Di Redazione
L’anno solare si chiude con una classifica identica a quella di sabato scorso, demandano quindi al 2023 il compito di dirimere la contesa fra Massanzago, UniTrento Volley e Bolghera, ancora compresse in vetta. Nella decima giornata tutte e tre hanno infatti conquistato l’intera posta in palio e quindi nulla è mutato dopo i significativi aggiustamenti di sabato scorso.
Il Ks Rent lo ha fatto con una prestazione quasi perfetta, che non ha lasciato alcuno scampo al Portomotori Portogruaro, settimo in classifica prima della sfida. I veneti hanno conquistato solo 8 break point in tre frazioni e hanno raccolto appena un muro e un ace. La qualità del gioco di squadra e il grande numero di palle break attaccate ha fatto passare sotto traccia le percentuali d’attacco tutt’altro che esaltanti di Magalini (33%) e Polacco (30%) in una giornata in cui si è invece esaltato Mirco Cristofaletti, vero mattatatore del match grazie a 12 punti e al suo 70% in attacco. Sul tabellino il Portogruaro vanta un’efficienza maggiore nella fase break (47% contro il 40% del Ks Rent), ma non l’ha potuta minimamente sfruttare, perché ha rigiocato pochissimo. Non fa quindi una piega il 3-0 (a 18, 19 e 19) finale.
Cronaca.
Matteo Saurini dà fiducia a Davide Polacco, che schiera nuovamente in diagonale a Mirco Cristofaletti. Nessuna novità per quanto concerne il resto del settetto. Diego Poletto si affida al palleggiatore Lorenzo Baldessin, all’opposto Andrea Collalto, agli schiacciatori Simone Grazzi e Zouhair Msatfi, ai centrali Attilio Zonta e Filippo Baldessin con Federico Paludet libero.
Bastano pochi scambi per capire quale squadra ha in mano le redini del gioco: un muro di Paoli su Collalto e un ace di Magalini sul libero lanciano subito il KS Rent sul 5-2, che diventa rapidamente un 10-5 grazie ad una serie di attacchi vincenti dell’ispiratissimo Mirko Cristofaletti. La reazione del Portogruaro si esaurisce sul 13-11, perché poi un altro attacco del numero 7 trentino, un’incomprensione sul secondo tocco dei veneziani e un fallo di doppia commesso da Baldessin creano un divario enorme (21-12), che accompagna le squadre fino alla fine della frazione (25-18).
Nella seconda cambia davvero poco. I rapporti di forza rimangono immutati, come dimostra il fatto che il Bolghera scatta subito sul 3-1, sfruttando un’invasione in attacco di Grazzi. Anche il turno al servizio di Polacco e quello di Paoli, dopo quello di Bressan, generano break point, frutto di un primo tempo out di Baldessin è di un muro di Binioris sull’opposto Collalto. Sul 7-3 ce n’è abbastanza per il primo time out di Poletto. La mini reazione di Portogruaro si esaurisce sul 7-6 (smash di Msatfi ed errore di Magalini), perché poi il Bolghera ristabilisce le distanze con un ace di Binioris su Zonta (10-6). Dopo una serie di cambi palla il turno al servizio di Polacco, unito ad un altro errore di Collalto, genera il 16-12, che diventa un 20-14 dopo un ace di Binioris su Msatfi e un altro errore di Collauto. Si arriva rapidamente alle battute finali e il divario aumenta per mano del terzo errore dell’opposto veneizano e del muro di Magarini su Msatfi. Chiude la frazione sul 25-19 un attacco di Davide Polacco.
Nel terzo set Poletto cambia l’intera linea dei centrali, mandando in campo De Faveri e Sonego al posto di Baldessin e Zonta. Il solito +2 (3-1) iniziale, frutto di un errore di Grazzi, viene difeso e reso più cospicuo da una pipe di Polacco e da un attacco dello scatenato Cristofaletti (7-3). Il problema del Portogruaro è sempre lo stesso, ovvero realizzare i break point, che infatti anche in questa frazione arrivano quasi esclusivamente dagli errori degli arancioni. Prima di annotarne un paio, il Bolghera mette fra sé e i veneti una distanza di sicurezza ragguardevole e lo fa con il turno al servizio di Cristofaletti, che frutta un ace su Msatfi, un muro di Magalini su Grazzi e un errore di Collalto.
La reazione del Portomotori al pesante 13-6 si concretizza nell’unico buon momento dei veneziani nella frazione, foriero di tre break point, costruiti con i servizi del palleggiatore Baldessin, ma anche, come già accennato, ai gentili omaggi dei trentini, quali una difesa lunga, chiusa dallo smash di Grazzi, e due errori consecutivi in attacco. Dal 13-10 al 17-14 si annotano solo cambi palla, poi Simone Grazzi, il migliore dei suoi, scaglia a terra il pallone del 17-15, che riaccende, almeno per un attimo, qualche speranza nelle file degli ospiti. Un’invasione di Baldessin e un fallo di posizione si incaricano di soffocala subito e sul 22-19 Alberto Magalini può andare al servizio per chiudere il set e il match. Lo fa realizzando due ace sul libero Paludet, in mezzo ai quali si inserisce un errore in attacco di Msatfi. Si chiude sul 25-19 l’ultimo set del 2022.
(fonte: Comunicato stampa)