Il Park Tennis Club Genova si laurea campione d’Italia per la seconda volta nella sua storia. Nelle finali di Serie A1 BMW la squadra ligure ha battuto il Tennis Club Italia Forte dei Marmi con il punteggio di 4/2, alzando al cielo lo scudetto sul campo centrale del Tennis Club Todi 1971. Il successo del team capitanato da Tommaso Sanna e Federico Bini conclude la manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Tennis e da MEF Tennis Events, che mercoledì aveva registrato il trionfo del Circolo Tennis Lucca nella finale femminile.
I risultati della finale maschile – Sin dai primi incontri di giornata il Park ha iniziato a fare la voce grossa sugli avversari: Lorenzo Musetti ha battuto 6-0 6-0 Edoardo Graziani, mentre Alessandro Giannessi si è imposto 6-3 6-3 su Marco Furlanetto. Poi nei due big match un successo per parte: Gianluca Mager ha sconfitto 6-3 7-5 Stefano Travaglia, nel frattempo Lorenzo Sonego ha tenuto in vita il TC Italia superando per 7-6(3) 6-4 Pablo Andujar. A quel punto si sono disputati i doppi, e a decidere la sfida sono stati Gianluca Mager e Lorenzo Musetti, che hanno regolato con lo score di 6-2 6-4 Marco Furlanetto e Stefano Travaglia. Ininfluente il ritiro durante il secondo set di Simone Bolelli ed Alessandro Giannessi contro Edoardo Graziani e Lorenzo Sonego che decreta il 4/2 finale in favore del Park.
L’emozione di Mager – A margine della premiazione, la soddisfazione di Gianluca Mager: “Sono davvero molto contento. Volevamo conquistare il nostro secondo scudetto e ci siamo riusciti. Personalmente è grande la gioia di aver portato due punti alla squadra che per me è una famiglia: sono cresciuto al Park Tennis Club Genova e a mia volta ho visto crescere tanti dei miei compagni. Meritiamo di goderci la vittoria”. C’è quasi commozione nelle parole del numero 79 ATP: “Siamo tutti amici in campo e fuori, ci vogliamo bene e questo rende il successo ancora più speciale. La mia programmazione? A breve partirò per disputare il torneo di Cincinnati e gli US Open: ho tantissima voglia di far bene, magari alzando il livello rispetto al buon tennis che ho espresso prima del lockdown”.