Campo pesante per la pioggia insistente della mattinata sul Principato, gambe altrettanto pesanti per le fatiche accumulate nella cavalcata vincente a Marrakech. Non esattamente la miglior combinazione di fattori per Matteo Berrettini, sconfitto nettamente al primo turno del Masters 1000 di Monte Carlo per mano di Miomir Kecmanovic, come ben spiega il secco 6-3 6-1 subito in 73 minuti di gioco senza storia. In realtà Matteo non è parso totalmente svuotato di energie, ha corso anche molto e ha cercato di ritrovare sensazioni positive e colpi incisivi; a mancargli è stata l’esplosività in ogni settore di gioco e il “primo passo” verso la palla, proprio come quando si è imballati dalla fatica. A mettersi traverso anche un campo davvero lento che ha aiutato non poco il serbo a rispondere tanto e trovare la giusta altezza sulla palla per imporre il suo ritmo un po’ monocorde ma assai preciso. Berrettini infatti ha ricavato pochissimo dalla battuta: terribile per lui aver vinto solo il 48% di punti con la prima in campo, con il 70% di prime in gioco, nemmeno poche, ma quasi azzerate nella velocità da un rimbalzo frenante e dalla qualità in risposta di Kecmanovic, totalmente a suo agio in queste condizioni. Miomir infatti è tennista relativamente lento, con la palla che rallentava vistosamente all’impatto sul terreno umido ha trovato il timing ideale ad esplodere i suoi colpi. Male invece Matteo nello spostarsi verso destra a colpire di diritto, in quella situazione è parso davvero pesante e poco efficace.
Si temeva fin dalla vigilia che la vittoria al 250 di Marrakech dopo cinque partite, alcune piuttosto dure, potesse lasciare scorie nel fisico dell’azzurro, e purtroppo così è stato. La buona notizia è che non si tratta di infortuni ma di fatica, Matteo non ha dato alcun segnale di problemi in campo e anzi ha spesso mostrato la frustrazione per il non riuscire a imporre il proprio tennis, voglioso di giocare bene “in casa” e continuare il suo rientro dopo mesi di assenza. C’ha provato Berrettini, non è scappato dal match, ha cercato anche di cambiare qualcosa una volta sotto nel secondo set, senza tuttavia svoltare. Forse questa è l’unica cosa che gli si può rimproverare: dopo aver subito ben 3 break nel primo set, serviva un tentativo immediato di cambio di rotta all’avvio del secondo parziale. Troppo comodo il primo turno di servizio del serbo e subito in difficoltà nel suo, con un break che ha di fatto chiuso il match.
Berrettini non è riuscito a sfondare, né col servizio, né col diritto. Ok le condizioni del campo molto pesanti, ma forse poteva provare ad ovviare cercando di lavorare ancor di più col back di rovescio e portare il rivale in zone scomode, con palle più corte e laterali, sulle quali nelle rare occasioni ha dimostrato qualche problema. In generale, il tennis di Matteo dipende molto dall’efficacia del servizio, oggi l’apporto della battuta è stato quasi nullo. Vista l’impossibilità nel trovare punti diretti (uno solo Ace, altro dato terribile), sarebbe stato meglio cercare prime palle molto cariche di spin per farla saltare ancor più alta e non dare alcun “punch” alla risposta di Kecmanovic, oppure insistere con la smorzata, il tutto per far uscire il rivale dalla sua posizione di comando dalla riga di fondo. È corretto anche dare merito alla risposta di Miomir, oggi assai precisa e pungente.
Una sconfitta netta, senza alibi, ma che dopo un torneo vinto ci sta, è quasi un “classico”. Berrettini deve essere felice di aver ritrovato continuità di gioco, per lui era la sesta partita in pochi giorni, cosa che non gli accadeva da secoli… Su questa ritrovata condizioni fisica deve ripartire ancor più forte nei prossimi tornei.
Marco Mazzoni
La cronaca
Berrettini inizia la partita al servizio. Molto offensivo, si butta avanti appena può, e nonostante una smorzata sbagliata vince a 30 il game. Tutto comodo anche per Kecmanovic nel suo primo turno di battuta. Il secondo turno di servizio del romano è negativo: la prima palla non lo aiuta, anzi un doppio fallo lo condanna al 30-40. Spinge col diritto lungo linea per aprirsi il campo, ma poi affonda in rete il diritto successivo. BREAK Kecmanovic, 2-1 e servizio. Matteo porta a casa lo scambio più lungo di quest’avvio ben condotto col back di rovescio e poi diritto profondo; ma sembra in difficoltà nella corsa verso destra quando è in difesa. Assai più rapido nel correre in avanti Berrettini, riprende ottimamente una smorzata. 15-30. con un passante “robusto” strappa il 15-40, due palle del contro break. Male Miomir sulla seconda, un diritto banale gli scappa via. Contro BREAK Berrettini, 2 pari. Forse per il campo lento, si fa fatica al servizio. Ora è Kecmanovic a comandare dalla risposta, sposta l’azzurro e vola 15-40. Come nel game precedente, un diritto largo, stavolta di Matteo, è nuovo BREAK, 3-2 per il serbo. Molti errori in campo. Kecmanovic vince rapidamente il gioco successivo, preciso nella spinta senza molti rischi, 4-2. Finalmente ritrova il servizio l’azzurro, game comodo, per il 3-4. Duro l’ottavo gioco, una bella smorzata di Matteo, si lotta ai vantaggi. Ancora un errore correndo verso destra, sulla pressione del serbo, costa a Matteo il 3-5. Gli attacchi di Berrettini sono come “spuntati”, subisce un bel passante del serbo e poi sbaglia due diritti, 0-40 e tre set point per Kecmanovic. Salva il primo con il suo schema, servizio esterno e diritto vincente, una rarità finora nel match; gli è fatale il secondo, con l’ennesima corsa verso destra terminata con un errore di diritto. 6-3 Kecmanovic, più preciso il 24enne di Belgrado e bravo a rispondere tanto, troppi gli errori del romano, con un per lui pessimo 55% di punti vinti con la prima in campo e ben 3 break subiti in un solo set.
