Di Redazione
Due anni di paziente attesa, due campionati di Serie A3 maschile giocati in “esilio” al PalaCesari di Cutrofiano. Adesso però la Leo Shoes Casarano non può e non vuole più aspettare, e il comunicato pubblicato dalla società è un vero e proprio ultimatum all’amministrazione comunale: “Se anche nella prossima stagione sportiva Casarano non dovesse disporre di una struttura idonea a ospitare le partite di A3, la nostra società rinuncerà ad iscriversi disperdendo un patrimonio sportivo che oggi appartiene a circa ventimila persone. Sarebbe di certo la sconfitta più brutta per l’intera città“.
La dura presa di posizione della società è giustificata anche dalla recente revoca del finanziamento pubblico di 700mila euro stanziato nel lontano settembre 2001 per un’importante ristrutturazione del Pallone Tensostatico di via Olanda, l’impianto in cui la Leo Shoes avrebbe dovuto giocare le gare interne. “Siamo stati abbandonati – denuncia il club – forti solo della nostra passione, l’unica vera forza motrice che, insieme al sostegno prezioso ed instancabile dei partners economici e dei tifosi, ci ha spinto ad andare oltre tutte le avversità incontrate in questi lunghi mesi“.
“Due anni fa – spiega ancora il comunicato – abbiamo intrapreso un impegnativo cammino, con la prospettiva di poter vivere da lì a pochi mesi questa storica esperienza nella nostra casa, con la nostra gente. Ma se questa prospettiva tende ad allontanarsi sempre di più allora è arrivato il momento di scrivere la parola fine. Abbiamo avuto pazienza e rispetto, abbiamo lavorato duramente in silenzio per gestire le mille problematiche che si sono succedute ma ora la passione deve lasciare spazio alla riflessione perché il nostro progetto ha un senso se vissuto e coltivato a Casarano: portiamo in giro per l’Italia il nome della nostra città ed i suoi colori!“.
(fonte: Comunicato stampa)