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    Bruno Da Re: “Sulla femminile commessi errori di inesperienza, maschile salvata dalla Champions”

    In una lunga intervista rilasciata al collega Alessio Kaisermann sulle colonne de Il T Quotidiano, il numero uno dell’Itas Trentino, Bruno Da Re, non ha nascosto una certa amarezza riguardo all’ultima stagione della squadra femminile, neopromossa in A1 e subito retrocessa in A2. Ha rischiato grosso anche la maschile, scudettata l’anno prima, brava a evitare una stagione da zero titoli risollevandosi ad Antalya con il colpo di coda che le è valso la conquista della Champions League.

    “Ho 70 anni, 40 di pallavolo ma solo 6 mesi di conoscenza della pallavolo femminile. Non conoscevo quel mondo e non l’ho capito in tempo. Me ne assumo ogni responsabilità, non ho saputo intervenire a dovere, ma la cosa non si ripeterà più. Garantito. Tra gli obiettivi della prossima stagione c’è sicuramente quello di tornare in A1, ma non lo vivremo come un’ossessione e soprattutto lo faremo come ho capito che dovrà essere fatto”.

    Passando alla squadra maschile di Trento, Da Re pone l’accento sul mercato appena concluso, fatto di pochi nuovi innesti ma mirati perché la squadra disponeva già di “un’ossatura eccezionale. Abbiamo aggiunto dei mattoncini interessanti per aiutare l’aumento di qualità di gente come Sbertoli, Laurenzano, Michieletto, Lavia etc. Questi ragazzi stanno partendo per un’Olimpiade e sono certo che, comunque vada, torneranno migliorati e gente come Flavio e gli altri non faranno che incrementare questa crescita”.

    Infine una considerazione relativo proprio all’impegno di Bruno Da re in società: “Sono stanco, non lo nego, ma è anche vero che continuo ad avere una passione smodata per questo sport. Una cosa però è certa: oggi questa società è ancora un po’ troppo di Bruno Da Re, bisogna intraprendere un percorso che la porti a reggersi su spalle e su gambe trentine”. LEGGI TUTTO

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    Il Comune di Trento omaggia i campioni d’Europa dell’Itas

    La settimana di celebrazioni per la vittoria della 2024 CEV Champions League si è conclusa lunedì in Comune a Trento. A mezzogiorno una delegazione di Trentino Volley, comprendente una fetta consistente di staff tecnico e dirigenziale e Oreste Cavuto, l’unico atleta rimasto ancora in Città in questo periodo, è stata infatti ricevuta dall’Amministrazione locale per un momento di saluto e di ulteriore festeggiamento del Club diventato da otto giorni Campione d’Europa per la quarta volta.

    “È stato un onore fare il tifo per la squadra della città nel giorno della vittoria soprattutto per chi come me ha seguito e vissuto tutta la stagione in tribuna – ha spiegato l’Assessore allo Sport del Comune di Trento Salvatore Panetta – . Ora dobbiamo iniziare subito i lavori per far trovare alla squadra un palazzetto ancora migliore per l’inizio della prossima stagione. Grazie di cuore per le emozioni che ci avete regalato”.

    Il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, dopo aver ricordato i bellissimi momenti  vissuti accanto ai tifosi durante la finale di Antalya (che ha seguito dal vivo sugli spalti della Sports Hall), ha portato il discorso sul significato del risultato sportivo: “Lo sport è bello ma ha i suoi elementi di crudeltà – ha sottolineato – . E se non avessimo vinto? A me questa domanda fa pensare. Mi piace la risposta che Damiano Tommasi, sindaco di Verona ed ex calciatore, ha dato a Trento in un incontro dello scorso weekend. Si perde? C’è la rivincita. Dopo le difficoltà delle scorse Finali di Champions League è successo anche a noi. Le sconfitte ci sono, ma appunto sappiamo che il giorno dopo c’è la possibilità di rigiocare. L’altro aspetto importante da non tralasciare oggi è il rapporto della Società con la comunità. A questo proposito dobbiamo ricordarci del BIG Camp: attorno alla squadra di volley più forte d’Europa è nata un’esperienza che ogni estate porta sul Monte Bondone centinaia di ragazzi da tutt’Italia. Quanto al PalaTrento dobbiamo dirci che la prospettiva è quella del nuovo palazzetto, è una direzione che abbiamo preso, ma intanto è doveroso lavorare subito per una migliore acustica e a un nuovo campo per avere una struttura adeguata per l’inizio della prossima stagione”.

