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    Bergamo fa l’impresa e ribalta Vibo: da 0-2 a 3-2

    Ci sono vittorie e vittorie. Ribaltare la favorita numero uno per la promozione davanti al proprio pubblico, da 0-2 al successo 15-12 al quinto. Un successo in cui l’Agnelli Tipiesse mette tutto, in particolare il braccio sciolto e la rabbia agonistica che consentono ai ragazzi di Graziosi di non perdere la bussola e realizzare un’impresa con l’iniziale maiuscola. Per lo sviluppo, per l’assenza di Jovanovic e per l’aritmetica certezza della qualificazione in Coppa Italia. Col servizio a fare da spartiacque, con Held (6 ace) la garanzia, con capitan Cominetti a sancire il successo con il servizio finale.
    La sensazione immediata è che Vibo giochi al classico gatto con il topo. Mantiene il pallino, si fa agguantare a quota 10 (attacco lungo dell’ex Terpin), scappa 11-16 con Buchegger e riallunga 14-19. Il muro è il fondamentale-chiave che, dove non chiude ogni varco, sporca tutti i palloni facilitando il contrattacco. L’Agnelli Tipiesse ha carattere e resta nel set con la testa e con i nervi, infatti non si dà per vinta e lucida l’arma del servizio: colpisce Cominetti (17-19), Held lo imita (23-23). Nel testa a testa finale dopo un set-point annullato, i calabresi trasformano quando Buchegger e Candellaro fermano Cominetti. Ma Bergamo c’è, Held pure (8 palloni a terra, 78%) e si nota già all’alba del secondo periodo (4-1, 6-2, 9-6). Vibo si rialza e mette la freccia con Candellaro che blocca Cargioli (10-11) salvo venire ripagata subito con la stessa moneta (13-12 bloccato Fedrizzi). Nuovamente con il muro Vibo va al break 16-18 (ancora Candellaro su Padura Diaz) mentre uno dei rarissimi errori di Held porta gli ospiti al + 3, ma ci pensa Copelli a mettere il 22-23. La discriminante tuttavia sono gli errori (11 totali): sanguinosi quelli di Cominetti per il possibile 23-23 e il servizio di Padura Diaz che consegna il doppio vantaggio alla Tonno Callipo. I rossoblù cominciano il terzo set forte tanto quanto il secondo (6-2 e 11-8) sebbene l’ennesimo muro ospite costringa Graziosi a fermare la contesa (11-10). Una sosta ulteriormente motivante per Held che impallina in battuta (13-10 come avrebbe fatto anche sul 24-20) e che coincide con un calo di Buchegger (16-12 prima con due errori e poi con un muro di Cargioli 22-17). A proposito di attaccanti di palla alta, Graziosi aveva tolto Padura Diaz per adattare Mazzon in posto 2: lo schiacciatore ripaga con il 17-13 e con quello che permette agli orobici di accorciare le distanze in un periodo che i giallorossi terminano con 12 errori. Altro avvio sprint e sempre con Held al servizio (6-2 con due ace dell’ex Reggio Emilia). Padura Diaz (7, 44%) conferma che la pausa è stata un beneficio ed è strepitoso protagonista del folgorante 11-4. Held piazza il 15-8 poi sale Cominetti che punisce al servizio (21-16) e a ripetizione in pipe (17-11 22-17 e 24-17). Vibo, che aveva proseguito l’alternanza delle bande (Terpin e Tallone) si arrende ad Held, poi però cambia campo nel tie-break 6-8. Copelli agguanta gli avversari a 10 e nel momento caldo Bergamo cambia marcia. Con Padura Diaz e con Cominetti che mette il punto esclamativo da capitano vero.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-2 (24-26, 23-25, 25-21, 25-22, 15-12)
    Agnelli Tipiesse Bergamo: Catone 0, Held 23, Cargioli 5, Padura Diaz 19, Cominetti 17, Copelli 6, Pahor 0, Toscani (L), Mazzon 2. N.E. De Luca, Baldi, Cioffi, Lavorato, Jovanovic. All. Graziosi.
    Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Orduna 1, Terpin 10, Candellaro 14, Buchegger 14, Fedrizzi 17, Tondo 6, Tallone 4, Cavaccini (L), Mijailovic 8. N.E. Carta, Balestra, Belluomo, Piazza. All. Douglas.
    ARBITRI: Brunelli, Selmi. LEGGI TUTTO

