Terzo tie-break consecutivo per la Numia Vero volley Milano in campionato con un bilancio di una sconfitta e due vittorie. La classifica, ricordando che Orro e compagne hanno giocato una gara in più come Conegliano, recita al momento 14 punti, quattro in meno dell’Imoco capolista e due in più su Scandicci e Novara.
Anche contro Firenze, squadra rivelazione di questo inizio di regular season, il gioco espresso da Milano è stato caratterizzato da diversi alti e bassi, ma anche dalla voglia di ribaltare le situazioni negative (era sotto due set a uno) e gettare il cuore oltre l’ostacolo per centrare comunque la vittoria.
Tutti aspetti, concetti, riflessioni, ben spiegate da coach Stefano Lavarini al termine della gara ai microfoni dei giornalisti presenti, ai quali alla fine ha parlato anche di Paola Egonu in relazione ai tempi di recupero dopo la sinusite che di fatto, in questa stagione, non le ha consentito ancora di mettere piede in campo, Supercoppa compresa.
“Possiamo recriminare sulla nostra continuità, come abbiamo fatto in alcune gare passate, però bisogna anche riconoscere che Firenze sta facendo una buonissima pallavolo con giocatrice molto motivate, e quindi non vorrei rischiare di togliere il merito al nostro avversario. Però è vero che noi non abbiamo avuto ancora quella continuità a cui ambiamo, ma sappiamo anche che è un momento abbastanza particolare. Paghiamo a prezzo completo qualsiasi tipo di difficoltà che attraversiamo”.
“Secondo me, in particolare, non dobbiamo demoralizzarci quando non riusciamo a risolvere le cose al primo attacco. Probabilmente abbiamo la sensazione di dover essere molto più efficaci subito, con la prima occasione d’attacco, e quando non succede sembra che crolli il mondo”.
“Partita dopo partita stiamo vedendo quello che ci aspettavamo, cioè che il nostro campionato è di un livello molto alto e tutte le squadre sono molto competitive. Anche se noi partiamo quasi sempre con i favori del pronostico, poi dopo sul campo bisogna riuscire a fare della qualità e farlo con costanza. A tratti non lo stiamo ancora facendo, ma mi tengo per buono comunque lo spirito della squadra che, nonostante le difficoltà, nonostante un po’ di demoralizzazione in alcuni momenti, nonostante dell’affanno, sta sempre attaccata alla partita”.
“Se abbiamo giocato tre-quattro tie-break in sei o sette partite ci sarà un motivo. O non siamo bravi abbastanza, come ci si aspetta, oppure semplicemente affrontiamo degli avversari di livello e al momento non siamo ancora al punto di poter vincere in maniera più convincente”.
“I tempi di rientro di Paola Egonu? C’è una tabella che rappresenta la progressione di lavoro che deve fare per recuperare e la stiamo seguendo, poi successivamente ci sarà un check per confermare la completa riabilitazione. Però è una cosa che lascio ai medici, io seguo il lavoro sul campo. Se tornerà in tempo per le gare con Conegliano e VakifBank? È la nostra speranza”.
Di Redazione