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    F1, Alonso punge Hamilton: la risposta di Lewis è epica

    CITTA’ DEL MESSICO – Non sono passate inosservate le parole di Fernando Alonso, che in un intervista rilasciata al quotidiano olandese De Telegraaf ha provocato Lewis Hamilton, sostenendo che i titoli conquistati da Max Verstappen valgano più dei sette del britannico. Alonso ha quindi spiegato che l’olandese aveva dovuto contendere il mondiale a tanti piloti competitivi e non solamente al compagno di squadra, come nel caso di Lewis. Ovviamente il pilota della Mercedes non ha gradito tale uscita e, a poche ore dal Gp del Messico, ha contribuito ad infiammare ulteriormente la situazione.
    Lewis risponde con un tweet
    La replica di Lewis Hamilton è arrivata attraverso un tweet postato sul suo profilo. Pur senza usare parole, il messaggio del 37enne è stato piuttosto emblematico. Nella foto pubblicata, sono presenti Hamilton e Alonso sul podio del GP degli Usa del 2007, con Lewis, primo classificato, che dà una pacca sulle spalle a Fernando, solo secondo. Pur senza utilizzare alcuna frase ad effetto, dunque, Hamilton è riuscito a colpire nel segno ed a rispedire al mittente l’attacco. Non sono inoltre mancate le interazioni, con il tweet che ha scatenato gli utenti ed i tifosi dei rispettivi piloti. Situazione dunque molto calda e da monitorare anche in vista dell’imminente gara sul circuito di Città del Messico.

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    F1, Hamilton replica ad Alonso: il suo tweet vale più di mille parole

    CITTA’ DEL MESSICO – Mai provocare Lewis Hamilton, né in pista né fuori. Lo dovrebbe sapere bene Fernando Alonso, che con il britannico ha condiviso tanti anni in Formula 1. Eppure l’intervista rilasciata al De Telegraaf non ha fatto altro che surriscaldare gli animi. Il pilota spagnolo ha infatti dichiarato che i due titoli vinti da Max Verstappen valgono di più rispetto a quelli di Lewis in quanto la concorrenza era più alta. Un riferimento implicito anche ai campionati vinti dallo stesso Alonso, che ovviamente non è piaciuto al sette volte campione del mondo.
    La replica di Lewis
    Ovviamente la risposta di Hamilton non è tardata ad arrivare, ma non è stata delle più classiche. Lewis si è infatti limitato a postare sul suo profilo Twitter un’immagine ed un’emoticon, senza usare parole. Nella foto pubblicata sono infatti immortalati Hamilton e Alonso sul podio del GP degli Usa del 2007 con Lewis, primo classificato, che dà un’emblematica pacca sulle spalle a Fernando, solo secondo. Pur senza utilizzare alcuna frase ad effetto, Hamilton è riuscito a colpire nel segno ed a rispedire al mittente l’attacco. Chissà che il duello tra i due non possa ora trasferirsi sul circuito di Città del Messico, teatro del ventesimo appuntamento del mondiale di Formula 1.

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    F1, tolta la penalità ad Alonso: lo spagnolo torna al settimo posto nel Gp degli Stati Uniti

    ROMA – Sapeva che il settimo posto conquistato nell’ultimo GP, quello degli Stati Uniti, sarebbe stato suo. nonostante il primo ricorso Haas che lo aveva visto retrocedere fino al quindicesimo posto in classifica a causa di una penalità di 30 secondi. “È semplice, la protesta non è legale in quanto presentata fuori tempo massimo. Logico.” In conferenza stampa era apparso molto tranquillo Fernando Alonso, e alla fine dei conti, ha avuto ragione lui.
    Protesta fuori tempo
    “Il reclamo della scuderia guidata da Gunther Steiner non doveva essere preso in considerazione”, questo è quanto viene riportato nel comunicato ufficiale FIA. Una decisione quella dei commissari che ha confermato le aspettative di Alpine e Fernando Alonso. Una “protesta illegale” perché arrivata in ritardo di 24 minuti dalla scadenza fissata in 30 minuti dall’esposizione della bandiera a scacchi. Ripristinato quindi l’ordine di arrivo originale della gara statunitense, con Alonso che guadagna sei punti fondamentali per l’Alpine che allunga a+11 sulla McLaren.
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    F1, Alonso torna al settimo posto: annullata la penalità del GP degli Stati Uniti

    ROMA – Era tranquillo e sicuro Fernando Alonso. Sentiva che il settimo posto conquistato nell’ultimo GP, quello degli Stati Uniti, sarebbe stato suo, anche dopo il primo ricorso Haas che lo aveva penalizzato di 30 secondi facendolo retrocedere fino al quindicesimo posto in classifica. “È semplice, la protesta non è legale in quanto presentata fuori tempo massimo. Logico.” Così aveva parlato lo spagnolo dell’Alpine in conferenza stampa che alla fine ha avuto ragione.
    Protesta “illegale”
    “Il reclamo della scuderia guidata da Gunther Steiner non doveva essere preso in considerazione”, così si legge sul documento ufficiale FIA. Questa la decisione dei commissarri che hanno perorato la causa dell’Alpine e di Alonso. Una protesta illegale perché arrivata 24 minuti oltre la scadenza fissata in 30 minuti dall’esposizione della bandiera a scacchi. Ripristinato quindi l’ordine di arrivo originale, con Alonso che guadagna sei punti fondamentali per l’Alpine che allunga a+11 sulla McLaren. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Budget Cap? Credo operato Fia”

