“Ci è mancata lucidità. Inutile nascondersi dietro un dito, Monza ha giocato meglio di noi”. Esordisce così Riccardo Sbertoli sulle colonne del Corriere del Trentino, intervistato da Marco Vigarani, per spiegare la prematura quanto inaspettata eliminazione in semifinale di Coppa Italia della sua Itas Trentino, che prima di quel sabato stava viaggiando a vele spiegate in campionato.
“Anche quando eravamo riusciti a indirizzare la partita a nostro favore (avanti 2 set a 1 e 20-16 al quarto, ndr), sono stati più bravi loro a rientrare in partita piuttosto che noi a vincerla – sottolinea –. Questo ci deve bruciare perché è la prima volta che ci capita in questo modo. Non siamo stati in grado di affrontare la fatica e non è da noi”.
“È un campanello d’allarme – rincara ancora la dose Sbertoli –. Dovremo analizzarla e parlarne tutti insieme. Non dobbiamo commettere l’errore di lasciare andare questa partita come se fosse stata frutto di un caso. Deve essere una sconfitta che deve farci male”.
Evidentemente negli occhi c’è ancora il ricordo di quanto accaduto lo scorso anno a Perugia che, dopo una regular season immacolata, proprio iniziando dal flop in Coppa Italia ha fallito miseramente uno dopo l’altro tutti i suoi obiettivi stagionali. Un errore che Sbertoli, e tutta l’Itas, non vogliono “imitare”.
“Siamo in un periodo importante dell’anno in cui se c’è qualcosa che non funziona al meglio bisogna intervenire subito per arrivare poi al finale della stagione nel migliore dei modi. Dobbiamo lavorare perché abbiamo visto che i valori di tutti gli avversari sono sempre più vicini. Monza – conclude – ha fatto una partitona e ci ha battuti”.