    A margine dell’incontro, poi, il Sindaco di Trento ha consegnato al Presidente Bruno Da Re, all’allenatore Fabio Soli e al Team Manager Riccardo Michieletto (da 18 anni in Trentino Volley come dirigente ed in precedenza protagonista come giocatore, prima a Mezzolombardo fra il 1996 e 1999 e proprio a Trento nella stagione 2002/03) un riconoscimento per il grande contributo offerto alla causa con dediche personalizzate: “A Bruno Da Re, per l’alta professionalità, l’immensa passione e l’attaccamento alla città”. “A Fabio Soli, che sulle difficoltà ha costruito la vittoria più bella”. “A Riccardo Michieletto, maestro di cura e attenzione ai giocatori, colonna della società”.

    foto Trentino Volley

    E’ stato bello domenica scorsa ad Antalya avere con noi il Sindaco di Trento, perché tutto ciò non era affatto scontato essendo la nostra una città di più di 110.000 abitanti: abbiamo sentito la sua vicinanza morale – ha dichiarato il Presidente di Trentino Volley Bruno Da Re nel corso dell’incontro con l’amministrazione comunale di questa mattina a Palazzo Geremia – . Siamo orgogliosi di aver vinto la Champions League, ben sapendo che grossomodo siamo gli stessi come Società e gruppo che avevano perso la Finale a Lubiana; ogni tanto lo sport ti dà qualcosa, altre volte te lo toglie ma le emozioni che garantisce sono sempre molto importanti”.

    “Nella parte conclusiva della stagione ammetto di aver sofferto molto perché non riuscivo a capire come poter aiutare la squadra a venire a capo dei suoi problemi, tenendo conto che avevamo vissuto una regular season in maniera elegante e poi nei Play Off ci siamo presentati con abiti più umili. Non auguro nemmeno al mio peggior nemico di affrontare un periodo agonistico come quello che è capitato a noi fra marzo e aprile. E’ stato un grande dispiacere vedere i ragazzi in campo dover penare per situazioni che non erano direttamente ascrivibili al loro rendimento, ma semplicemente legati agli infortuni”.

    “A Soli ho sempre detto che prima o poi ci sarebbe stata una giustizia divina che ci avrebbe ridato quello che la sfortuna ci aveva tolto; ad un certo punto ho iniziato a credere che quella giustizia non ci fosse più, ma alla fine la vittoria della Champions League ha sistemato le cose e confermato la mia idea. Abbiamo dimostrato tanto spirito di gruppo, tanto sacrificio, e credo che mai come quest’anno la Società ci abbia messo del suo per tenere la barra dritta in un momento difficile, così come ha fatto lo staff tecnico guidato da Fabio Soli, e la squadra stessa – e aggiunge – . Quello che hanno fatto i giocatori è qualcosa di incredibile; l’assenza del palleggiatore avrebbe ammazzato chiunque, ma non loro. In tempi rapidissimi, appena ci siamo ritrovati di nuovo al completo, siamo stati in grado di rialzarci e di tornare a giocare al livello che ci competeva prima. Oreste Cavuto è stato uno degli artefici di questo spirito di spogliatoio; non avrà giocato molto, ma è sempre stato protagonista nel gruppo. Con l’occasione lo saluto e lo ringrazio per quello che ha fatto e per le belle parole che ha speso per Trentino Volley e per me nel corso della cena di fine stagione. Quando vorrà tornare qui ci sarà sempre spazio. La Champions League vinta ad Antalya ci lega ancora di più alla nostra città; nonostante fossimo lontani abbiamo sentito forte la vicinanza di tutto il territorio e la costante presenza delle autorità locali lo conferma. Grazie a tutti”.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Da Re: “Ragazzi bravi a riemergere dalle difficoltà. Con le donne faremo l’A2”

    Dalla gioia per la vittoria sul difficile campo di Modena in Gara 2 dei Play Off Scudetto alla delusione per la retrocessione anticipata in A2 della squadra femminile: il presidente dell’Itas Trentino, Bruno Da Re, intervistato da Guido Pasqualini, ripercorre sulle pagine de L’Adige le emozioni di domenica.

