che la situazione potesse migliorare nel tempo, ma così non è e allora me ne sono andato. Sono stati giorni duri e scomodi perché non cela facevo più ad andare avanti”. Angel Dennis chiosa facendo sapere che, nel momento in cui la notizia del suo addio è trapelata, diverse società estere e di serie A2 lo hanno contattato. Ora, l’opposto cubano, sta vagliando le diverse proposte per decidere dove proseguire la stagione. Dall’altra parte, coach Di Pinto racconta di aver preso atto della scelta del giocatore e di star lavorando per occupare adeguatamente il posto lasciato libero da Dennis. “Siamo tutti un po’ frastornati — si legge nell’intervista di Fabio Petrelli per il Corriere Adriatico Macerata — perché non ci aspettavamo una decisione del genere, presa peraltro in maniera irrevocabile. Tutti siamo molto dispiaciuti dal punto di vista umano, e poi c’è chiaramente l’aspetto tecnico: per una squadra costruita con l’intento di fare un torneo di vertice, rinunciare a un giocatore del calibro di Dennis accresce le difficoltà”. “Contrasti tra noi? No, nel modo più assoluto. Tutto riconducibile a normali scambi di vedute, con qualche divergenza di opinioni ma cose che appartengono alla quotidianità all’interno dello spogliatoio, affrontate sempre con toni civili. Non resta che proseguire nel nostro cammino senza di lui: noi sul campo, e la società a monitorare il mercato alla ricerca di una pedina che possa integrare la nostra rosa” chiosa Di Pinto. LEGGI TUTTO

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    Di Pinto: “Manteniamo sempre la dignità”. Sbertoli: “Portiamo a casa una gara di intensità”

    Di Redazione L’Itas Trentino si avvia verso gli impegni internazionali nel migliore dei modi: una netta vittoria sul taraflex della Gioiella Prisma Taranto nel turno infasettimanale valevole per l’8° giornata di andata. Un solo set lasciato agli avversari, il secondo, che però hanno lottato anche nel primo parziale. Capolavoro di Lavia, premiato MVP, con 22 punti a tabellino. Capitan Kaziyski plaude i suoi: “Tre punti molto importanti, anche se conquistati senza intoppi è stata una grande battaglia per noi. Una prova, una bella vittoria sul taraflex esterno che ci dà la giusta fiducia per affrontare partite molto importanti di fila fuori casa”. Sbertoli, dal canto suo, ammette: “E’ stata una partita dura, di sofferenza. Forse all’inizio non siamo scesi in campo con la consapevolezza che avremmo dovuto battagliare ogni singolo punto. Infatti, nel primo set, ci siamo fatti un po’ riprendere. Bisogna dare merito a loro di una grande partita e essere consapevoli di poter migliorare tanto. Ma anche di essere riusciti a portare a casa una partita di fatica e di intensità”. Ai microfoni del Corriere dello Sport Puglia, invece, coach Di Pinto non ha rimorsi per la prestazione, che reputa comunque brillante, della sua squadra: “Certi errori contro queste squadre si pagano maledettamente. Devo dire che siamo molto dignitosi quando giochiamo e lo siamo stati oggi, così come con la Lube. In entrambe le partite siamo stati sul pezzo e posso dire che sinora nessuno ci ha ammazzato. Costringiamo gli avversari a tenere alto il ritmo, solo che, se hanno uomini come Kaziyski, che risolve tanti problemi, diventa difficile mantenerli e seguirli su certe strade. Mi è dispiaciuto non essere partiti forte nel primo set, durante il quale mi sono arrabbiato molto con l’arbitro, perché ha reso vano un capolavoro di Falaschi. Non mi arrabbio per caso, ma perché ogni palla è importantissima”.  (Fonte: comunicato stampa/Corriere dello Sport puglia) LEGGI TUTTO

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    Dopo il ko a Monza, Di Pinto ospita Perugia: “La Sir deve vincere tutto”

    Di Redazione Il ko secco sul taraflex dell’Arena di Monza, ha proiettato coach Di Pinto già verso la prossima sfida: quella del turno infrasettimanale contro la forte Sir Safety Conad Perugia. Sicuramente una partita dal risultato tra i più scontati, ma per l’allenatore della Prisma Taranto è, innanzitutto, un’occasione di rimpatriata con vecchi amici e giocatori che sono cresciuti anche grazie ai suoi preziosi consigli, come Matt Anderson. Al Corriere dell’Umbria, coach Di Pinto cerca di fare una previsione del prossimo match e di quella che sarà la stagione complessiva della sua Taranto. Che partita sarà? “Innanzitutto, una bella rimpatriata. Ho tanti amici in Umbria, stimo molto il presidente Sirci, conosco bene Bino Rizzuto, Cisco Recine e Nikola Grbic. Sarà una bella serata, anche se resta un classico testa coda del campionato dove Perugia è fortissima e Taranto cercherà di fare la sua parte. Noi dobbiamo crescere gara dopo gara, sappiamo delle difficoltà del match, cercheremo di fare più azioni possibili e poi vedremo”. Obiettivo salvezza? “Siamo gli ultimi arrivati, la squadra è stata costruita un mese dopo la chiusura del mercato vero, quindi è tutto più complicato. Ma siamo concentrati nel nostro obiettivo ben spendo che è l’anno più difficile. Se la sfanghiamo già dalla prossima stagione potrebbero cambiare molte cose”. E della Sir cosa ci dice? “E’ la squadra che deve vincere tutto, in campionato è partita con il piede giusto seppur senza strafare. Ha cambiato palleggiatore, ha riportato in Italia Matt (Anderson, ndr) al quale voglio un bene dell’anima, perché è un ragazzo straordinario. Lui e Giannelli sono due numeri uno inseriti in un telaio già ottimale e con l’aggiunta del nuovo opposto. Certo, c’è da lavorare. Qualche passo falso all’inizio ci può stare. Io dimenticherei in fretta la Supercoppa, i veri obiettivi sono la Coppa Italia, lo Scudetto e la Champions: sono questi i trofei che pesano”. Ci racconti la sua storia con Anderson. “L’ho avuto a Vibo quando era giovanissimo, lo seguivo da qualche tempo mentre giocava in World League. Non avrei firmato con la Callipo se non fosse arrivato. Vedevo in lui un grande talento, come poi è stato, anche se a quei tempi in ricezione non era ancora ai livelli odierni”. Di Pinto lei a Taranto è coach e manager. Consigli alle grandi? “Io guardo in casa mia. Siamo una squadra che è un mix di esperienza e giovani interessanti in cerca di un’identità precisa. Questa è la mia missione”. LEGGI TUTTO

