Di Redazione
Il tema l’aveva sollevato Haleigh Washington la scorsa settimana, con un lungo post su Instagram che prendeva spunto dalle sue condizioni dopo l’infortunio al ginocchio: “La mia salute fisica e mentale, quella delle mie compagne di squadra e quella delle mie avversarie non sono tenute sufficientemente in considerazione dagli enti che governano il nostro sport, come Lega, CEV e FIVB. Ci stiamo allenando troppo, stiamo viaggiando troppo e stiamo giocando troppo. E alla fine di ogni anno facciamo i conti con questo problema, che minaccia non solo il nostro benessere, ma anche le nostre carriere e le nostre vite“.
La presa di posizione della centrale statunitense aveva subito suscitato l’approvazione di molte colleghe, da Jordyn Poulter a Michelle Bartsch, passando per Megan Courtney, Alexa Gray, Chiaka Ogbogu e molte altre. Ieri, a margine della vittoria dell’Igor Gorgonzola Novara su Trento e prendendo spunto da un calendario fittissimo di impegni anche durante le feste natalizie, l’allenatore delle piemontesi Stefano Lavarini è stato sollecitato a sua volta sulla questione e non si è tirato indietro.
“Bisognerebbe fare un ragionamento a livello internazionale – ha detto Lavarini – sul numero di gare che giocano queste ragazze tra nazionali, club, competizioni europee eccetera… io una domandina me la farei. Se tutti continueranno a rivendicare i propri diritti e nessuno sarà mai un passo indietro, sarà sempre così“.
La Igor Gorgonzola, in particolare, è attesa da un finale di 2021 e da un inizio di 2022 infuocati: “Inizia la fase cruciale della Champions, abbiamo ancora due gare di campionato importantissime con Scandicci e Chieri, che definiranno la griglia della Coppa Italia, e poi la Coppa stessa si giocherà tutta a cavallo della fine dell’anno. In Brasile a Natale non giocavamo mai, ma è chiaro che in Italia questo discorso l’abbiamo superato da tempo: una volta stabilito che gli impegni sono questi, da qualche parte bisogna trovare le date“.
(fonte: Igor Volley)