Scritto da Lo Scriba
Scritto da fisherman
Anche in questa ocasione,all esordio di una nuova settimana,con l aggiornamento del Ranking Atp sono qui a ribadire quello che , a mio avviso e’ il dato più incoraggiante e cioe’la presenza di ben 13 uomini tra i 100 e i 200 con alcuni gia’in rampa di lancio e quasi maturi,ormai,per entrare nella Top 100.
Questa settimana il plotone si e’ulteriormente arricchito di un soggetto nuovo elemento,l ottimo Gigante che vince il Challenger di Tenerife 3 bel derby contro Steto Travaglia.
Questa e’la ” cartina di tornasole”,il vero ” marker” dell ottimo stato di salute del Tennis Italiano al maschile,che questi
numeri in abbondanza,non li ha portati mai nemmeno nell era d Oro a meta’/ fine anni ‘ 70.Negli anni 70, dietro i 4 alfieri, c’era praticamente il vuoto, oltre a loro credo che abbiamo avuto solo Ocleppo e Martin Mulligan, che però non era certo espressione del nostro movimento tennistico.
C’erano altri, poco conosciuti e dimenticati come Pietro Toci, Vincenzo Franchitti, Enzo vattuone, e tanti altri.
Credo che, però i confronti dovrebbero partire almeno dagli anni ’90, quando il tennis mondiale ha iniziato a raggiungere la fisionomia di oggi (io distinguo il tennis “moderno” dall’inizio dell’era open fino agli anni ’90, dal tennis “contemporaneo”): fino ad allora il numero dei tennisti era molto limitato, e le classifiche non sono neanche lontanamente comparabili con quelle di oggi. Peraltro credo che l’”età dell’oro” del tennis italiano siano stati gli anni ’60 più che i ’70, ma questa è ovviamente un’opinione.
Oggi stiamo vivendo qualcosa di inedito rispetto agli ultimi quarantanni, cioè una presenza diffusa e competitiva su ogni tipo di torneo, dai Futures agli SLAM, e questo non può non essere valutato come un ottimo segnale.