Di Redazione
Boxing Day e derby dell’Adige: la ricetta perfetta per un pomeriggio destinato a restare nella storia e nel cuore di Verona Volley. Dopo aver perso il primo due set (vedendosi annullare anche due chance per chiudere nel secondo), la squadra gialloblu riesce nell’impresa di imporsi in rimonta per 3-2 sull’Itas Trentino, bissando così il successo centrato in settimana nel recupero con Piacenza. Un solo punto dunque per la squadra di Lorenzetti, che deve fare i conti con l’indisponibilità dell’ultimo minuto di Lisinac e con l’infortunio di Sbertoli nel corso del primo set: lussazione al mignolo della mano destra per il palleggiatore, nelle prossime ore si saprà di più sui tempi di recupero.
Nonostante una prova generosa di Sperotto, la squadra trentina si è disunita, lasciando spazio alla rimonta sempre più convinta degli scaligeri (superbi a muro, 21 volte a segno) che si sono aggiudicati i tre set successivi in maniera convincente, trascinati da Mozic (MVP con 20 punti). Fra le fila trentine da evidenziare i 21 punti di Michieletto, il più continuo dei suoi, e i 32 della coppia Kaziyski–Lavia, eccezionale in avvio ma poi calata vistosamente alla distanza; per Verona ottimi anche Jensen (18 punti) e il duo centrale Magalini-Cortesia con 12 punti a testa.
La cronaca:
L’Itas Trentino si presenta in terra scaligera con Lisinac non al meglio (fastidio alla schiena). Lorenzetti quindi gli preferisce D’Heer al centro della rete insieme a Podrascanin e conferma tutti gli altri cinque titolari dello starting six: Sbertoli al palleggio, Lavia opposto, Kaziyski e Michieletto schiacciatori, Zenger libero. Verona risponde con Raphael al palleggio, Jensen opposto, Mozic e Magalini in banda, Aguenier e Cortesia centrali, Bonami libero.
La partenza degli ospiti è lanciatissima; dopo pochi minuti Stoytchev è già costretto ad interrompere il gioco sulla situazione di punteggio di 1-5, perché Kaziyski (attacco e ace) e Lavia (muro su Jensen) dimostrano di essere subito in palla. Alla ripresa però la forbice si allarga ancora (3-8), perché gli scaligeri faticano a trovare le misure del campo e Trento è scatenata anche in battuta (6-13 e 7-16 con altre due battute punto di Kaziyski).
Sull’11-20 Sbertoli mura Jensen, ma si procura un infortunio al mignolo della mano destra che lo costringe ad uscire; dentro al suo posto Sperotto, con i gialloblù che non subiscono alcuno contraccolpo psicologico, tant’è vero che chiudono il set sul 25-13, con D’Heer che al servizio realizza anche due ace consecutivi.
Nel secondo set rimane in campo Sperotto (Sbertoli non rientrerà più) e la partita cambia copione e diventa combattutissima, colpo su colpo (4-2, 4-6 e 11-10), con le due squadre che si alternano continuamente al comando delle operazioni. Un errore di D’Heer in attacco offre il più 2 a Verona (14-12), costringendo Lorenzetti ad interrompere il gioco; alla ripresa ci pensa Michieletto a riportare gli ospiti in linea di galleggiamento (16-16).
Due muri di Podrascanin su Mozic consentono all’Itas Trentino di mettere la freccia (19-20). I gialloblù conducono sino al 22-23, poi Verona ribalta la situazione con Jensen, iniziando ad avere una lunga sequenza di palle set (sei di fila), che però gli scaligeri non sfruttano perché Kaziyski e compagni non concedono nulla e, anzi, alla prima occasione chiudono il parziale in proprio favore con un mani out dello stesso Matey (29-31).
Verona prova a risalire la china nel corso del terzo set, spingendo forte con servizio e muro, fondamentali che la proiettano immediatamente avanti 7-4 e 11-7, nel momento in cui Kaziyski subisce tre muri consecutivi. I trentini provano a rialzare la testa con Podrascanin (12-9) e poi incredibilmente nel giro di pochi minuti trovano la parità a quota 14 con un bell’acuto anche di D’Heer. La benzina gialloblù si esaurisce però lì, perché poi gli scaligeri ripartono di slancio con Mozic e Jensen (18-14) e colgono in fretta i punti che portano le due squadre al quarto set (25-20).
