Jasper Philipsen è stato un ‘fulmine’ sul traguardo della mitica Carcassonne, bruciando in volata Wout Van Aert e Mads Pedersen. Il danese Jonas Vingegaard resta saldamente in maglia gialla, nonostante una ‘scivolata’ che ha destato un attimo di apprensione. Giornata caratterizzata dal grande caldo nel sud della Francia, con punte di 40 gradi. Condizioni straordinarie che hanno indotto la direzione del Tour ad aumentare il numero di borracce (50, ovvero 20 litri per corridore). La fuga è di Politt e Honorè si è esaurita a 50 km dalla conclusione, quando sono andati all’attacco Alexis Gougeard e Benjamin Thomas, ripreso sul rettilineo dell’arrivo. Brutta caduta per Steven Kruijswijk (compagno di squadra di Vingegaard), mentre Primoz Roglic è stato costretto al ritiro, sofferente per la caduta sul pavè dello stage di Arenberg Port du Hainaut. Non sono partiti nemmeno Magnus Cort e Simon Clarke, positivi al Covid. Ancora una protesta di alcuni ambientalisti, che hanno provato a ‘bloccare’ la corsa (senza successo). Lunedì giorno di riposo e da martedì i Pirenei, che ci diranno chi sarà il re di questa 109^ edizione della Grande Boucle.
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