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    Bergamo torna al successo. Motta superata 3-1

    Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. L’Agnelli Tipiesse impiega quasi due ore a piegare una tenace Hrk che mostra di non meritare la scomoda posizione di fanalino di coda. Alla lunga i bergamaschi fanno pesare la caratura oltre ad una cerniera centrale di spessore: Copelli e Cargioli firmano 30 punti in tandem. L’addizione, oltre all’ottimo debutto casalingo di Tim Held (6 ace), maschera qualche alto e basso. Prestazione di sostanza e provvidenziale dopo i ko di Castellana Grotte e soprattutto di Reggio Emilia.
    Tim Held si presenta con attacco ed ace al pubblico del PalaIntred. Sembra il preludio ad un set in discesa, ma l’illusione dura poco. Perché Motta reagisce e, con una serie di Schirò, si porta a + 4 (10-14). E’ la doccia gelata che sveglia Bergamo trascinata da Padura Diaz: l’opposto (6 punti, 50%) aggancia a 17, mette le mani sui soliti palloni pesanti che il solito Held, micidiale al servizio, trasforma in oro (24-21) prima dell’1-0 timbrato da un perfetto Cargioli (4, 100%). I veneti, con la leggerezza del potenziale confronto impari, se la giocano ampiamente alla pari e a tratti anche meglio. I rossoblù soffrono (11-13) fino a quando tolgono la pipe dalla cantina (a segno Held e Cominetti) e trovano una soluzione in più in attacco. Poi carburano gli attaccanti di palla alta (altro ace di Held 22-19) carburano e un paio di sbavature ospiti valgono il 2-0. Sul set-point in particolare Secco appoggia la pipe, Cominetti con la stessa arma non fallisce. Se i primi due periodi avevano solamente lanciato dei segnali, il terzo conferma quanto un calo di tensione possa essere deleterio contro chiunque. Tanto è vero che i padroni di casa sprofondano fino al 10-17. Nel frattempo, sull’8-15 Mazzon aveva rilevato Cominetti. La lunga rincorsa dell’Agnelli Tipiesse, tutta carattere, si corona con l’aggancio a quota 21. Tutto vanificato però da tre match-point sprecati e Motta che accorcia le distanze alla prima chance (Mazzon pesta la linea dei tre metri). Ritorna il capitano, torna Bergamo seppur sudando non poco. Naso avanti immediatamente di un break, Motta riequilibra a 10 e resta costantemente addosso fino a quando Copelli sfodera un nuovo muro (6, 100% nel set) e Cominetti torna a pungere (15-11) e Cargioli torna sui suoi standard (20-15). A proposito di qualità, Held riprende a martellare dal servizio e mette in banca il ritorno al successo.
    Bergamo-Motta di Livenza 3-1 (25-22 25-22 26-28 25-16)
    Agnelli Tipiesse: Copelli 14, Jovanovic 3, Held 18, Cargioli 16, Padura Diaz 20, Cominetti 12, Toscani (L), Mazzon 3, Catone, Lavorato. N.e. De Luca, Baldi, Cioffi, Pahor. All. Graziosi.
    Hrk: Schirò 15, Secco 20, Trillini 7, Partenio 4, Kordas 10, Pilotto 6, Battista (L), Lazzaretto. N.e. Santi, Cavasin, Cunial, Bellanova, Acuti. All. Lorizio
    Arbitri:Sabia, Papadopol LEGGI TUTTO

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    Tim is back. Dott. Mura: “Frutto di un grande lavoro di squadra”

