Poche ore separano la Evolution Green Aversa dalla partenza verso Porto Viro dove si giocherà Gara 2 degli ottavi di finale di Coppa Italia Serie A2 (domenica 13 aprile alle ore 18). A parlare è il faro della squadra, Fernando Garnica, che lancia un messaggio carico di energia e motivazione e ricorda con estremo piacere le due stagioni trascorse in Veneto. “Questa partita deve rappresentare una motivazione per tutti noi – spiega il regista argentino – per il gruppo, per la società, per la città. È sempre bello aggiungere una medaglia, un trofeo alla bacheca. Abbiamo le carte in regola per farcela, le percentuali ci danno una possibilità concreta, ma poi tutto dipenderà da quanta testa, gambe e cuore ci mettiamo in campo”.
Gara impegnativa in casa di una squadra solida, ma Garnica non si nasconde: “Il palazzetto di Porto Viro è una vera fortezza. È piccolo, raccolto, con un pubblico caldo e coinvolgente. Ma io sono positivo, penso davvero che possiamo fare bene. E superare il turno ci permetterebbe anche di rifiatare un attimo, recuperare energie e sistemare alcune situazioni fisiche di squadra che ci trasciniamo da un po’. Sarebbe un vantaggio anche a livello mentale. A Porto Viro ho vissuto anni stupendi, con la mia famiglia sono stato molto bene ed è sempre bellissimo tornare in quella che è una casa, dove ci sono tanti amici che sarò felice di riabbracciare”.
Il palleggiatore riflette anche sul nuovo format della Coppa Italia, che arriva in un momento particolare della stagione: “Non è facile passare subito dal clima dei playoff a quello della Coppa, soprattutto per chi esce da una serie intensa. Rischia di perdere valore, si sente dire in giro che ‘ormai è finita’, e questo è un peccato. Quando si giocava durante la regular season, chi se lo meritava se la conquistava sul campo, e poi c’era una Final Four o una finale vera, in una location importante come Bologna… aveva tutto un altro sapore”.
Infine, uno sguardo al gruppo e al percorso fatto: “Vorrei davvero che questa squadra potesse andare il più avanti possibile. I ragazzi hanno dato tutto, tutto l’anno, tra difficoltà, infortuni, acciacchi. Meritiamo di vivere emozioni forti. Lo merita anche la società, che non ci ha mai fatto mancare nulla, e lo merita la città di Aversa che ci sostiene sempre con passione. Arrivare ai quarti sarebbe bellissimo… e poi chissà, perché no, provare a sognare qualcosa in più”.