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    Alberto Cisolla resta a Brescia con il ruolo di Ambassador

    Foto Atlantide Pallavolo Brescia Di Redazione Al termine di una carriera superba, dopo le ultime sette stagioni giocate con la maglia numero 15 dell’Atlantide Pallavolo Brescia, non vederlo in campo il 9 ottobre sarà davvero insolito, ma Alberto Cisolla ha accettato di scacciare ogni malinconia e di non allontanarsi troppo dal taraflex del San Filippo […] LEGGI TUTTO

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    L’eterno Cisolla vicino all’addio…ma non per l’età: “Altre priorità”

    Di Redazione

    L’età è solo un numero quando c’è la passione dietro. Lo sa bene Alberto Cisolla, il veterano dell’Atlantide Pallavolo Brescia che ha chiuso la scorsa stagione in serie A2, con i Tucani appunto, all’età di 44 anni.

    La vita, però, mette davanti a delle scelte che non sempre coincidono con le proprie passioni. Nonostante Cisolla vada verso i 45, infatti, il motivo dietro al suo addio alla pallavolo è da cercare in altro:

    “E’ decisamente possibile che dalla prossima stagione stia lontano dal campo. La mia priorità in questo momento è l’impresa familiare, che dall’anno prossimo sarà da gestire interamente e quindi richiederà molto più tempo. Sono una persona che, se prende un impegno, lo fa per bene e non mi sembrerebbe giusto dire di sì all’Atlantide e poi dedicarle meno di quello che ci vorrebbe, né dal punto di vista degli allenamenti in palestra, né per quanto ne risulterebbe il rendimento finale in partita. Non sarebbe corretto nei confronti della società, comunque ne va del suo interesse, e non offrirei comunque un servizio professionale” afferma lui stesso in un’intervista di Biancamaria Messineo per Bresciaoggi.

    Potrebbe quindi chiudersi un’era per il giocatore classe 1977, che è approdato in A1 nel lontano 1996 e da lì non si è più fermato. A Brescia, lo schiacciatore di Treviso ha militato per ben sette stagioni consecutive, sempre con la maglia numero 15 che lo ha accompagnato per gran parte della sua carriera.

    Cisolla, inoltre, tiene a mettere le cose in chiaro precisando che, se la sua scelta definitiva dovesse essere quella di lasciare i Tucani, non andrebbe a cercare un’altra squadra: “No, in caso si tratterebbe di smettere di giocare”.

    Decisamente possibile l’addio, quindi, ma non senza dispiaceri: “Mi dispiacerebbe molto perché mi diverto a giocare, quello dell’Atlantide è un ambiente molto bello: io non giocavo né per una questione economica, né per punteggi, numeri di punti e di partite: giocavo solo perché mi piace, perché farlo mi dà sollievo”.

    A tenere accesa una piccola speranza è coach Zambonardi, che di Cisolla ha fatto il suo pilastro portante: “Speriamo sempre che possa essere dei nostri, per ora non ci siamo dati una tempistica, aspettiamo e vediamo se c’è del margine sul quale provare a ragionare. Poi partiremo da lì per capire come costruire il resto della squadra”. LEGGI TUTTO

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    La Gruppo Consoli McDonald’s riparte dagli eterni Tiberti e Cisolla

    Di Redazione Di “linea verde” proprio non si può parlare. Ma il fatto è che quando ci si trova davanti due “vecchietti” come Alberto Cisolla, 45 anni a ottobre, e Simone Tiberti, 42 a settembre, l’età anagrafica sembra non contare più. Ed è proprio da loro che la Gruppo Consoli McDonald’s Brescia, all’indomani dell’eliminazione dai Play Off per mano di Santa Croce, pensa di ripartire in vista della nuova stagione. A dirlo è il coach Roberto Zambonardi, intervistato da Luca Prandini per il Giornale di Brescia: “Con Alberto e Simone non abbiamo ancora parlato, perché la concentrazione era rivolta esclusivamente ai Play Off. Da parte dell’Atlantide però posso confermare che è nostra intenzione proseguire con entrambi“. I due veterani non si tirano indietro: “Non mi pongo limiti – dice Cisolla, che ha appena tagliato il traguardo dei 7000 attacchi vincenti in Serie A – fin tanto che ho stimoli e voglia. All’Atlantide ho trovato l’ambiente ideale per il prosieguo della mia carriera“. E il palleggiatore, che è anche capitano dei biancoazzurri, replica: “Devo parlare con la società e insieme decideremo. La mia intenzione è di fare almeno un altro anno da giocatore e non nascondo che mi piacerebbe restare a Brescia“. LEGGI TUTTO

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    Mascherine in partita, Cisolla e Da Lozzo cauti: “Aspettiamo direttive, sono un blocco psicologico”

    Di Redazione

    Qualche giorno fa ha fatto clamore la notizia che la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia abbia scelto di scendere in campo con la mascherina per “Non correre rischi“. Una scelta discussa ma che non rappresenta l’unico caso. Seppur Vibo sia stata la prima e unica, finora, squadra a scendere in campo quasi completamente provvista di mascherina, anche Alberto Cisolla aveva deciso di indossarla nella sua Gruppo Consoli McDonald’s Brescia.