    Tim Held è pronto. L’ultimo ok per l’attesissimo rientro dello schiacciatore, già dalla sfida di domenica a Reggio Emilia (non proprio una partita qualunque…), è arrivato nella serata di ieri. “I’m back” annunciava lo stesso numero 3 in una storia sui suoi social, a certificare un countdown finalmente giunto al lieto fine. Un risultato sospirato e realizzato attraverso uno splendido lavoro di squadra tra il giocatore, il solito impeccabile staff medico-sanitario dell’Agnelli Tipiesse e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
    “Il problema legato allo stretto toracico – spiega il dott. Maurizio Mura – è stato risolto. Dapprima se n’era creato uno di carattere vascolare. A seguire, dopo accertamenti approfonditi, è emerso che la causa della sintomatologia era anche di tipo muscolare-strutturale. Non servirà alcun tipo d’intervento chirurgico, per Held sarà sufficiente essere monitorato e gestito nelle sue attività performanti. E’ un atleta straordinario, un perfezionista per cui il piano di recupero è già in atto da almeno una ventina di giorni con un lavoro specifico sui muscoli della spalla. Abbiamo dovuto solamente rispettare i tempi canonici di circa un mese”. Come detto, un nodo che si è sciolto attraverso la disponibilità, professionalità e la preparazione di tante persone: dal dottor Gianluigi Patelli, primario della radiologia dell’ ospedale Bolognini di Seriate, al Professor Stefano Pirrelli, direttore della Chirurgia vascolare del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, alla dottoressa Simonetta Gerevini, a capo della Neuroradiologia dello stesso ospedale”.
    A porre doverosamente l’accento anche il direttore sportivo Vito Insalata: “Il ringraziamento va a tutti, perché ciascuno ha messo tutta la sua conoscenza del settore affinché Held tornasse a disposizione nel più breve tempo possibile. Possiamo contare su uno staff di livello assoluto (il preparatore Nicola Gibellini, il fisioterapista Matteo Bonfanti ed il massofisioterapista Federico Carenini ndr) coordinato dal dottor Mura, raro esempio di competenza e disponibilità al servizio della società”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, la rimonta si ferma sul più bello. Solo un punto a Castellana Grotte

    Castellana Grotte ancora indigesta. Quantomeno rispetto ad un anno fa nessuna figuraccia, ma di certo parecchi rimpianti per aver strappato un solo punto. Alla fine però risultato giusto a favore di una BCC che ha mostrato il mordente, marchio di fabbrica per le partite interne, a scapito di un’Agnelli Tipiesse che sbaglia tanto, si scuote sotto 0-2 e poi pecca, una volta tanto, in freddezza nel rush conclusivo. Quasi un’anomalia, sicuramente un pomeriggio da cui trarre molto più di un prezioso spunto in prospettiva.
    Anche perché la prima ora rossoblù è sul filo di Halloween. Nel senso che tra brividi, dolcetti e scherzetti ne esce un mix indigesto che pare spalancare le porte dell’incubo. Basti pensare che la BCC va sopra 18-11 e sembra passeggiare. Almeno fino a quando non va in serie Padura Diaz dai nove metri e guida la riscossa: due ace in un frangente che porta i compagni addirittura al 22-21 (errore di Cattaneo). Nel momento di completare l’opera, nonostante gli 8 punti di capitan Cominetti, però l’opposto italo-cubano di fa fermare da Jukoski e Presta manda avanti i pugliesi. Bergamo è in affanno, all’alba del secondo periodo Catone rileva Jovanovic, ma è Di Silvestre a firmare due volte il break (17-15 e 18-16) che manda ancora in panne gli avversari. Mazzon continua a soffrire e dopo l’ace su di lui di Theo Lopes, Graziosi lo sostituisce con Pahor. Debutta anche Cargioli che però fallisce il primo attacco del suo campionato, i padroni di casa mantengono il margine che viene cristallizzato da un muro di Cattaneo su Padura Diaz. L’Agnelli Tipiesse, al 33 e al 35% in attacco nei primi due periodi, tira fuori le unghie per evitare il rischio “scoppola” dello scorso anno. Nonostante qualche tentativo di complicarsi ancora la vita, l’efficacia offensiva sale al 55% e si vede. Cominetti fa e disfa più volte, ma graffia in tandem con Padura Diaz: i due martelli, 10 punti in tandem, alzano la voce sopra quota 20 e Bergamo torna in partita proprio con una combinazione – muro su Theo Lopes e attacco – dell’opposto. Non paga dei rischi corsi nel terzo parziale, la formazione bergamasca va sopra 12-5 e, probabilmente, si rilassa prima del tempo. Perché la BCC vede lo spiraglio per la risalita e si porta anche un paio di volte a – 1. Ci vogliono due invenzioni di Jovanovic (tocco di seconda per il 22-20 ed ace per il 24-22) per allungare la sfida al tie-break. Dove Cominetti e compagni possono ancora recriminare. Copelli, infatti, pasticcia e regala il + 2 (10-12) ai padroni di casa mentre Padura Diaz prima mura (13-13) e poi non chiude un pallone che, al contrario, l’indomabile Di Silvestre non sbaglia.
    Castellana Grotte – Bergamo 3-2 (25-23, 25-20, 21-25, 21-25, 15-13)
    BCC: Jukoski 3, Cattaneo 9, Presta 13, Lopes Nery 13, Di Silvestre 23, Zamagni 12, Marchisio (L), Carelli 1, Ndrecaj, Longo. N.e. De Santis, Sportelli. All. Cannestracci.Agnelli Tipiesse: Jovanovic 5, Mazzon 7, Copelli 10, Padura Diaz 25, Cominetti 22, Cioffi 6, Toscani (L), Pahor, Catone, Cargioli, Lavorato. N.E. De Luca, Held. All. Graziosi.
    Arbitri: Gasparro, De Simeis LEGGI TUTTO

