ROMA – Per Jorge Lorenzo il clima all’interno dei box negli ultimi anni è notevolmente cambiato. Ora, rispetto a tanti anni fa, si respira più armonia. “A differenza del passato, i piloti sembrano tutti amici – ha spiegato l’iberico a Cycle World – Quartararo non si rivolge a Bagnaia nello stesso modo mio e di Rossi. Pecco non parla con Jorge Martín come Rossi con Stoner. Oggi nella MotoGp hanno tutti buoni rapporti o un grande rispetto per ogni pilota, ma le battaglie spietate hanno sempre acceso i fan. Penso allo sguardo che Gibernau rivolse a Valentino a Jerez 2005, alle lotte di Rossi con Stoner o Biaggi. Quelle erano rivalità forti, le sentivi nell’aria, ed è lo stesso in Formula 1, dove il dualismo tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, o tra Verstappen e Leclerc, sono tangibili”.
“Rossi? Era amato da tutti”
L’ex centauro maiorchino ha parlato ancora una volta del dualismo con Rossi che tanto ha entusiasmato in passato i tifosi. “Fu sicuramente molto difficile per me. Senza la mia forte personalità, probabilmente sarei stato schiacciato psicologicamente perché Valentino aveva tutte le attenzioni, era amato da tutti e questo ti faceva sentire molto piccolo. Io però ero un tipo determinato e, una volta abbassata la visiera, il mio unico obiettivo era vincere. Poi battere Rossi, per di più con la stessa moto mi ha dato tante soddisfazioni e popolarità”, così ha concluso Lorenzo.