    A Modena è arrivato un successo importante per i ragazzi di coach Soli, che si trovano ora ad un passo dalla qualifica in semifinale, soprattutto considerando che in Regular Season il PalaPanini era stato fatale: “Un successo da ascrivere a un gruppo molto forte, che ha fatto quadrato per fronteggiare l’assenza di Sbertoli – le parole di Da Re – : soltanto così si poteva portarla a casa. I ragazzi sono stati bravi a riemergere dalle difficoltà”.

    “Acquarone ha la sfrontatezza giusta. E’ bravo, ha buone mani e una buona tecnica, ma dobbiamo ricordarci che aveva giocato l’ultima partita l’anno scorso in A2. Ora è stato catapultato nei Play Off scudetto e in semifinale di Champions, dove la musica cambia”.

    Mercoledì si torna all’ilT Quotidiano Arena per la semifinale di andata di Champions: ospite una Cucine Lube Civitanova che, sotto 2-0 nei quarti di finale con Monza, pare in difficoltà. Ma Da Re non si fida…

    “Non vorrei che avessero scelto di puntare sulla Champions, dove possono schierare tutti gli stranieri: con Nikolov, De Cecco, Chinenyeze, Lagumdzija e Yant in campo insieme è un’altra squadra… Noi cresceremo ma avvertiamo la stanchezza. E cambiare palleggiatore vuol dire cambiare gioco”.

    foto Morris Paganotti

    Emozioni totalmente diverse per quanto riguarda la squadra femminile, che dopo la sconfitta sul campo di Roma, saluta definitivamente la serie A1.

    Il presidente Da Re esclude la possibilità di restare nella massima serie, acquistando i diritti di qualche altra società: “Disputeremo l’A2 perchè diritti da acquistare non ce ne sono. Abbiamo scandagliato alcune situazioni ma la risposta è stata no. C’è ancora una società in dubbio ma alla fine resteranno in A”.

    L’obiettivo da perseguire sarà l’immeditata risalita: “Avendo Mazzanti alla guida vogliamo costruire una buona squadra e risalire in A1 – assicura il presidente – . Sapevamo che l’A1 sarebbe stata dura, ma non immaginavamo così. C’è tanta amarezza. Non imputo nulla a giocatrici e staff ma abbiamo commesso errori dovuti all’inesperienza e li abbiamo pagati tutti”.

    E sulla futura squadra ha aggiunto: “Olivotto, Marconato e Michieletto hanno il contratto e credo che rimarranno, per il resto avremo una sola straniera per tenerci uno slot aperto sa utilizzare durante la stagione se ce ne fosse bisogno”.

    (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

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    Al via la 19° edizione del Master SBS: presente la Lega Pallavolo Femminile

    Il cuore pulsante della pallavolo italiana si è riunito oggi, mercoledì 14 febbraio, a Treviso, per un mattino di incontri e dialoghi avvincenti. La Ghirada è diventata il palcoscenico di un evento unico, rivolto non solo agli appassionati di questo sport, ma anche a chi ambisce a farne parte professionalmente.

    L’Open Day, organizzato nel contesto delle lezioni della XIX edizione del Master SBS, ha visto la partecipazione di figure di spicco nel panorama della pallavolo nazionale: a rappresentare la Lega Pallavolo Serie A Femminile, oltre al Direttore Generale Enzo Barbaro, i presidenti della Prosecco Doc Imoco Conegliano e dell’Itas Trentino, Piero Garbellotto e Bruno Da Re, mentre per la Lega maschile era presente il presidente Massimo Righi.

    La conduzione dell’evento è stata affidata a Lorenzo Dallari, noto giornalista sportivo (Editor e Social Director Lega Calcio Serie A), figura di rilievo nel mondo del volley e del calcio. Tanti i punti d’interesse affrontati, tra cui i progressi e le sfide della Lega Volley Femminile, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social e degli eventi, e l’approfondimento dei successi sportivi e non solo della Prosecco Doc Imoco Conegliano e del Trentino Volley.