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    Gironi: “La chiamata in azzurro? Un misto di incredulità ed emozione”

    Di Redazione Grande soddisfazione in casa Prisma Taranto. Lo schiacciatore, classe 2000, Fabrizio Gironi, è nella lista dei convocati per il primo collegiale della nazionale italiana di pallavolo guidata da Ferdinando De Giorgi, nuovo commissario tecnico. In vista dei Campionati Europei in programma a settembre, i giocatori che non sono impegnati con le Olimpiadi, si ritroveranno lunedì 19 luglio a Cavalese in provincia di Trento. “Sono felice di far parte di questo primo raduno con la nazionale. Ho ricevuto questa telefonata inaspettata da parte del Direttore Generale delle squadre nazionali e la prima reazione è stata un misto di incredulità ed emozione” – afferma il giocatore milanese – “Anche se la scorsa stagione ho giocato in A2 probabilmente sono stati notati i miei miglioramenti. Sono contento di partecipare a questo primo raduno e spero di continuare a lungo ad allenarmi con la maglia azzurra addosso. Ringrazio il club ed il coach della Prisma Taranto che hanno creduto nelle mie potenzialità. Per me si tratta dell’inizio di un percorso di crescita che piano piano mi sta facendo cominciare a raccogliere dei frutti”. Proprio coach Di Pinto, al contrario, non è sorpreso di questa convocazione: “So che a Fefè De Giorgi, in questo nuovo corso della Nazionale, piace lavorare molto con i giovani per programmare il futuro azzurro e sicuramente Gironi è un prospetto interessante che nell’ultimo anno ha fatto un salto di qualità importante risultando uno dei giocatori fondamentali per la promozione in SuperLega di Taranto. Ora sta a lui continuare a lavorare sodo, per effettuare ulteriori step di crescita”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Taranto work in progress. Di Pinto: “Parola chiave competizione. Il resto è secondario”

    Di Redazione La Prisma Taranto di coach Di Pinto è in fase di allestimento in vista della prossima stagione nel massimo campionato di Superlega maschile. L’obbiettivo, per il mister, è sicuramente la salvezza, in una serie che non fa sconti. L’intervista di Di Pinto al Nuovo Quotidiano di Puglia. «Mentre il classico tecnico fa i suoi studi e le sue ricerche basandosi sulle sue convinzioni, io partecipo attivamente al mercato occupandomi anche dell’aspetto economico e prendendomi le responsabilità delle scelte fatte. Ovviamente tutto questo avviene in collaborazione con i vertici societari e da quest’anno anche con Vito Primavera e Mirko Corsano; è importante lavorare in team ma alla fine i dettagli e le decisioni sono di mia competenza» afferma Di Pinto, dallo scorso anno coach-manager della squadra. «Il mercato della Superlega è molto complicato; è importante studiare tutto l’anno e sondare i vari campionati per cercare i giocatori giusti per un campionato che, ad oggi, è il più competitivo al mondo, soprattutto quest’anno visto che il livello si è alzato notevolmente. Io dico che ogni quattro punti in Superlega valgono una promozione dall’AZ, giusto per rendere l’idea di quanto sarà difficile il prossimo campionato» Fino a questo momento, la Prisma Taranto ha confermato solo tre giocatori. «E’ normale legarsi ai giocatori e si vorrebbe riconfermare tutti anche per continuare un ciclo iniziato, però questo non sempre è fattibile. Tra l’A2 e la Superlega c’è una differenza abissale, sia dal punto di vista fisico che tecnico, quindi occorre, per forza di cose, effettuare una scrematura per costruire una squadra capace di rappresentare al meglio la società nel massimo campionato. Umanamente è sempre difficile fare questo tipo di scelte però qui parliamo di competizione e tutto il resto è secondario».  Ormai il roster della Prisma è quasi al completo: mancano un centrale e uno schiacciatore a chiudere la rosa. Coach Di Pinto afferma: «C’è una trattativa ben avviata per il centrale e ne stiamo valutando anche un quarto. Per quanto riguarda il martello, anche in questo caso, dovrebbe essere tutto fatto. Stiamo curando gli ultimissimi dettagli ma non ci saranno problemi. Poi, per comodità, lo indichiamo come quarto martello ma non sarà il quarto perché avrà un ruolo molto importante, i miei atleti sono tutti titolari. Lo scorso anno, nonostante avessimo iniziato il mercato in ritardo, abbiamo fatto una grandissima stagione. Anche quest’anno il nostro mercato è iniziato quando le altre società ormai avevano praticamente terminato ma, nonostante questo, ritengo che la squadra allestita sarà competitiva». LEGGI TUTTO