Di Redazione
A sei anni dalla fine dell’avventura con le azzurre, Marco Bonitta torna a sedersi sulla panchina di una nazionale femminile: dalla prossima stagione sarà alla guida della Slovenia. Lo ha annunciato oggi la Federazione locale, con la quale ha firmato un contratto biennale, fino alla chiusura del ciclo olimpico.
Oltre ad aver guidato in due occasioni l’Italia, vincendo lo storico titolo mondiale del 2002, Bonitta è stato anche allenatore della Polonia dal 2007 al 2008. Ricco il suo palmares anche a livello di club, con due scudetti, altrettante Champions League, una Coppa Italia e tre Supercoppe italiane conquistate alla guida della Foppapedretti Bergamo. Negli ultimi anni si è dedicato al settore maschile, allenando la Consar Ravenna (di cui è stato anche direttore tecnico) e, nella prima parte di questa stagione, la squadra polacca dell’Indykpol AZS Olsztyn.
“Per me lavorare con la nazionale slovena è una grande motivazione – ha detto il tecnico italiano – e questo è uno dei due motivi per cui ho deciso di accettare l’offerta. Il secondo è che, quando il presidente Ropret mi ha offerto l’opportunità di collaborazione, ho subito avvertito un atteggiamento positivo. Nelle sue parole ho percepito passione, ma anche una chiara ambizione di portare la nazionale femminile slovena il più vicino possibile al successo ottenuto da quella maschile. Sono anche molto orgoglioso del fatto che la Federazione slovena si sia ricordata di me e mi abbia invitato a intraprendere un percorso comune. Può essere lungo, può essere breve, ma ho capito subito che volevo far parte di questo progetto“.
La sfida di Bonitta, che inizierà a lavorare con la nazionale in aprile, è duplice: vincere la European Silver League, ottenendo la “promozione” in Golden League, e riportare la Slovenia ai Campionati Europei per l’edizione 2023, dopo che nel 2021 l’appuntamento era stato mancato.
“La pallavolo – ricorda l’ex CT azzurro – è cambiata molto negli anni, da quando sono diventato allenatore. Non solo la pallavolo, ma tutto ciò che la circonda. Ma qualcosa di estremamente importante è rimasto uguale: fiducia reciproca e sincerità. Quando si decide insieme di fare qualcosa, lo si fa tutti insieme: questo è sempre il primo passo nella mia filosofia di coaching. Il team deve avere fiducia in se stesso e sapere che io mi fido e credo in loro. La nazionale slovena è una combinazione di giocatrici esperte, che hanno già sperimentato l’alto livello, e di giovani promettenti. Credo che sia un buon mix e non vedo l’ora di lavorare con loro. Sono convinto che lavoreremo bene e ci divertiremo tutti“.
(fonte: OZS)