    Spazio dopo ogni intervento a domande e dibattiti, che hanno permesso ai presenti di interagire direttamente con i relatori. Un momento di scambio fondamentale per approfondire tematiche specifiche e per offrire agli aspiranti professionisti e agli appassionati del settore una visione più chiara delle dinamiche del mondo della pallavolo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da Re sul divorzio da Lorenzetti: “Non c’erano più le condizioni per proseguire”

    Di Redazione

    È un divorzio inaspettatamente al veleno quello tra Angelo Lorenzetti e Itas Trentino. Dopo aver annunciato che non avrebbe proseguito la sua avventura in via Trener, infatti, l’allenatore ha lamentato il fatto che la notizia gli sarebbe arrivata troppo tardi, impedendogli di accettare offerte importanti. La risposta del presidente Bruno Da Re arriva oggi in un’intervista concessa a L’Adige: “Tempo fa abbiamo parlato e Angelo mi ha detto che aveva un’offerta dalla nazionale francese. Io gli ho risposto che c’erano buone possibilità di continuare il nostro rapporto. Poi però le cose sono cambiate, e con il Cda abbiamo dovuto prendere atto che non c’erano più le condizioni per proseguire serenamente. Qualcosa si è incrinato e abbiamo deciso di cercare nuove strade“.

    La decisione di separarsi dopo 7 anni di collaborazione non è arrivata “a cuor leggero“, sottolinea Da Re, ma era inevitabile: “Abbiamo ritenuto che, anche sulla base delle sue dichiarazioni pubbliche, Angelo non fosse più soddisfatto. Così anche noi abbiamo soppesato ogni alternativa e abbiamo deciso di cercare una nuova guida tecnica, e glielo abbiamo comunicato subito. Ma deve essere chiaro che non abbiamo mandato via nessuno: il contratto scade a fine stagione, abbiamo semplicemente deciso di non rinnovare“.

    Il presidente dell’Itas nega però che quanto accaduto possa aver avuto qualche influenza sul rendimento della squadra, specialmente nella finale di Coppa Italia: “I ragazzi non sono stati turbati da questa situazione, che peraltro conoscono da tempo. Di certo erano stanchi dopo la battaglia di sabato, ma questo non giustifica un atteggiamento che non mi è parso adeguato all’importanza dell’appuntamento. Questi sono campioni e possono, anzi devono, fare meglio“. LEGGI TUTTO

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    Trento, Da Re punta in alto: “Vogliamo tornare in finale di Champions”

    Di Redazione

    Qualificazione centrata con un turno d’anticipo, play off evitati, più tranquillità per preparare la trasferta sul campo dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle. E, aggiungiamo, la certezza di non incontrare altre squadre italiane nei quarti. Ha tutti i motivi per festeggiare la Trentino Itas dopo la vittoriosa trasferta belga di Champions League, ma il presidente Bruno Da Re non è certo appagato: “La missione è un’altra – confessa in un’intervista al Corriere del Trentino – vogliamo tornare a giocare la finale. Abbiamo fatto un passo importante nella giusta direzione, ma la nostra volontà è restare in gioco fino a maggio“.

    Da Re tiene comunque a sottolineare il valore del risultato raggiunto: “Lo Zaksa è una squadra importante che farà ancora strada nel torneo, ma noi abbiamo vinto tutte le partite e loro no. Diamo il giusto merito a Trento. Non vale che se perdiamo in campionato siamo scarsi e se vinciamo in Champions siamo stati aiutati dalle sconfitte altrui“. E in vista dello scontro diretto assicura: “Non sarà una gita, vogliamo provare a vincere anche in Polonia perché possiamo essere primi tra le prime e garantirci un cammino ancora più agevole“.

    Sul campionato il numero uno dell’Itas è più fatalista: “Bisogna capire che questa non è più la Trento di Juantorena, Rafael e Stohr. Siamo una squadra operaia, che lavora sodo a tutti i livelli per stare ai vertici e competere con realtà che spendono molto di più. Dobbiamo stare uniti e lavorare tanto per cercare di ottenere il massimo, pur sapendo che potrebbe non bastare, perché bisogna sempre fare i conti con Perugia“. LEGGI TUTTO

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    Sorteggio Champions, i commenti di Da Re e Lorenzetti e tutte le curiosità

    foto Trentino Itas Di Redazione Per la terza edizione consecutiva di CEV Champions League, Trentino Volley è già sicura di affrontare il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, formazione Campione di Polonia e da due anni detentrice del trofeo per aver superato in finale proprio i gialloblù il primo maggio 2021 a Verona (3-1) e il 22 maggio […] LEGGI TUTTO