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    Bergamo cede anche a Cuneo. Agnelli: “Restiamo uniti”

    foto Giraudo
    L’Agnelli Tipiesse si illude e poi delude. Per la quinta volta di fila in trasferta cede 1-3 a Cuneo contro un’avversaria che mantiene meritatamente l’imbattibilità interna. Lanciata al semaforo verde, la formazione di Graziosi – con Catone ancora titolare in regia – si scioglie cammin facendo. Nel secondo periodo subisce cinque ace, nel terzo si fa ipnotizzare dai muri di Codarin e nel quarto la confusione è totale con errori (ben 29 complessivi) in ogni fondamentale e un risveglio troppo tardivo per essere concretizzato.
    La partenza dai blocchi è talmente giusta che poi si rivelerà un fuoco di paglia: un concerto con Padura Diaz, Cargioli ed Held che mandano Bergamo avanti 11-19. Poi un blackout con la risalita della Bam e con un break 10-3 che vale il – 1. Ma Cargioli, Cominetti (miglior realizzatore a 6) ed Held non sbagliano gli ultimi palloni che valgono il vantaggio. Ma capitan Botto prende per mano i suoi al ritorno in campo e con due ace di fila fissa il 10-5 mentre il secondo doppiaggio arriva a 14 quando Parodi ferma Padura Diaz. Botto firma il suo terzo servizio vincente (quarto nel set sommato a quello di Santangelo per il 15-7) sul 20-12 e anticipa il pareggio dei padroni di casa decisamente ritrovati, che si tolgono la soddisfazione di andare a segno dai nove metri per la quinta volta (contro 5 errori e 0 punti degli ospiti) anche con Lanciani. L’Agnelli Tipiesse conferma d’aver perso la retta via quando ricomincia 3-6 poi incassa un 5-0 tutto errori. Al quarto errore in attacco (10-6) Mazzon rileva Cominetti poi si esalta pure Codarin che stampa, uno dopo l’altro, Padura Diaz, Held e Cargioli per un severissimo, ma inappuntabile 16-10. L’orgoglio quantomeno resta vivo e Cargioli blocca due volte consecutive Santangelo (21-20), ma Cuneo si conferma fredda, tiene il cambio palla e approfitta dell’ultimo pallone messo in rete al servizio da Padura Diaz per ribaltare la situazione. Ora Cuneo è galvanizzata e stravince il duello degli opposti: Santangelo vola, Padura Diaz deraglia (7-3). Cominetti resta fuori fase, Graziosi allora rimette Mazzon che però rientra sparando out l1-5 con Codarin che mantiene la media-ace dei suoi per il 15-8. Sette lunghezze sono troppe, a maggior ragione per una Bergamo troppo sfilacciata e discontinua per pensare di raddrizzare o addirittura ribaltare la situazione nel fortino cuneese. Quantomeno con Baldi e Cioffi in e Cargioli uno dei pochi a salvarsi si risale al – 3 (21-18 e 24-21). Segnale però effimero, uno dei tanti, per una compagine rossoblù che si inceppa ancora.
    Sabato alle 19.30 al PalaIntred di Bergamo arriva la capolista Vibo Valentia. Per salutare con un sorriso il girone d’andata ci vorrà un registro diametralmente opposto da quello visto nell’ultimo periodo tra tantissime ombre e poche luci.
    Cosi il presidente Angelo Agnelli al termine della sfida: “Speriamo di poter contare nel più breve tempo possibile sul sestetto-tipo che non abbiamo ancora visto giocare in questo campionato. Serve rimanere uniti e pensare che questo anno anomalo deve farci capire che reagire è l’unica soluzione per tornare a vincere. Massima fiducia in coach Graziosi e nei nostri ragazzi.”

    Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo – Agnelli Tipiesse Bergamo 3-1 (22-25, 25-16, 25-23, 25-21)
    Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo: Pedron 3, Botto 17, Sighinolfi 8, Santangelo 14, Parodi 5, Codarin 18, Bisotto (L), Cardona Abreu 0, Kopfli 0, Chiapello 1, Lanciani 2, Esposito 0. N.E. Lilli. All. Giaccardi.
    Agnelli Tipiesse Bergamo: Catone 0, Held 16, Cargioli 7, Padura Diaz 17, Cominetti 8, Copelli 8, Mazzon 1, Pahor 0, Toscani (L), Cioffi 0, Baldi 3. N.E. De Luca, Lavorato, Jovanovic. All. Graziosi.
    ARBITRI: Venturi, Pristera’. LEGGI TUTTO

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    Maledizione trasferta, maledizione tie-break. Bergamo cede anche a Brescia

    Resta la maledizione trasferta, resta la maledizione tie-break. L’Agnelli Tipiesse inciampa ancora in trasferta, per la quarta volta di fila. Gli arrivi in volata persi, invece, sono 3/3 dopo Castellana Grotte e Santa Croce. Troppe oscillazioni lungo l’arco di un’autentica battaglia con Brescia (51 palloni a terra per il tandem Galliani-Abrahan) e non basta l’assenza di Jovanovic (avversari privi di Esposito, al centro il baby Sarzi) a giustificare un rendimento nel quale solo Held conferma di conoscere il significato della parola “costanza” (26 punti, 49%).
    Brescia parte a marce alte e mette subito un + 4 che Bergamo annulla facendo esclusivamente affidamento sul servizio, unica arma affilata per bilanciare un attacco farraginoso (11 errori complessivi). Ci vogliono tre ace di Held per il 14-14, ce ne vuole uno di Cominetti per il 19-19. Dopo due set-point sprecati , i nostri vengono puniti con un muro di Galliani (7 palloni a terra) su Copelli e da un attacco fuori di Padura Diaz. L’opposto si toglie dal torpore al rientro sul taraflex con l’ace del 5-2, Copelli fa lo stesso quando ferma Galliani (7-3) mentre il sesto (!!!) ace di Held in 40′ lancia l’Agnelli Tipiesse al doppiaggio (12-6). Padura Diaz finalmente entra nel match e lo fa capire stampando il + 7 (17-10), prologo del pareggio mentre Held prosegue imperterrito il suo show. Il problema per lo schiacciatore ex Reggio è che purtroppo i compagni lo seguono poco e male oltre a ricevere perfino peggio (39 con il 22% di perfetta). A partire da Padura Diaz che si fa bloccare sul 17-22 e Graziosi lo rimpiazza con Mazzon, ma quando ormai è troppo tardi. Perché i nostri iniziano il terzo periodo come il primo, ossia sempre ad inseguire. Stavolta però il margine minimo è di un solo break (10-12 13-15), troppo poco per pensare di riacciuffare un dirimpettaio chiaramente galvanizzato e trascinato dalle bande Galliani-Abrahan (15 punti in due). L’equilibrio nel quarto periodo, invece, si spezza quando Held (che novità…) dà il là al break 5-1 (da 16-14 a 21-15 con un ace anche di Catone) che anticipa il nuovo pareggio, nonostante tre set-ball cestinati, e porta la contesa al tie-break. Padura Diaz riprende le oscillazioni che ne hanno caratterizzato il rendimento e manda out l’8-8 quando i rossoblù avevano conquistato il + 2. I nostri sbagliano pure tre servizi di fila (Cominetti, Lavorato e Catone) e vengono puniti, nuovamente, alla prima chance concessa: contrattacco di Abrahan e parallela larga di Held. Il 30 errore complessivo, eccessivi per evitare un altro ko.
    Quantomeno non c’è tempo per rifiatare, domenica altra trasferta a Cuneo (ore 18) mentre il girone d’andata terminerà ospitando la capolista Vibo Valentia sabato 17 alle 19.30 al PalaIntred.
    Brescia-Bergamo 3-2 (27-25 16-25 25-20 22-25 15-13)
    Gruppo Consoli McDonald’s Centrale del Latte: Galliani 27, Sarzi 3, Bisi 5, Abrahan 24, Candeli 6, Tiberti 1, Franzoni (L), Gatto 8, Logisci 1. N.e. Giani, Braghini, Togni, Rizzetti, Bettinzoli. All. Zambonardi
    Agnelli Tipiesse: Cominetti 19, Copelli 8, Catone 2, Held 26, Cargioli 7, Padura Diaz 20, Toscani (L), Pahor, Cioffi 3, Baldi, Mazzon, Lavorato. N.e. De Luca, Jovanovic,. All. Graziosi.
    Arbitri: Clemente, Nava LEGGI TUTTO