    ROMA – Quello di Suzuka potrebbe essere il weekend che assegna il titolo iridato a Max Verstappen, ma l’argomento del giorno è senza dubbio la questione Budget Cap. Anche Fernando Alonso, il veterano del circus, ha commentato la vicenda. “Sicuramente è un argomento difficile da trattare, perché noi piloti crediamo ai nostri team e non pensiamo a controllare queste cose. Tuttavia, spero che la F1 sia più dura possibile – spiega il pilota spagnolo – per garantire la correttezza verso tutti, ma credo nell’operato del Presidente della Fia, Mohammed ben Sulayem e di tutto il suo staff”.
    “Feeling speciale con Suzuka”
    Alonso manca l’appuntamento con il successo in Giappone da ormai anni quattordici anni, ma l’obiettivo primario – dopo due ritiri – è conquistare punti per la sua Alpine, ora distante quattro lunghezze dalla McLaren. “È passato tanto tempo dalla vittoria, ma mi piace sempre correre qui: Suzuka ha una combinazione di curve veloci e guidate, avverto un feeling speciale, anche con i tifosi. Veniamo da due gare difficili, dove ci siamo ritirati per problemi diversi tra loro e abbiamo sfortunatamente perso molti punti: continua così la nostra lotta con la McLaren, ma abbiamo altre cinque gare a disposizione e credo che questo potrebbe essere un week end in cui potremo fare bei punti”, così conclude lo spagnolo classe 1981. LEGGI TUTTO

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    Alonso: “Sul Budget Cap la F1 deve essere dura”

    ROMA – Nonostante la F1 si stia apprestando a vivere il weekend che potrebbe assegnare il titolo mondiale a Max Verstappen, l’argomento del giorno è sicuramente la questione Budget Cap. Fernando Alonso, il veterano del circus, non poteva esimersi dal commentare la faccenda. “Sicuramente è un argomento difficile perché noi piloti crediamo ai nostri team e non pensiamo a controllare queste cose. Tuttavia, spero che la F1 sia più dura possibile – spiega il pilota Alpine – per garantire la correttezza verso tutti, ma credo nell’operato del Presidente della Fia, Mohammed ben Sulayem e del suo staff”.
    “Mi piace correre a Suzuka”
    Alonso non vince in Giappone da ben quattodici anni e cerca punti – dopo due ritiri – per spuntarla nella lotta tra Alpine e McLaren, con questi ultimi avanti di quattro lunghezze. “È passato tanto tempo, ma mi piace sempre correre qui: Suzuka ha una combinazione di curve veloci e guidate, si avverte un feeling speciale, anche con i tifosi. Veniamo da due gare difficili, dove ci siamo ritirati per problemi differenti e abbiamo sfortunatamente perso molti punti: continua la nostra lotta con la McLaren, abbiamo altre cinque gare e credo che questo potrebbe essere un week end in cui potremo fare bei punti”, così conclude il due volte campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Persi 60 punti per l'affidabilità, fa male”

    ROMA – “Mi fa molto male, sapere che in una delle mie migliori stagioni in Formula 1, abbiamo perso qualcosa come 60 punti a causa della scarsa affidabilità. A Singapore, abbiamo gettato al vento altri 8 o 10 punti e arrivare a perderne 60 in un solo campionato è semplicemente inaccettabile”. Fernando Alonso ha parlato così dopo il Gran Premio di Singapore, diciassettesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota spagnolo è stato costretto al ritiro per l’ennesimo problema di affidabilità, motivo per cui nel dopogara si è mostrato piuttosto deluso. “Questa cosa mi rattrista molto – ha detto ai microfoni di “DAZN Spagna” -, perché anche in questo weekend stavo facendo un’altra grande prestazione”. 
    Su Ocon
    Anche Ocon è stato costretto al ritiro per alcuni problemi: “Ma era fuori dalla zona punti – ha puntualizzato Alonso -. Quindi non gli è andata così male come a me, che mi trovavo in top-10”. “In questa stagione, l’inaffidabilità ha cambiato le cose – ha concluso l’ex Ferrari -. Se aggiungessimo 60 punti e li togliessimo ai miei avversari, il mio campionato sarebbe comparabile a quello della Mercedes. La cosa positiva e più importante è, però, che in questo Mondiale sono tornato a guidare al top. Ci saranno molte cose belle nel prossimo futuro”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Contiamo su Singapore, a Monza il motore non andava”

    ROMA – La Alpine torna dal Gran Premio d’Italia con zero punti in tasca. La power unit ha abbandonato Fernando Alonso, costretto al ritiro, mentre Esteban Ocon – complice la penalità – è finito undicesimo. Al termine di questo sedicesimo weekend di Formula 1, è lo spagnolo a prendere la parola ai microfoni del Circus e afferma: “C’era qualcosa che non andava nel motore. Ci è mancato il dispiego della potenza e la velocità sui rettilinei è venuta meno. È stato difficile lottare, poi abbiamo dovuto ritirarci. Vediamo se possiamo usare questo motore per le prossime gare e vediamo se a Singapore possiamo tornare al nostro miglior livello”.
    Ocon sulla safety car
    Zero punti anche da Ocon, che è arrivato dietro alla Alfa Romeo di Guanyu Zhou. Il pilota di Évreux recrimina contro la direzione di gara: “Ci è mancato poco e questo è sicuramente molto frustrante. Ero più veloce delle macchine davanti a me, ma non c’erano abbastanza giri. Poi la safety car è entrata in pista proprio sul più bello”. “Senza la mia penalità saremmo finiti a punti. È difficile da mandare giù, ma torneremo più forti di prima”, ha poi concluso Ocon. LEGGI TUTTO