    E’ proprio Alberto Cisolla che, nelle dichiarazioni riportate da Il Gazzettino Treviso, decide di tornare sull’argomento precisando che la sua scelta “Non voleva essere assolutamente un gesto polemico, solo una precauzione per evitare problemi a me, famiglia e compagni di squadra”.

    Mascherina che lo stesso schiacciatore di Brescia ha indossato talvolta anche in allenamento: “Adesso che è rientrata l’emergenza in squadra non la utilizziamo più, ma siamo disposti a fare di tutto per continuare a giocare. Le ffp2 non sono facili da usare, sarei curioso di sapere quali abbia utilizzato Vibo, forse quella sportiva”.

    Una soluzione di cui si parlava da tempo, anche nel dibattito interno ad AIP – Associazione Italiana Pallavolisti: “Al momento sono tante le ipotesi al vaglio, tra mascherine e altro. Poi ripeto, qualora la mascherina dovesse essere l’unica opzione siamo più che disposti ad adattarci. Inoltre, le direttive devono arrivare dal Comitato Tecnico Scientifico”.

    Il pensiero che queste scelte debbano arrivare dalle autorità competenti è condiviso anche da Marco Da Lozzo, preparatore atletico dell’Imoco Conegliano, che, sempre a Il Gazzettino Treviso, afferma:

    “Sinceramente non abbiamo mai valutato questa ipotesi, aspettiamo studi al riguardo. Se l’obiettivo e andare avanti con il regolare svolgimento delle competizioni tutto è ben accetto, ma al momento forse sono sufficienti le misure che stiamo adottando”.

    “Ho visto Vibo utilizzarla e anche alcune giocatrici nelle leghe americane, ma non so dire sinceramente se possa essere una strada percorribile sul lungo termine. Potrebbe essere più semplice per una schiacciatrice indossarla rispetto a un centrale o un palleggiatore, oltre a poter rappresentare un piccolo blocco psicologico per alcune giocatrici. Vediamo come si evolverà la situazione” chiosa Da Lozzo. LEGGI TUTTO

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    Cisolla rassicura: “L’età non mi ferma. Brescia, io ci sono”

    Di Redazione L’Atlantide Pallavolo Brescia si appresta ad iniziare un’altra stagione nel campionato di Serie A2 maschile, al via domenica 10 ottobre contro Ortona. Come la maggior parte delle squadre, anche la Gruppo Consoli McDonald’s Centrale del Latte ha le sue colonne portanti. In questo caso, si parla di Alberto Cisolla: 44 anni proprio il giorno del debutto stagionale. Sono 18 per Cisolla le stagioni trascorse in massima serie e dal 2015 in maglia Atlantide Brescia. Per lui l’età non è un fattore determinante finchè permane la voglia di giocare: “Non guardo i numeri, non li guardo più da tempo. Se non ci fosse la passione, se non ci fossero il divertimento e soprattutto l’ambiente bresciano avrei smesso già parecchi anni fa. E invece tutti questi elementi tengono viva la mia voglia di lottare, di fare fatica e di rimettermi sempre in discussione” dichiara a Brescia Oggi. “Mi incuriosisce capire dove posso ancora arrivare. Adesso i miei obiettivi sono molto diversi rispetto a quelli di inizio carriera, com’è giusto che sia. Però quando si raggiungono regalano sempre la stessa sensazione, danno molta carica e fanno dimenticare le fatiche” continua a raccontare lo schiacciatore originario di Treviso. Per quanto riguarda la stagione alle porte, Cisolla sa che l’asticella si è alzata, complice anche il ritorno delle retrocessioni, interrotte lo scorso anno per disputare ugualmente un campionato nonostante le defezioni date dalla pandemia da Covid-19: “Nonostante le difficoltà economiche dovute alla pandemia, molte società hanno investito molto sul mercato e si sono attrezzate con giocatori davvero forti. Ma sarà importante guardare al nostro orticello e ragionare di partita in partita, passo per passo”. LEGGI TUTTO

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    Alberto Cisolla è di parola: “Non ho intenzione di smettere”, settimo anno a Brescia