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    Bergamo fa poker. Porto Viro cede 3-0

    4^ and Agnelli Tipiesse-Delta Group Porto Viro
    L’Agnelli Tipiesse regala ancora una versione di implacabilità al potere. Con il solito spirito di squadra, ma anche con il solito Williams Padura Diaz. Il martello, come con Prata, si prende il titolo di Mvp con un’altra prestazione sublime e festeggia come meglio non avrebbe potuto i 36 anni: 17 punti, 55% e 4 ace. I compagni, dal primo all’ultimo, non sono da meno ed il 3-0 con cui anche Porto Viro si deve arrendere spiega la superiorità in maniera lampante.
    Bergamo parte così così, Porto Viro difende e contrattacca tanto da portarsi sul 12-16. E’il momento in cui i rossoblù si scuotono e si rimettono in carreggiata mettendo la freccia (19-17) con un parziale 7-1 fissato da un muro di Jovanovic su Iervolino e un ace di Padura Diaz. L’opposto italo-cubano suona la carica, a completare l’opera ci pensano Cominetti e Copelli. Se i veneti avevano pagato dazio al semaforo verde con addirittura 11 errori (contro 6), al ritorno in campo calano in attacco dal 52% al 41 contro un avversario che si andrà ad attestare di lì a poco al 55%. Il cambio di ritmo è pressoché immediato tanto che Garnica e compagni restano subito a distanza di sicurezza con la punta del 14-10 griffato Cominetti. Un + 4 che, pur con un leggero effetto elastico, resta immutato fino al 2-0 anche perché sale la ricezione (74 con il 63% di perfetta), addizionata alla conclamata freddezza sopra quota 20. L’Agnelli Tipiesse riparte poi forte anche nel terzo con il 4-0 instradato da una serie dai nove metri di Jovanovic. Fondamentale che mette in luce anche Padura Diaz, per non essere da meno del “compagno di diagonale”: ace 8-4 e palla pesante che consente a Cioffi il comodo appoggio del 10-4. Mazzon, estremamente positivo anche alla quarta di fila da titolare, piazza due dei tre punti per il 16-9. Tra i due acuti del posto 4 una parallela da incorniciare del solito Padura Diaz. Che, mentre Cominetti si conferma inarrestabile in prossimità di quota 20, pure mette il ruggito finale con due siluri dalla linea dei nove metri.
    Perchè la capolista, anche stavolta, unisce la praticità ad una debordante qualità. Non potrebbe essere altrimenti se si lascia per strada un solo set in quattro uscite. Prossimo turno la lunga trasferta di Castellana Grotte, domenica alle 16.
    Bergamo-Porto Viro 3-0 (25-21 25-21 25-18)
    Agnelli Tipiesse: Padura Diaz 17, Cominetti 11, Cioffi 4, Jovanovic 2, Mazzon 11, Copelli 6, Toscani (L), Pahor, Catone. N.e. Baldi, De Luca, Cargioli, Held, Lavorato. All. GraziosiDelta Group: Pierotti 4, Barone 1, Garnica 1, Iervolino 7, Sperandio 2, Krzysiek 16, Russo (L), Zorzi, Vedovotto, Sette 3, Maccarone 3, Bellei 2. N.e. Lamprecht, Erati. All. BattocchioArbitri: Armadola, Santoro LEGGI TUTTO

