Di Redazione
“Puntiamo al bersaglio grosso, non lo nego”. Parole di Stefano Saja, il coach scelto dall’Itas Trentino per guidare la neonata squadra femminile, che come quella maschile è stata creata con un intento ben preciso, “diventare leader nel più breve tempo possibile, ma ragionando in un’ottica di medio-lungo periodo. A Trento abbiamo la possibilità rara di progettare sapendo che questo club sarà ancora qui fra dieci anni” spiega l’allenatore nella lunga intervista rilasciata al collega Marco Vigarani sulle colonne del Corriere del Trentino.
“Pressione? Ben venga – prosegue – siamo qui per vincere non per guardare gli altri giocare. A parte noi, cinque società hanno dichiarato di puntare alla promozione in A1 e i posti sono solo due. Evito proclami, ma la squadra ha il talento per competere contro chiunque”.
“Trento ha il palato fine, sappiamo che il pubblico ama le vittorie. Cercheremo di offrire successi e un gioco che rispecchi il nostro entusiasmo. Il ruolo di outsider può essere un vantaggio, a volte non vincono i più forti sulla carta – conclude – ma quelli che sanno proporre il gioco migliore nel momento giusto”.