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    Bergamo torna al successo: 3-1 a Lagonegro

    Ci sono voluti undici match-point (due nel terzo e ben nove nel quarto) per il ritorno alla vittoria. Bergamo soffre, ma vince davanti al suo pubblico contro un’arcigna Lagonegro ennesima dimostrazione della A2 di oggi: formazioni combattive che fanno soffrire e sudare. Cominetti – eletto MVP – e compagni stavolta fanno sia l’uno che l’altro e ritrovano l’appuntamento con i tre punti. Essenziali per preparare a dovere le due trasferte in tre giorni, a Brescia e a Cuneo.
    L’impatto di Held è a dir poco devastante: la bellezza di 8 punti con il 71%. Solo così Bergamo avrebbe potuto assorbire un break 1-7 (da 15-12 a 16-19) che, in altre condizioni, avrebbe potuto creare qualche grattacapo di troppo. Un errore di Wagner regala il 20-20 prima della serie dello schiacciatore ex Reggio Emilia che, iniziata con un ace, spacca il set e fissa il 25-22. Held tiene il piede sull’acceleratore e rientra in campo piazzando un altro tremendo uno-due dai nove metri. Sembra tutto facile (7-1) e torna ad essere tale quando Copelli riscatta con rabbia e muro un piccolo passaggio a vuoto. Ancora “i soliti due”, Held e Copelli, portano al 15-7 mentre Cominetti timbra il + 8. Se la versione diesel in apertura si era vista sopra il 20, nel secondo si palesa nella parte centrale ed indirizza a dovere il doppio vantaggio sebbene Lagonegro fosse riuscita a rifarsi sotto fino al 18-15. E chi avrebbe potuto mettere il punto esclamativo sul 2-0 se non Tim Held con un attacco imprendibile? Il punto personale numero 9 nel parziale, un altro da mattatore assoluto. Gli ospiti cominciano meglio il terzo set (0-3), ma l’Agnelli Tipiesse riaggancia a 9 quando Padura Diaz ferma Panciocco. L’opposto italo-cubano però poco dopo si fa ipnotizzare da Armenante (11-14) che poi manda fuori da posto 4 e riporta tutto in equilibrio. Un replay tra il 16-18 ed il 20-20, antipasto di un finale nel quale, come con Santa Croce, i padroni di casa – falcidiati da 12 errori, troppi – falliscono due opportunità per chiudere e vengono puniti da un ace di Izzo alla prima chance concessa. I bergamaschi vanno ancora a fiammate e si addormentano di nuovo: da 14-9 a 19-19 giusto per allenarsi a stringere i denti ancora una volta. Amnesie su cui lavorare, che vengono “silenziate” nella maratona risolta da un’invasione ospite.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Cave Del Sole Lagonegro 3-1 (25-22, 25-21, 25-27, 33-31)
    Agnelli Tipiesse Bergamo: Catone 0, Held 25, Cargioli 1, Padura Diaz 20, Cominetti 15, Copelli 14, Mazzon 0, Toscani (L), Cioffi 2, Pahor 0, Baldi 0. N.E. De Luca, Jovanovic, Lavorato. All. Graziosi.
    Cave Del Sole Lagonegro: Izzo 5, Panciocco 17, Bonola 7, Pereira Da Silva 26, Lecat 0, Biasotto M. 7, Armenante 9, El Moudden (L), Biasotto M. M. 1, Mastrangelo 0. N.E. Di Carlo, Azaz El Saidy, Orlando Boscardini. All. Barbiero.
    ARBITRI: Sessolo, Ciaccio. LEGGI TUTTO

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    Santa Croce vince a Bergamo. L’Agnelli Tipiesse si consola con un punto

