ROMA – La meno classica delle grandi classiche del ciclismo, il “sesto” monumento dell’anno, ma anche il primo in ordine cronologico, la sfida contro gli sterri, la sua antichità che esiste appena dal 2007. La Strade Bianche riatterra nel mondo della bici con le sue due gare, quella femminile (136 km) e quella degli uomini (184 km), stessa partenza e stesso magnifico arrivo, a Siena, in piazza del Campo, dopo il tremendo strappo di via Santa Caterina.
C’è tutto per una giornata epica – come piace dire spesso agli innamorati della bici -, con risvolti tecnici anche strepitosi, visto il campo dei partenti, soprattutto tra i maschi. Il fiammingo Benoot difende il titolo dello scorso anno, guadagnato con la mota negli occhi e al termine di una memorabile cavalcata. Ci sarà Nibali, alla prima uscita italiana della sua annata, e anche Geraint Thomas, il vincitore dell’ultimo Tour de France, che anni fa vinceva anche gare così (la memorabile Harelbeke 2015). Alaphilippe, Van Avermaet, Stybar, Van Aert, Moscon, stelle miste per una gara che si muoverà tra Siena e Siena, 11 passaggi sul crudo sterrato bianchissimo, 63 km complessivi: i più duri, 11,5, quelli dell’eterno falsopiano di Monte Sante Marie.
8 i tratti bianchi per le ragazze, favorite la campionessa iridata Van der Breggen e l’eterna Marianne Vos. Manca Elisa Longo Borghini, unica italiana a braccia alzate in piazza del Campo, due anni fa. La vittoria tra i maschi manca dal 2013, quando Moreno Moser in stato di grazia coglieva la sua vittoria più prestigiosa (e promettente, allora) davanti al compagno di squadra Peter Sagan. Previsto bel tempo, con poco vento, differenza non da poco. Lo scorso anno si gareggiò con la neve a bordo strada e fu una sarabanda di emozioni. Diretta su Raidue e Eurosport dalle 14.