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    Bergamo implacabile: espugnata anche Ravenna

    VOLLEY PALLAVOLO. PORTO ROBUR COSTA CONSAR RCM RAVENNA – AGNELLI TIPIESSE BERGAMO
    A distanza di tre giorni dal successo su Prata, l’Agnelli Tipiesse applica qualcosa di simile ad un copia e incolla. Ravenna è un’altra squadra di rampanti giovani che, come i friulani, viene messa sotto grazie ad un fattore esperienza a dir poco fondamentale. Rispetto a domenica stavolta Cominetti e compagni aggiungono quel goccio di cinismo che differenzia un 3-0 da un 3-1. Concreti, pratici e “cattivi” i ragazzi di Graziosi, che assesta lo sgambetto a quel passato che aveva guidato alla salvezza in SuperLega quattro stagioni fa. Altri tre punti “corali” che valgono la vetta solitaria dopo tre turni. Una serata che ha regalato una nuova prestazione corale in cui hanno brillato particolarmente Mazzon e Copelli: banda top scorer (12 punti, 55%), centrale con l’82% in attacco, 11 palloni a terra e due muri.
    Bergamo – con lo stesso 6+1 delle prime due uscite – fa valere il proprio peso specifico fin dall’avvio quando va oltre anche sei errori al servizio. La differenza la fanno il muro (3-0), una serie dai nove metri di Jovanovic (che indirizza il 17-20) ed il già citato capitano che si veste da cecchino nel rush conclusivo.Si ricomincia con i rossoblù che vanno in fuga, sembrano giostrare piuttosto agevolmente ma incappano in un parziale di 2-9 che porta Ravenna dal 7-13 al 16-15. Qui entra in scena un altro déjà vu che riporta il nastro indietro di quasi 72 ore: entra Lavorato e propizia il 17-19, i romagnoli però non mollano e impattano a 19 e 23 salvo poi sbagliare gli ultimi due palloni, quelli del 2-0 orobico. I giovanotti di Bonitta restano in scia anche nel terzo periodo, ma i servizi prima di Cioffi (16-19) e poi di Mazzon (18-22) li mandano fuori giri. Bergamo non concede nulla e ne approfitta prontamente per sbrigare la pratica.
    Tre su tre in attesa di lunedì 24 al Pala Intred: alle 19.30, in posticipo, arriva Porto Viro degli ex Garnica, Pierotti, Sette ed Erati.
    Ravenna-Bergamo 0-3 (21-25 23-25 19-25)
    Consar: Arasomwan 6, Bovolenta 12, Orioli 8, Comparoni 9, Coscione, Pol, Goi (L), Mancini, Ceban, Chiella. N.e. Pinali (L), Orto, Truocchio, Tomassini. All. BonittaAgnelli Tipiesse: Cioffi 7, Jovanovic 5, Mazzon 12, Copelli 11, Padura Diaz 10, Cominetti 9, Toscani (L), Lavorato, Catone. N.e. Baldi, De Luca, Cargioli, Pahor. All. Graziosi
    Arbitri: Merli, Toni LEGGI TUTTO

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    Bergamo Capitale della Cultura 2023: il logo sulle maglie dell’Agnelli Tipiesse