    Di Redazione Alberto Cisolla sfata il mito della ‘crisi del settimo anno’ e conferma il suo impegno con la maglia biancazzurra. Alberto Cisolla lo scorso anno aveva chiarito di non avere intenzione di smettere, ed è di certo un uomo di parola, oltre che di fatti e numeri! 151 punti e 15 muri nella sola fase Play Off lo trascinano tra i cinque migliori schiacciatori del finale di stagione. Se si sommano i palloni messi giù in Regular Season, si arriva a 387, numero che lo posiziona, assieme al Gallo e a Preti (Cuneo), tra le tre sole bande capaci di contendere il primato agli opposti in termini di palle messe a terra. Ha giocato una stagione pazzesca, in crescendo, caricato dai successi che lui stesso ha siglato: il muro che ha regalato ai Tucani il primo derby vinto a febbraio contro una capolista imbattuta e poi i due ace consecutivi a chiudere Gara 2 dei Quarti Play Off, ancora contro Bergamo, sempre al San Filippo, sono scolpiti nella memoria di ogni tifoso. Se sono le 153 presenze in Nazionale e le 25 stagioni in serie A a fare del Ciso un campione, sono le doti umane che lo rendono un fuoriclasse e il leader giusto per i colori di Brescia, sua città d’adozione, cui ha dedicato le ultime 6 stagioni in A2. Mai sopra le righe, sempre capace invece di tenere in equilibrio i suoi sfruttando in maniera virtuosa la sua autorevolezza e l’esperienza che, ben più che la potenza, in questa categoria fanno la differenza. Coach Zambonardi ne è consapevole: “E’ un atleta molto carismatico, se ne sente l’assenza nelle rarissime occasioni in cui non riesce ad allenarsi, ma, per fortuna nostra, la sua presenza si fa sentire pure di più! Alberto ha la tecnica, ma anche la capacità di spiegarla ai compagni, coinvolgendoli in allenamento e contribuendo in maniera significativa alla coesione del gruppo. E’ un punto di riferimento prodigo di consigli, una presenza irrinunciabile. Con lui abbiamo raggiunto due finali negli ultimi campionati e crediamo di potercela giocare anche quest’anno. Dovremo essere bravi a gestire le sue energie, senza sottovalutare alcun avversario: la nostra consapevolezza è aumentata dopo l’ultima annata, quando l’avversario sottovalutato eravamo noi… Non commetteremo quell’errore”.Il Campionato prenderà il via il 10 ottobre, giorno del suo compleanno, con 13 squadre a giocarsi la sola promozione in Superlega e a lottare per allontanare le due posizioni che significano retrocessione. Il campione olimpico sottolinea: “Ripartiamo per un’altra stagione in cui metteremo entusiasmo – se non avessi quello, sarei il primo a mollare –  e in cui ci faremo trovare pronti a lottare per fare punti sin da subito. Quest’anno l’aggravante delle retrocessioni si farà sentire e molte squadre si sono attrezzate, alzando ancora il tasso tecnico del campionato. Noi abbiamo due innesti cruciali: Patriarca, oltre che un centrale di altissimo livello dotato di forza e esperienza, è un gran lavoratore; Giannotti è un ragazzo con un valore fisico e tecnico importante che ha già giocato con Tibe e Gallo: sono sicuro che siano entrambe figure molto adatte alla filosofia del gruppo Atlantide. A Brescia si lavora sodo senza pressione, in un ambiente in cui nessuno si è mai trovato in difficoltà. E’ importante inserire giocatori che abbiano la stessa visione per non compromettere quel clima sereno e solido che ci permetterà di fare ancora bene, divertendoci sempre”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Atlantide Brescia, il ringraziamento del Sindaco: “Gruppo di persone di valore”

