All’indomani delle sue dimissioni da amministratore unico della società Cisterna Volley, Gianrio Falivene ripercorre sulle colonne de Il Messaggero, i 17 anni alla guida della società.
Tante le soddisfazioni vissute in questi anni, dalle due semifinali di Coppe europee al campionato di A2 vinto insieme alla Coppa Italia, passando per i numerosi play off, così come i momenti complicati, che non sono certo mancati… “Ne abbiamo passate davvero tante – ricorda Falivene – , riuscendo sempre a rimanere nella massima serie, con una sola retrocessione subito recuperata. Abbiamo avuto problemi con il palazzetto a Latina con rapporti sempre complicati con le amministrazioni comunali. Per non parlare delle difficoltà che hanno accompagnato il trasferimento a Cisterna”.
A giugno scorso un nuovo momento complicato: la rinuncia della Top Volley a continuare l’avventura in Superlega.
Qualche rammarico c’è, ma anche tanta soddisfazione. “Tra i mille errori fatti, quello più grosso è stato aver accettato le richieste dello spogliatoio e di aver esonerato nel 2013 un tecnico come Silvano Prandi. Se avessimo cacciato i giocatori invece del coach, forse squadra e società avrebbero avuto un’altra storia. Sono fiero di aver dato credibilità, insieme al compianto Roberto Rondoni, a una società che fino ad allora non ne aveva”.
E ora? “Confesso che mi piacerebbe rimanere nel mondo dello sport, da professionista. Ma non a Latina”.
(fonte: Il Messaggero)