Toni Nadal ha parlato del momento attuale, nel tennis e nella società, in una intervista rilasciata al magazine El Transistor.
“Non mi lamento davvero, perché in questo periodo c’è moltissima gente che se la sta passando davvero male. I miei figli stanno studiando da casa, tutti chiusi come il resto della famiglia. Non era assolutamente immaginabile al fine del 2019 ritrovarsi oggi in una situazione così. Il mondo è cambiato moltissimo in questi mesi, la situazione è molto complicaneta e non penso che le cose torneranno alla normalità quando la pandemia finirà, l’impatto è fortissimo. Finché non avremo un farmaco o un vaccino efficace credo che non potremo tornare alla situazione di prima, continueremo a vivere in uno stato di pericolo costante. Non so se questo servirà a cambiare le persone, perché nel passato più volte dopo una crisi l’uomo tende a dimenticare in fretta. Non possiamo vivere in uno stato di paura costante, ma la situazione toccherà molte persone, con forti conseguenze”.
Toni rivela che lo scorso febbraio, in occasione dell’esibizione dei record in Sud Africa, Bill Gates aveva parlato con Rafa e Roger della situazione, in rapida evoluzione dalla Cina, e che le cose avrebbero preso una brutta piega per il mondo: “Quando si videro per l’esibizione a Città del Capo, Bill Gates confessò a Rafa e Roger la sua paura per quel che era già esploso in Cina, e che le cose si sarebbero messe molto male, per tutti. Era già certo che da marzo viaggiare per il mondo sarebbe stato impossibile”.
Zio Toni come passa il tempo, chiuso in casa? “Leggo, vedo le serie in tv, gioco a scacchi, e cerco di fare un minimo di attività fisica. L’importante è restare in salute, con la propria famiglia. Quando ci dissero che avremmo dovuto chiuderci in casa per alcune settimane, pensai che non sarebbe stato facile, ma quando vedo quello che stanno affrontando a Madrid, il numero ingente di morti e di contagiati, realizzi che la propria casa è il posto più sicuro, il migliore in cui restare. Alla fine, non è poi così difficile”.
La situazione di blocco totale anche nel tennis ha portato alla cancellazione del nuovo torneo su erba a Maiorca, che avrebbe curato personalmente. “In questo momento, il torneo di Maiorca non è cancallato ma sospeso, si sta lavorando molto duramente per cercare una data alternativa nel 2020 per poterlo disputare. Tuttavia è giusto affermare che in questo preciso momento non ho proprio la testa per pensare al tennis. Anche se lavoro per il torneo di Maiorca, in questi ultimi giorni è stato davvero l’ultimo dei miei pensieri. Il futuro ritroveremo Wimbledon, il nuovo evento a Maiorca e tanto altro ancora, ripartiremo. Ma adesso dobbiamo pensare solo al bene comune, ad aiutare le persone che in tutto il mondo sono malate e stanno soffrendo. Il tennis può aspettare”.
Marco Mazzoni