    9^ Gior And Agnelli Tipiesse Bergamo-Kemas Lamipel Santa Croce
    L’Agnelli Tipiesse conosce la sconfitta in casa in regular season. Non capitava addirittura dal 21 marzo 2021 peraltro ininfluente con Reggio Emilia. Un punticino che va a lenire anche l’emergenza a cui si è dovuto far fronte a causa delle indisponibilità di Jovanovic e Cominetti. Certe battaglie poi si decidono sui dettagli. E’ qui che la Kemas Lamipel è stata glaciale in un momento specifico: i vantaggi del terzo periodo che hanno pesato non poco sul match.
    Santa Croce parte meglio e prende il largo con Truocchio (4-8 e 11-15). Bergamo si aggrappa a Mazzon (7, 50%) che riporta i suoi a -1 con l’ace del 20-21. Nel finale però i rossoblù sbagliano con Copelli, Held e Padura Diaz e i toscani ne approfittano per portarsi avanti. La cattiveria agonistica che l’Agnelli Tipiesse aveva messo sul taraflex a tratti in avvio, trova invece continuità alla ripartenza. Con il solito Mazzon che mette il + 5 (11-6) e gli ospiti che cominciano a regalare qualcosa in più al servizio. Padura Diaz (8, 67%) mantiene le distanze (16-11). Mastrangelo allora cambia Maiocchi con Hanzic ma è Held che ricaccia indietro gli ospiti (17-13). Ma la sicura non è ancora apposta perché s’innesca il classico effetto elastico nel quale i biancorossi si riportano due volte a – 2 prima del muro decisivo di Cargioli su Hanzic. Motzo, dalla linea dei nove metri, porta i suoi al primo cambio di ritmo (6-10), ma è Padura Diaz che pareggia i conti con l’ace del 12-12. Il sorpasso è opera del muro di Mazzon e Copelli che, sostanzialmente, stappa una fase di euforia svarioni e rimpianti. Perché i bergamaschi tengono sempre il musetto avanti fino al + 3 a cavallo di quota 20. Quando i Lupi pareggiano, i nostri sprecano due palle per il sorpasso. Operazione che, invece, riesce agli avversari alla prima opportunità. Quando una difesa viene valutata male da Mazzon e si spegne in campo e poi quando Colli costruisce al servizio e Coscione mette la freccia. Bergamo si morde le mani ma riparte con furore (7-2) e ricaccia indietro con Copelli (11-7). L’ex canturino rimette il + 4 con un numero d’altissima scuola, valorizzato immediatamente da Catone (15-10). Poi Held fissa il + 6 e poco dopo mette la manona per allungare il discorso al tie-break in un periodo che ha visto Copelli e Cargioli stampare, in tandem, un 9/9 offensivo. Sotto lo striscione dell’ultimo chilometro Santa Croce mette un break 4-0 nel quinto e cambia campo avanti. Il + 4 è quello che griffa Motzo, eletto MVP, con l’ace del 10-14. A Bergamo non basta l’orgoglio e nemmeno Padura Diaz (28 punti, 53%) perché l’idea di aggancio viene stroncata ancora dall’opposto italo-brasiliano.
    Bergamo – Santa Croce 2-3 (20-25, 25-22, 25-27, 25-20, 13-15)
    Agnelli Tipiesse: Catone 1, Held 18, Cargioli 10, Padura Diaz 28, Mazzon 15, Copelli 11, Pahor 0, Toscani (L), Cioffi 1, Lavorato 0. N.E. De Luca, Baldi, Jovanovic, Cominetti. All. Graziosi.
    Kemas Lamipel: Coscione 1, Maiocchi 13, Vigil Gonzalez 10, Motzo 20, Colli 12, Truocchio 14, Loreti (L), Morgese (L), Favaro 0, Compagnoni 1, Hanzic 8. N.E. Acquarone, Arguelles Sanchez, Giovannetti. All. Mastrangelo.
    Arbitri: Serafin, Cecconato. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Bonetti e la “prima” da telecronista: “Mi farà effetto tornare a Bergamo”

