Gli anni sono ancora 31 (da compiere il prossimo 22 maggio), il talento non si discute, il palmares fa impallidire (2 ori olimpici e tanto altro), eppure Antoine Brizard pare proprio sia stato ‘scaricato’ da Piacenza dopo quattro stagioni vissute sulle montagne russe, con tanti alti e bassi e appena una Coppa Italia messa in bacheca quando in panchina sedeva Massimo Botti, subentrato a capodanno all’esonerato Lorenzo Bernardi e poi salutato frettolosamente anche lui a fine stagione.
Il francese dalle mani d’oro, ma per qualcuno dal carattere un po’ esuberante, sta per concludere la sua esperienza in biancorosso, ma non per sua volontà: “Lasciare la squadra a fine stagione non è stata una mia decisione” ha tuonato Brizard dallo studio di #atuttogas, trasmissione di TeleLibertà a cui ha partecipato insieme a Ljubo Travica. Di fatto una bella coppia di ospiti, entrambi con la valigia in mano.
“La società ha voluto intraprendere un percorso improntato sui giovani (in regia arriverà Paolo Porro, ndr) e da questo punto di vista auguro a coloro che ho avuto come miei compagni di squadra di divertirsi, sperando che abbiano imparato qualcosa dal sottoscritto” aggiunge Brizard, che poi rincara la dose: “Sarà un anno di transizione – sostiene – spero che con i nuovi arrivi possano crescere insieme”.
Ma non finisce qui, di sassolini nella scarpa Brizard ne aveva più di uno: “Accetto che mi dicano se gioco bene o male, ma non le critiche ingiuste. Lascio comunque con la convinzione di essere migliorato, mi spiace solo per come è finita con Trento perché era la mia ultima occasione di vincere lo scudetto”.
Non avendo trovato un’altra squadra in Superlega, restare in Italia era il suo desiderio, Antoine Brizard alla fine ha firmato per gli Osaka Bluteon e dunque il prossimo anno giocherà in Giappone.
Di Redazione