Quando ti sintonizzi sulla sua stessa lunghezza d’onda, Marco Novello cala subito il velo e viene fuori come l’uomo spogliatoio che da più fonti mi è stato descritto. Pallavolista sui generis, attorniato da un mondo curiosamente freak, Novello è una bella rivelazione di quella Gabbiano Mantova che quest’anno è stata in grado di stupire tutti e di vincere contro quasi tutti. 14 punti sulla seconda in classifica, 21 vittorie in regular season e un’avanzata inarrestabile verso lo Spareggio Promozione che giocherà dal 7 aprile contro Macerata. Se non è la continuazione di un sogno partito lo scorso anno dalla serie B per la società lombarda, cosa è?
“È la continuazione di un progetto, quello della Gabbiano Mantova, che come diceva lei, parte lo scorso anno ed è stata una bellissima cavalcata, della quale io ho avuto il piacere di fare parte da questa stagione“.
C’è l’emozione da spareggio?
“Sì, c’è l’emozione dei Play Off e la voglia di dare il 100%. Diciamo che ad inizio stagione non pensavamo di fare così bene, quindi alla gioia per la stagione che è stata c’è la soddisfazione per il modo in cui tutta la squadra l’ha condotta“.
Ha detto bene. Una squadra. Ed una società grata per il punto in cui si è arrivati.
“Un bellissimo gruppo, dico sul serio. La società all’inizio dell’anno ci ha chiesto una bella e tranquilla salvezza. Una volta che gli obiettivi sono diventati quelli che sono oggi, ossia giocarsi uno spareggio, la stiamo vivendo con la grande serenità di viverci e goderci il momento, dandoci la possibilità di giocarcela e di fare bene. Cerchiamo di restare con i piedi per terra su quello che c’è oltre questa possibilità di spareggio“.
Scaramantico?
“(ride, n.d.r.) Moltissimo!“.
Però negli spogliatoio qualche battuta si farà?
“La battuta ci sta sempre. Ma, più che il clima felice, c’è la serenità con cui ci stiamo preparando, dando tutti l’anima durante queste settimane di preparazione alla sfida“.
Cosa diciamo di Macerata?
“Conosco molto poco, a parte Lazzaretto con cui mi sono sfidato qualche anno fa. Sarà sicuramente motivante trovarseli davanti ed è una bella sfida, perché anche loro hanno fatto una bella stagione ed arriveranno a questo appuntamento molto agguerriti“.
Novello è un altro veneto doc, cresciuto nelle giovanili di Treviso.
“Un bellissimo momento della mia carriera“.
In generale so che è molto attaccato alla sua terra.
“Ho sempre cercato di rimanere vicino a casa. In Veneto ho sempre giocato una bella pallavolo. Poi le scelte della carriera possono portarti lontano. Nel mio caso, se arriveranno, sono pronto a sacrificarmi. Per ora, a parità di condizioni, mi piace restare vicino o approssimativamente vicino alla mia famiglia, agli amici e a Treviso“.
Viene sempre fuori una grande nostalgia di quella società.
“Sarebbe bello tornasse la grande pallavolo in città. Spero ce ne sarà la possibilità in futuro. Siamo in tanti a sperarlo“.
Da bravo veneto, lei ha studiato agraria.
“Ed ho proseguito in scienze ambientali alla Ca’ Foscari a Venezia. Mi piacerebbe lavorare nel settore della trasformazione dei prodotti“.
Nella pallavolo invece, vuole investire? Ha ancora 21 anni.
“Certamente. Sono qui per questo“.
Superlega?
“Magari. Passo dopo passo spero un giorno di giocarmi anche quella pallavolo“.
di Roberto Zucca