Kecmanovic inizia alla battuta il secondo set. Matteo prova ad aumentare la potenza e profondità del diritto per allontanare il rivale dalla riga di fondo. Gliene riesce uno, ma Miomir serve bene e tiene in mano l’iniziativa. 1-0 “Kec”, che lascia correre il diritto con totale facilità, trovando grandi impatti all’altezza ideale e con il tempo per farlo, visto che la palla rallenta vistosamente sulla terra bagnata del principato. 0-30, è di nuovo in difficoltà Matteo. Non riesce a sfondare Matteo, né con la prima palla, né col diritto, scivola sotto 15-40. Finalmente la battuta lo aiuta, meno veloce ma più carica di spin, parità, ma nuovo errore col diritto – stavolta dopo aver ben costruito – gli costa la terza palla break. Purtroppo arriva il quarto BREAK subito da Berrettini, non contiene col diritto sull’accelerazione di Kecmanovic, avanti 2-0 e servizio, e poi 3-0. Purtroppo la partita ormai è andata, niente funziona nel gioco dell’azzurro, non c’è potenza, né precisione o intensità. Prova un serve and volley nel quarto game, non va il tocco di volo. Cede un altro turno di battuta a 15 con un diritto d’attacco lungo. Prova un’ultima disperata reazione l’azzurro, attacca, smorza, cerca di rompere il ritmo del rivale e si procura una palla break sul 30-40 grazie a uno smash del serbo malamente out. Niente, la risposta di rovescio aggressiva di Matteo è lunga. Kecmanovic si salva ancora, 5-0. Il match finisce per 6-1 senza problemi per il serbo, che spesso gioca bene in questo torneo e ha disputato contro l’azzurro una delle sue migliori partite da diverso tempo a questa parte. Si temeva per Berrettini il contraccolpo dopo la vittoria in Marocco, e così purtroppo è stato. Esce dal campo sbuffando, non si aspettava nemmeno lui un’imbarcata così pesante, ma il campo ha parlato chiaro, troppi errori (TennisTV ne conta ben 22 contro i 9 del Kec) e un tennis spuntato nelle sue migliori armi.
Kecmanovic – Berrettini
🇷🇸 Miomir Kecmanovic vs 🇮🇹 Matteo Berrettini
**SERVICE STATS**
| Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini |
|——————————|—————–|—————–|
| Serve Rating | **276** | 192 |
| Aces | **4** | 1 |
| Double Faults | **0** | 1 |
| First Serve % | 59% (30/51) | **70% (33/47)** |
| 1st Serve Points Won % | **80% (24/30)** | 48% (16/33) |
| 2nd Serve Points Won % | **48% (10/21)** | 36% (5/14) |
| Break Points Saved % | **67% (2/3)** | 44% (4/9) |
| Service Games Played | 8 | 8 |
**RETURN STATS**
| Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini |
|——————————|—————–|—————–|
| Return Rating | **234** | 118 |
| 1st Serve Return Points Won %| **52% (17/33)** | 20% (6/30) |
| 2nd Serve Return Points Won %| **64% (9/14)** | 52% (11/21) |
| Break Points Converted % | **56% (5/9)** | 33% (1/3) |
| Return Games Played | 8 | 8 |
**ADDITIONAL STATS**
| Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini |
|——————————|—————–|—————–|
| Net Points Won % | 45% (5/11) | **63% (12/19)** |
| Winners | **13** | 12 |
| Unforced Errors | **8** | 16 |
| Service Points Won % | **67% (34/51)** | 45% (21/47) |
| Return Points Won % | **55% (26/47)** | 33% (17/51) |
| Total Points Won % | **61% (60/98)** | 39% (38/98) |
**SERVICE SPEED**
| Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini |
|——————————|—————–|—————–|
| Max Speed | 212km/h (131mph)| **220km/h (136mph)** |
| 1st Serve Average Speed | 187km/h (116mph)| **209km/h (129mph)** |
| 2nd Serve Average Speed | 164km/h (101mph)| **174km/h (108mph)** |
Le statistiche mostrano una netta superiorità di Kecmanovic rispetto a Berrettini. Il serbo ha servito meglio, vincendo l’80% dei punti sulla prima di servizio e il 48% sulla seconda, facendo zero doppi falli. In risposta, Kecmanovic è stato molto aggressivo ed efficace, vincendo il 55% dei punti totali, in particolare sulla prima di servizio di Berrettini (52%), e convertendo il 56% delle palle break. Berrettini, invece, ha faticato sia al servizio che in risposta, vincendo rispettivamente il 45% e il 33% dei punti, nonostante una percentuale più alta di prime di servizio (70% vs 59%). Kecmanovic ha anche commesso meno errori non forzati (8 vs 16) e ha vinto più vincenti (13 vs 12). Nel complesso, Kecmanovic si è aggiudicato il 61% dei punti totali contro il 39% di Berrettini, dimostrando una netta superiorità in tutti i fondamentali del gioco.