    In occasione del debutto casalingo nel campionato di serie A2 Credem Banca (domenica alle 18 al Pala Intred contro Pordenone) sulle maglie dell’Agnelli Tipiesse ci sarà un’importante e significativa novità: il logo di Bergamo – Brescia 2023.
    Lo sport è cultura, essere capitale della cultura nell’anno che verrà, rappresenta motivo di grande orgoglio per tutti noi. Un senso d’appartenenza, raccogliendo con entusiasmo la proposta dell’assessore Loredana Poli, che il club rossoblù vuole esprimere anche attraverso le proprie divise. La pallavolo è un indispensabile veicolo di promozione, portare in alto nei palasport italiani il nome della città e il simbolo di un nuovo traguardo raggiunto dalla nostra terra è tanto un onore quanto un onere. Ma soprattutto uno stimolo ulteriore che resterà “stampato”, come unico “stemma”, fino al termine del 2022. Per essere speciali in campo. Proprio come lo è Bergamo.
    “Il prossimo anno – spiega il presidente rossoblù Angelo Agnelli – segnerà un evento storico per la nostra città e per il territorio. Quando l’assessore Poli ha inoltrato l’idea, abbiamo pensato di fare un ulteriore passo in avanti dedicando la nostra maglia, per qualche tempo, alla splendida iniziativa. Siamo diventati, passo dopo passo, una realtà solida su scala nazionale. Ora ci auguriamo che la nostra gente, che non ha mai smesso di sostenerci, possa aver trovato un motivo in più per garantirci il suo calore e la grande passione per lo sport che da sempre contraddistingue noi bergamaschi. Già dalla partita di domenica. Abbiamo bisogno di tutti e l’auspicio è quello di portare sempre più tifosi sugli spalti”.

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    Nicola Gibellini e la “Vitamina B”. Come Belgio, come Bergamo

    A poco più di 48 ore dall’inizio del campionato di serie A2 i riflettori si accendono, almeno per una volta, su una figura-chiave nello staff di Bergamo. Nicola Gibellini, cresciuto all’ombra di Roberto Benis, è il classico profilo bergamasco: un preparatore atletico abituato a lavorare e a far lavorare tanto parlando poco. O meglio, il giusto. Un’estate esaltante vissuta con la nazionale maschile del Belgio fresca di pass per gli Europei, un ritorno alla base in Agnelli Tipiesse forte di un background più ricco sotto ogni aspetto.
    CAPACITA’ DI ADATTAMENTO – “Quando si vive per quasi cinque mesi in una nazione che non è la tua, parlando esclusivamente inglese e ti trovi da solo, chi incontri sul tuo percorso diviene giocoforza la tua seconda famiglia. Sono stato molto fortunato perché in Belgio ho trovato gentilezza, ospitalità e person che non mi hanno mai fatto mancare nulla. Non è facile vivere un contesto simile, non appena si prendono le misure si scopre quanto un’avventura di questa portata divenga un guadagno smisurato sotto il profilo professionale. E, a livello professionale, apre letteralmente la mente. Consiglio a tutti qualche mese fuori dai confini nazionali. Si può vivere qualcosa di eccezionale”.
    DISCUSSIONI E ORGANIZZAZIONI – “Ogni discussione ha sempre avuto un valore costruttivo. Poter dialogare in ogni momento con dottori, massaggiatori e massofisioterapisti ha alimentato la sintonia permettendoci un costante confronto. Con un’organizzazione pressoché perfetta grazie alla federazione, si sviluppa altresì uno spirito d’adattamento incredibile. Anche perché il programma giornaliero può subire continue variazioni per i più svariati motivi. Ecco perché bisogna essere sempre pronti ad adattarsi e a proporre un allenamento proficuo in base alle condizioni. Un percorso del genere va preso come un blocco unico, con pregi e difetti. Comprese le critiche, le reazioni o le litigate che iniziavano e finivano subito. Con i giocatori talvolta serve anche la classica carezza, non sono macchine. Ho imparato moltissimo anche per ciò che concerne questo tipo di situazioni. Tutto bagaglio che ho intenzione di mettere al servizio di Bergamo, come sto facendo dal primo istante”.
    LA “NUOVA” BERGAMO – “Dopo tanta fatica, finalmente si inizia a giocare per i tre punti e non vedo l’ora. Come sempre si è lavorato moltissimo sia sul piano fisico, sia su quello tecnico. Eppure questi ragazzi lo fanno sempre con il sorriso. E’un gruppo molto recettivo, che mette subito in pratica gli input forniti e che fa trasparire il piacere di stare in palestra”.
    LUNGIMIRANZA – “Ci attende un torneo tostissimo e forse mai così equilibrato. Fondamentale dosare i carichi costantemente monitorando attentamente ogni situazione affinché si arrivi al top della condizione nella fase clou. Da marzo in avanti. Ma questi ragazzi, per come hanno affrontato il periodo di preparazione, sono certo che continueranno ad applicarsi in maniera esemplare e con una dedizione notevole”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, su il sipario. “Voglia di ribaltare i pronostici”