Il copione non cambia nel quarto periodo, con Verona che scatta bene dai blocchi anche in questo caso (3-0, 7-4 e 9-5) sfruttando al massimo la compattezza del muro, che si esalta assolutamente nella seconda metà. L’Itas Trentino non trova più spazio per passare e subisce un passivo sempre più pesante (16-8, 20-10 e 25-10) che porta la sfida al tie break.
Nel quinto set Lorenzetti preferisce Pinali a Kaziyski; si torna a giocare punto a punto sino al 9-9, poi Mozic sigla l’ace che vale il più 2 per i locali (11-9). E’ l’allungo che decide il match; in seguito Trento non recupera più gli avversari e il 42° derby dell’Adige si conclude sul 15-12.
Angelo Lorenzetti: “Abbiamo comunque mosso la classifica, e l’ho ricordato alla squadra anche mentre stavamo ancora giocando perché, al di là delle difficoltà nel finale di terzo e quarto parziale, abbiamo disputato per lunghi tratti una buona partita, perdendo per un paio di episodi il quinto set. Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con l’infortunio di Sbertoli; Lorenzo Sperotto ha fatto la sua parte, ma inevitabilmente non aveva tanto ritmo gara nelle gambe e a gioco lungo abbiamo accusato il colpo“.
Dario Simoni: “È successo quello che abbiamo già visto, fatichiamo nel primo set ma, una volta carburato, si sblocca qualcosa, la squadra gioca con determinazione, coraggio e aggressività. I primi segnali positivi si sono visti con Modena, pur perdendo, anche con Padova il gioco c’era, ora lo dimostriamo partita dopo partita. La strada è ancora lunga, ma ci siamo“.
Federico Bonami: “Abbiamo lasciato tutto sul campo. È stata una gara strana, siamo partiti male perché non siamo riusciti a partire forte nel primo set, ma sul 2-0 ci siamo messi a lavorare facendo il nostro gioco, il nostro sistema, e anche divertendoci; è arrivata un po’ di creatività rispetto all’inizio, quando eravamo bloccati. È una vittoria che arriva alla fine di un anno lungo, ora tocca a Perugia, ma a Trento avevamo perso 3-0; vogliamo fare un girone di ritorno diverso e questi punti devono essere benzina“.
Rok Mozic: “È stata una vittoria fantastica, sono contento che tantissima gente sia venuta oggi, grazie a loro siamo tornati in gara sul 2-0 e li abbiamo distrutti con ace e muri. Abbiamo mostrato cosa sappiamo fare a casa nostra, abbiamo vinto ed è grandioso. Penso che negli ultimi match si sia visto che è importante non smettere di giocare mai, anche se l’avversario vince un set la gara non è ancora finita. Abbiamo cominciato a credere in noi e loro sono calati fisicamente, abbiamo colto l’opportunità“.
Verona Volley-Itas Trentino 3-2 (13-25, 29-31, 25-20, 25-10, 15-12)
Verona Volley: Aguenier 12, Cortesia 12, Magalini 14, Vieira de Oliveira 1, Asparuhov 1, Mozic 20, Nikolic ne, Jensen 18, Spirito ne, Qafarena 0, Wounembaina ne, Zanotti 0, Donati (L), Bonami (L). All. Stoytchev.
Itas Trentino: Kaziyski 15, D’heer 7, Michieletto 21, Sbertoli 0, Cavuto 2, Pinali 4, Albergati ne, Lavia 17, Zenger (L), Podrascanin 10, Sperotto 1, De Angelis (L). All.: Lorenzetti.
Arbitri: Puecher (Padova) e Lot (Santa Lucia di Piave).
Note: Durata set: 18’, 37’, 24’, 18‘, 18’. tot 1h e 55’. Spettatori 1778. Verona Volley: 21 muri, 4 ace, 12 errori in battuta, 47% in attacco, 46% (28%) in ricezione. Itas Trentino: 10 muri, 8 ace, 18 errori in battuta, 42% in attacco, 57% (41%) in ricezione.
(fonte: Comunicato stampa)