    Di Redazione Il girono dopo una sconfitta che premia l’avversario con la promozione in Superlega, ci si aspetterebbe si masticasse amaro in casa Atlantide e, se un pizzico di rammarico è certamente presente negli sguardi di atleti e allenatori, attorno a loro il clima è invece ben diverso. Lo dimostra l’invito del sindaco Del Bono a Palazzo Loggia, arrivato giovedì, all’indomani del fischio finale di Gara 3, per salutare i Tucani del volley. Tifosi, stampa e staff hanno più che altro voglia di ringraziare e festeggiare una squadra che, nelle parole di Alberto Cisolla, uno dei suoi protagonisti più illustri, ha condotto un finale di stagione epico. L’aggettivo è più che mai azzeccato: la prima società cittadina, nata nel 2001 per volontà di Giuseppe Zambonardi che ora prosegue sotto la guida di suo figlio Roberto, direttore tecnico e coach della squadra di A2, sta portando avanti con determinazione e con il sostegno di una buona rete di imprenditori locali un progetto che ogni anno cresce e stupisce. Pur senza i mezzi di sodalizi più blasonati, la Gruppo Consoli Centrale McDonald’s è arrivata ai Play Off superando le difficoltà organizzative e sanitarie legate ai rinvii per Covid e anche qualche infortunio che a metà stagione ha reso più complicato il cammino. Con una rosa essenziale e con una panchina fatta di tanti giovani bresciani, fondamentali per la squadra, ma non ancora del tutto spendibili in match di play off, i Tucani hanno stretto i denti e, con coraggio, umiltà e lavoro, oltre a tanta esperienza e molta tranquillità, sono arrivati nell’Olimpo delle grandi. Ottava al termine della Regular Season, i pronostici l’hanno sempre data sfavorita, ma la formazione di coach Zambonardi si è liberata prima di Castellana Grotte agli Ottavi, poi della fortissima Bergamo ai Quarti, capolista indiscussa e candidata alla promozione, e infine di Siena in semifinale, altra corazzata costruita per tornare nella massima serie. Nove match esaltanti per Tiberti e compagni, che, con una grande intensità dal punto di vista dell’impegno fisico, hanno fatto approdare i Tucani  alla Finale contro Taranto con merito, ma di certo con le energie in riserva. Tanta parte di queste è stata spesa in Gara 1, dominata fino ad un passo dalla vittoria, ma scivolata via sotto i colpi di un’ avversaria più fresca, anche se solo a tratti più forte.L’epilogo di mercoledì, con Taranto che viene promossa dopo il terzo successo, non è così amaro, se lo si inquadra nel percorso bianco blu degli ultimi due mesi, e  lo testimonia il Primo cittadino di Brescia, Emilio Del Bono: “Il valore straordinario dell’esperienza di Atlantide è racchiuso non solo nei suoi successi sportivi, ma è il frutto di un percorso che mira a costruire un radicamento che dura nel tempo. Il valore di questa società è dato dal fatto che semina, garantisce un futuro ai giovani del movimento sportivo ponendosi come una famiglia e come un riferimento. Ed è un buon riferimento, perché questo è un gruppo di persone di valore, prima che di grandi atleti. Grazie per l’impegno e complimenti per questa annata speciale”. La risonanza mediatica che questa squadra sta finalmente ottenendo ci si augura sia un trampolino di lancio per la prossima stagione, verso la quale i suoi capisaldi sono già proiettati, con l’intenzione di continuare ad aggiungere traguardi. “Questa Finale è un passettino in più rispetto a quella di Coppa Italia della scorsa stagione. Questo gruppo deve essere orgoglioso perché ha sopportato periodi difficili, senza mai usarli come alibi: arrivare dove siamo arrivati ha per noi un valore ancora più grande. Atlantide continua a crescere e vogliamo farlo anche l’anno prossimo.”, dice l’ex nazionale Cisolla.“Siamo amareggiati perché eravamo vicini ad un gran traguardo e forse questa era l’annata buona, ma, a parte il rammarico, siamo contenti di come abbiamo affrontato la serie di Play Off, senza farci abbattere dalle rimonte subite. Ringraziamo società e staff per gli sforzi fatti per garantirci di giocare ai ritmi che questa fine stagione ha imposto. Due finali in due anni sono un bel tesoro: speriamo nella prossima stagione…Che sia la volta buona”, gli  fa eco capitan Tiberti. Il presidente Gianni Ieraci: “Complimenti  a squadra e staff: le cose non vengono per caso e questo gruppo ha dimostrato nei fatti di meritarsi ulteriore sostegno da parte degli imprenditori bresciani”. Chiude coach Zambonardi, anima di Atlantide: “Voglio sottolineare la tenacia e la determinazione sia dei nostri giovani che, anche se non sono premiati dalla presenza in partita, si sono sempre impegnati al massimo, sia dei più esperti, che non si siedono mai sulla gloria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cisolla: “Peccato, ma dobbiamo essere orgogliosi e soddisfatti”

    Di Redazione Niente da fare per la Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia, costretta ad arrendersi anche in Gara 3 della finale Play Off e ad assistere alla festa promozione della Prisma Taranto. A fine partita l’allenatore Roberto Zambonardi commenta: “Abbiamo perso una partita combattuta, contro una avversaria molto forte e carica. I ragazzi hanno dato il massimo e provato a portare la sfida a Gara 4. Purtroppo il sogno si è interrotto, ma dobbiamo ricordarci di questa stagione memorabile per gettare le fondamenta per la prossima“. Alberto Cisolla aggiunge: “Peccato, ci abbiamo provato fino alla fine, provando a recuperare contro una grande squadra. Onestamente, ha vinto il migliore; Taranto ha giocato meglio e meritato la promozione. Detto questo, dobbiamo essere orgogliosi e soddisfatti per un epilogo di stagione epico. Ci siamo guadagnati un pezzettino in più rispetto alla finale di Coppa Italia dello scorso anno; possiamo essere fieri di questo traguardo, raggiunto sul campo e battendo in serie lunghe, non in gare secche, avversarie quotate. Atlantide continua a crescere e contiamo di fare ancora meglio in futuro“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO