In un’intervista telefonica con il New York Times Andrea Gaudenzi ha dichiarato che l’ATP aveva raccomandato ai giocatori di prendere “adeguate precauzioni e rispettare il distanziamento sociale” anche negli eventi di esibizione.
“Ovviamente ci dispiace molto per i giocatori, Vogliamo che si riprendano il prima possibile. So che ci sono state molte critiche, ma d’altra parte, noi dell’ATP, dell’USTA e tutti gli altri Enti, dobbiamo essere molto attenti ma anche consapevoli che pur adottando misure estreme, potrebbe capitare di trovare alcuni giocatori positivi ai tamponi. Non è necessario che i giocatori e le persone si abbracciano perché qualcuno venga contagiato. E’ un rischio che corriamo tutti “.
“È un po’ come quando dici ai tuoi figli di mettersi il caschetto quando stanno imparando ad andare in bicicletta. La prima risposta è: no, no, no. Poi vanno in bici, cascano e da quel momento il casco decidono di metterselo. Ora sappiamo tutti quanto sia facile prendersi il Covid-19, quindi staremo ancora più attenti e probabilmente saremo più disponibili ad accettare di stare dentro una bolla protetta”.