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Becker: “Djokovic? È rimasto scosso dalla sconfitta contro Sinner in Davis, lì ha perso un po’ della sua magia”

Boris Becker crede che Novak Djokovic abbia sofferto terribilmente la sconfitta subita da Jannik Sinner nella semifinale di Davis Cup lo scorso novembre a Malaga, e che quella partita gli abbia anche fatto perdere energia e anche un po’ di quell’aura di imbattibilità che lo contraddistingueva rispetto a tutti i suoi avversari. Ritiene anche quest’edizione di Roland Garros sia l’ultima chiamata per “riscoprire il suo fascino” e riaffermare il proprio ruolo da n.1 del mondo. L’ex campione tedesco ha spiegato questi concetti in un’intervento su Eurosport UK in vista del secondo Grande Slam dell’anno, forte della sua profonda conoscenza del serbo, da lui allenato con successo tra il 2013 e il 2016.

“Penso che perdere la Coppa Davis con la Serbia abbia fatto molto male a Djokovic, è stato un vero schiaffo” afferma Becker. “Quella sconfitta gli ha tolto molta energia e parte della sua magia. Quest’anno non è stato lo stesso di sempre. Non ha mai raggiunto la sua forma migliore e ogni partita è stata una lotta, gli altri ora scendono in campo contro di lui convinti di potercela fare. Questa è la domanda principale: cosa continua a spingerlo mentre si prepara per Parigi e per difendere la sua prima posizione nel ranking? Dopo l’anno scorso in cui ha vinto tre Slam su quattro, arrivando in finale in tutti i Major, e poi vincendo le ATP Finals, ti chiedi quale sarebbe stato il prossimo successo. È arrivato in semifinale agli Australian Open e ha perso contro Jannik Sinner e tu dici, okay, è un ottimo giocatore. Allora pensi che si rialzerà presto e vincerà uno tra Indian Wells e Miami, poi andrà sulla terra battuta per vincere. Invece non è successo niente di tutto questo. Anzi, tutto è cambiato! Prima la rottura con Goran, e vedendo la sua partita a Montecarlo contro Ruud era palese che fosse più lo stesso di prima”.

“Non ha smarrito il modo di giocare a tennis, ovviamente no, ma sembra aver l’intenzione di giocare al suo meglio solo per i Major cercando di coprire il tempo tra di loro con alcuni tornei. Non credo sia la strada giusta, non è facile arrivare ben preparato i grandi appuntamenti, ma penso che riacquisterà il suo fascino. Al Roland Garros, dove ha vinto l’anno scorso, ha l’occasione per tornare ad essere il campione che è”.

“So che non ha vinto niente quest’anno, ma ha vinto 24 Slam, per questo mi aspetto di rivedere un grande Novak Djokovic quando inizierà il primo turno al Roland Garros, ne sono sicuro.”

Becker ha continuato a parlare del suo ex assistito sottolineando che i tempi della separazione da Goran Ivanisevic sono stati errati, e che il suo sostituto Nenad Zimonjic potrebbe non avere la stessa influenza visto che lavora con il serbo per la prima volta.

“Sono rimasto molto sorpreso dalla rottura con Goran. Ancora più importante, la tempistica nel mese di marzo. Tutte le cose belle finiscono, insieme hanno avuto una partnership incredibile. Insieme hanno vinto una miriade di tornei del Grande Slam. Ma normalmente si apportano questo tipo di cambiamenti a novembre, dicembre. Quindi farlo a marzo è stato sorprendente per me. Inoltre, il fatto che non abbia un altro allenatore di grande nome mi ha sorpreso. Anche Novak ha bisogno di parole di saggezza di tanto in tanto. Non tutti i giorni, ma nei momenti importanti e solitamente uno Slam per lui è un momento importante. Conosco Zimo (Nenad Zimonjic) e sa molto di tennis, ma Novak è abituato ad avere al suo fianco qualcuno come Goran o me, gente che ha vinto tornei dello Slam. È un approccio diverso quello che puoi avere da un ex campione che ha vissuto i problemi e situazioni che ti ritroverai ad affrontare in campo. Novak è un mio ottimo amico, quindi gli auguro solo il meglio, ma questo è un momento cruciale nella sua carriera” conclude Boris.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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