    Un doppio ex, stavolta perfino triplo. Bergamo e Santa Croce sono state rispettivamente la prima e l’ultima tappa in serie A2 di Lorenzo Bonetti. Nel 2006-2007 nel ruolo di palleggiatore in rossoblù con Luciano Cominetti in panchina, nel 2016-2017 come schiacciatore con i Lupi. Cisano, invece, nel 2012-2013 in B1 ha rappresentato il basilare “appiglio sportivo” nella battaglia vinta contro un linfoma non Hodgkin. Classe 1988, orobico doc di Trescore ha appeso le classiche ginocchiere al chiodo dopo l’ultimo biennio in cadetteria con Grassobbio. Ma il richiamo della pallavolo è sempre forte, la passione è un fuoco che non si è spento e nemmeno lo farà mai. Ragion per cui Agnelli Tipiesse lo ha fortemente voluto per commentare su VolleyballWorld una serie di partite interne a fianco di Michele Mologni.Lorenzo, naturalmente, a partire dal match di domenica 27 alle 18, rappresenterà la parte “tecnica” dall’alto della sua enorme esperienza maturata in quasi 20 anni sul campo. Il suo giro d’Italia partito da Bergamo ha vissuto la prima svolta nel glorioso vivaio della Sisley Treviso per poi passare da Bassano, Reggio Emilia, Vibo Valentia, Cantù, Monza e Castellana Grotte prima dello “sconfinamento” in Spagna nel Teruel e del rientro con la Kemas Lamipel.
    CORSI E RICORSI – A Vibo, pur in una fugace apparizione durata qualche mese prima del passaggio a Cantù nel 2011/2012, il vice di Gianlorenzo Blengini era Vincenzo Mastrangelo con Manuel Coscione, neo acquisto di Santa Croce, in cabina di regia e Bonetti suo secondo. Nel 2013/2014, passato in posto 4, vince il campionato di serie A2 e disputa la A1 a Monza con Williams Padura Diaz.
    DA SANTA CROCE A SANTA CROCE – “Non metto piede al Palasport (ora PalaIntred) dal 16 febbraio 2017 – sorride Bonetti -. Si trattava della Poule Promozione, militavo nella Kemas Lamipel con Vermiglio e Dennis (il fratello di Padura Diaz ndr). Bergamo, con Cargioli, Cioffi, Jovanovic e Graziosi in panchina aveva vinto 3-0. Mi farà effetto, ne sono sicuro. Come non essere in pantaloncini, in campo bensì in cabina di commento. Ma sarà bellissimo poter riabbracciare tanti amici, da una parte e dall’altra”.
    NOSTALGIA? NO GRAZIE – “Il volley è nel mio cuore. Lo seguo, ma non mi manca. Ho scelto di smettere quando gli impegni di lavoro non mi consentivano più di coniugare il tutto al meglio. A 34 anni ho altre priorità, ma non escludo un ritorno nell’ambiente. Mi piace molto l’idea di poter commentare l’Agnelli Tipiesse sia per il legame con i colori sia perché mi sono sempre trovato a mio agio nel mondo della comunicazione”.
    BERGAMO, RIALZATI – “Bergamo è da sempre protagonista in A2, quattro trofei in tre anni ne sono la più bella delle conferme. E lo sarà ancora. Il mio amico Padura Diaz è una garanzia, Jovanovic è secondo in categoria solo ad Orduna, Cominetti ed Held due straordinari colpi di mercato che hanno saputo rendere grande Reggio Emilia. Tornare davanti alla propria gente sono certo che sarà la miglior cura. I passaggi a vuoto capitano nel corso di un’annata lunga e in una A2 così complessa. Li hanno e li avranno tutte le squadre, è la normalità. Sarebbe anomalo il contrario”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, l’analisi di Graziosi: “Manca la voglia di soffrire”

    Terza sconfitta consecutiva in trasferta. Un fatto mai accaduto prima nella storia di Bergamo in A2, un motivo in più per mettere il periodo sotto la lente d’ingrandimento. Per ragionare a mente fredda post Grottazzolina, con il pensiero proiettato all’impegno interno di domenica contro Santa Croce.Le riflessioni del day after sono del tecnico Gianluca Graziosi: “Certe questioni vanno oltre la tecnica – ammonisce il coach –, come l’incapacità di partire con il piede giusto. Le partite vanno approcciate a dovere e non con esuberanza pensando, erroneamente, di poterle raddrizzare in un modo o nell’altro perché ti chiami Bergamo. Siamo deficitari nella voglia di soffrire, nel sapersi mettere in discussione”.
    FALSA PARTENZA E NON SOLO – “In certi campi, come Grottazzolina, l’atteggiamento può talvolta colmare alcune lacune a livello del gioco. Perché purtroppo in questo momento giochiamo male, sbagliamo scelte a volte perfino elementari e non riusciamo a gestire le situazioni favorevoli. Ad esempio quando prendiamo un break di vantaggio”.
    ALLENAMENTO – “Da inizio annata, se non in casi particolari, non abbiamo avuto l’occasione d’essere al completo. Dalla ripresa di martedì scorso, senza diverse pedine, abbiamo fatto ulteriormente fatica. Eppure sono queste le condizioni in cui con la testa giusta, l’umiltà e l’impegno per cambiare alcune situazioni radicate si può dare la svolta. L’attenzione e la tensione si trovano in allenamento, la partita è sempre altra storia. Se non si è a bolla, si sbaglia troppo e si pecca gravemente in lucidità. Basta che dall’altra parte ci sia un avversario ben organizzato come Grottazzolina con due ottimi stranieri, un signor palleggiatore ed elementi d’esperienza che si va ad inciampare”.
    TESTA A SANTA CROCE – “Andiamo ad affrontare una nuova settimana con l’auspicio di recuperare i tasselli nel più breve tempo possibile. Con Santa Croce bisogna tornare a sputare sangue, come si dice in gergo. Prima di tutto in palestra. Unendo a questa esigenza la chiarezza d’idee e d’intenti: soltanto così si riemerge dalla fase critica”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo torna al successo. Motta superata 3-1

    Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. L’Agnelli Tipiesse impiega quasi due ore a piegare una tenace Hrk che mostra di non meritare la scomoda posizione di fanalino di coda. Alla lunga i bergamaschi fanno pesare la caratura oltre ad una cerniera centrale di spessore: Copelli e Cargioli firmano 30 punti in tandem. L’addizione, oltre all’ottimo debutto casalingo di Tim Held (6 ace), maschera qualche alto e basso. Prestazione di sostanza e provvidenziale dopo i ko di Castellana Grotte e soprattutto di Reggio Emilia.
    Tim Held si presenta con attacco ed ace al pubblico del PalaIntred. Sembra il preludio ad un set in discesa, ma l’illusione dura poco. Perché Motta reagisce e, con una serie di Schirò, si porta a + 4 (10-14). E’ la doccia gelata che sveglia Bergamo trascinata da Padura Diaz: l’opposto (6 punti, 50%) aggancia a 17, mette le mani sui soliti palloni pesanti che il solito Held, micidiale al servizio, trasforma in oro (24-21) prima dell’1-0 timbrato da un perfetto Cargioli (4, 100%). I veneti, con la leggerezza del potenziale confronto impari, se la giocano ampiamente alla pari e a tratti anche meglio. I rossoblù soffrono (11-13) fino a quando tolgono la pipe dalla cantina (a segno Held e Cominetti) e trovano una soluzione in più in attacco. Poi carburano gli attaccanti di palla alta (altro ace di Held 22-19) carburano e un paio di sbavature ospiti valgono il 2-0. Sul set-point in particolare Secco appoggia la pipe, Cominetti con la stessa arma non fallisce. Se i primi due periodi avevano solamente lanciato dei segnali, il terzo conferma quanto un calo di tensione possa essere deleterio contro chiunque. Tanto è vero che i padroni di casa sprofondano fino al 10-17. Nel frattempo, sull’8-15 Mazzon aveva rilevato Cominetti. La lunga rincorsa dell’Agnelli Tipiesse, tutta carattere, si corona con l’aggancio a quota 21. Tutto vanificato però da tre match-point sprecati e Motta che accorcia le distanze alla prima chance (Mazzon pesta la linea dei tre metri). Ritorna il capitano, torna Bergamo seppur sudando non poco. Naso avanti immediatamente di un break, Motta riequilibra a 10 e resta costantemente addosso fino a quando Copelli sfodera un nuovo muro (6, 100% nel set) e Cominetti torna a pungere (15-11) e Cargioli torna sui suoi standard (20-15). A proposito di qualità, Held riprende a martellare dal servizio e mette in banca il ritorno al successo.
    Bergamo-Motta di Livenza 3-1 (25-22 25-22 26-28 25-16)
    Agnelli Tipiesse: Copelli 14, Jovanovic 3, Held 18, Cargioli 16, Padura Diaz 20, Cominetti 12, Toscani (L), Mazzon 3, Catone, Lavorato. N.e. De Luca, Baldi, Cioffi, Pahor. All. Graziosi.
    Hrk: Schirò 15, Secco 20, Trillini 7, Partenio 4, Kordas 10, Pilotto 6, Battista (L), Lazzaretto. N.e. Santi, Cavasin, Cunial, Bellanova, Acuti. All. Lorizio
    Arbitri:Sabia, Papadopol LEGGI TUTTO