    Presentazione squadra
    Rinnovata, ma sempre ambiziosa. Con un avversario da battere e nei panni della favorita d’obbligo (Vibo Valentia), ma con entusiasmo, voglia di lavorare e di crescere. Si è alzato ufficialmente il sipario sulla nuova Agnelli Tipiesse che si appresta ad affrontare il campionato di serie A2 Credem Banca 2022/2023. Pienone alla concessionaria Ford Iperauto per tagliare idealmente il nastro di quella che si preannuncia una lunga ed intensa avventura a tinte rossoblù. Per l’in bocca al lupo un vero sold out anche per ciò che concerne le autorità, politiche e sportive. A “tirare il gruppo” il Prefetto Enrico Ricci, il Questore Stanislao Schimera ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Nervi.  Poi l’assessore Loredana Poli, Lara Magoni (Assessore Regionale Turismo, marketing territoriale e moda e Delegato Provinciale del Coni), Giovanni Malanchini e Niccolò Carretta per concludere con il Presidente Regionale Fipav Piero Cezza e Stefano Ferrari, Consigliere Fipav di Bergamo.
    A condurre le danze, a fianco dell’amatissimo speaker rossoblù Maic Perani, uno dei volti più conosciuti e apprezzati del giornalismo e del volley, Lorenzo Dallari: “A Bergamo si respira un’atmosfera magica – dirà a margine dell’evento -. Ho visto tanti sorrisi che rinfrancano l’animo da parte di tanti ragazzi che sprizzano gioia pallavolistica”. Dal presidente Angelo Agnelli un ringraziamento a tutti coloro che continuano a credere nel progetto, un arrivederci al PalaPozzoni di Cisano (“non un addio perché è sempre ferma la volontà di rendere sempre più solido il nostro legame”) e tutta la carica per il ritorno a Bergamo: “Bellissimo tornare al Palasport, a 500 metri da Borgo Palazzo, nel quartiere in cui siamo nati. Negli ultimi anni abbiamo sempre avuto l’etichetta dei favoriti e sappiamo come è andata. Stavolta c’è un’altra squadra da superare, speriamo di ribaltare il pronostico. Come ha fatto Reggio Emilia nell’ultima stagione”. La “fame” della squadra è la stessa di coach Gianluca Graziosi, che non sta letteralmente più nella pelle: “Cia attende un torneo equilibrato – sottolinea – , nel quale vincere una singola partita dev’essere una gioia. Posso contare su un roster profondamente rinnovato e ringiovanito, la cui abnegazione mi sta facilitando il lavoro”.
    In una squadra con cinque conferme (Padura Diaz, Cioffi, Cargioli, De Luca e Baldi), nuovo anche il capitano, Roberto Cominetti che ha voluto anche rendere omaggio con un nobilissimo gesto a Cargioli, da cui ha ereditato i gradi: “Ci vuole un atteggiamento da pugile – ha evidenziato lo schiacciatore cresciuto nell’Olimpia -, ossia cercare d’incassare i colpi, resistere e poi abbattere l’avversario nei momenti più opportuni”.
    Domenica alle 18 esordio in casa di Cantù, primo impegno al Palasport cittadino sette giorni dopo contro Pordenone guidata da Dante Boninfante con Samuele Papi come vice e l’ex Olimpia Carlo de Angelis nel ruolo di libero. LEGGI TUTTO