Nonostante il disastro organizzativo di Parigi-Bercy lo abbia costretto a un ritiro forzato in vista degli ottavi di finale e una ovvia rivisitazione dei favoriti del torneo secondo le ultimissime quote tennis di Betway, Jannik Sinner vive un momento di forma straordinario e, proprio qualche settimana fa, il tennista nostrano è stato in grado di conquistare il suo 10° titolo ATP in carriera. Anche se Sinner rappresenta un’ovvia eccellenza per il movimento tennistico italiano odierno, va sottolineato come la storia lo ritragga in ottima compagnia in fatto di vittorie per quanto concerne altri giocatori del nostro Paese. Nell’Era Open, infatti, sono stati svariati i tennisti italiani in grado di vincere uno o più titoli ATP in carriera.
Una specifica è doverosa prima di procedere con tale classifica: Nicola Pietrangeli, ovvero quello che da molti (e da sé stesso) è considerato il più grande e vincente tennista italiano di sempre, ha vinto 44 tornei (tra cui 2 Roland Garros) dal 1955 al 1970, quindi la maggior parte dei quali al di fuori dell’Era Open, iniziata ufficialmente nel 1968.
I tennisti italiani più vincenti nell’Era Open: la classifica
Uno dei tennisti italiani più forti in questo arco temporale è stato sicuramente Corrado Barazzutti. Fino a qualche anno fa anche C.T. della Nazionale, Barazzutti ha infatti vinto in carriera 5 titoli Open. La sua vittoria più importante è certamente il torneo di Parigi-Bercy del 1977 ma, nel dettaglio, in carriera ha vinto 3 tornei sulla terra rossa (Nizza 1976, Bastad 1977 e Il Cairo 1980), uno sul sintetico Parigi, per l’appunto) e uno sull’erba (Charlotte, 1977).
Con appena un titolo in più troviamo anche Paolo Bertolucci. L’attuale voce tecnica dei match di tennis per Sky Sport infatti ha vinto in totale 6 titoli ATP, tutti sulla terra rossa. Bertolucci era particolarmente legato all’ATP di Firenze, vinto per 3 volte in carriera (1975, 1976 e 1977). Gli altri tre titoli in questione invece sono quello di Barcellona nel 1976 e i due tedeschi nel 1977, ovvero Amburgo e Berlino.
Anche se attualmente vive un momento molto complicato, Matteo Berrettini è già parte della storia del tennis italiano. Il romano infatti ha già trionfato per ben 7 volte nell’Era Open. A dispetto dei tornei vinti sulla sua superficie preferita, ovvero l’erba (2 volte il Queen’s nel 2021 e nel 2022 e 2 volte Stoccarda, nel 2019 e nel 2022), in carriera Berrettini ha vinto anche dei tornei sulla terra rossa, ovvero Gstaad 2018, Budapest 2019 e Belgrado 2021.
Un altro leggendario tennista italiano sarà sempre Fabio Fognini. Per lui sono addirittura 9 i titoli vinti nell’Era Open, prevalentemente su terra rossa. A parte un titolo conquistato sul cemento (Los Cabos nel 2018), gli altri 8 sono tutti sulla sua base di gioco ideale. Fognini ha infatti vinto nel 2013 a Stoccarda e Amburgo, nel 2014 a Vina del Mar, nel 2016 a Umago, nel 2017 a Gstaad, nel 2018 a San Paolo e Bastad e nel 2019 a MonteCarlo (un Masters 1000).
Le imprese di Panatta e Sinner
In questo momento la classifica dei tennisti italiani più vincenti nell’Era Open ha due leader sul gradino più alto del podio, in un ideale accompagnamento generazionale. Parliamo infatti di Adriano Panatta e il già citato Jannik Sinner, da poco ritiratosi dal Masters 1000 di Parigi Bercy. Entrambi hanno vinto addirittura 10 trofei nel corso della tempistica presa in considerazione.
Il primo si è aggiudicato Senigallia nel 1971, Bournemouth nel 1973, Firenze nel 1974 e Kitzbuhel nel 1975 tutti su terra rossa. Dopo una breve ma dolce interruzione sul cemento a Stoccolma nel 1975 arrivano altre due vittorie su terra rossa, prima a Roma e poi al Roland Garros, entrambe nel 1976. Dopo una breve incursione vincente sull’erba di Houston nel 1977, vincerà gli ultimi due tornei in carriera sempre su terra rossa, a Tokyo (1978) e di nuovo a Firenze (1980). Panatta, al momento, resta ancora l’unico tennista italiano ad aver vinto uno Slam nell’Era Open.
Un’eredità che Sinner – il giocatore italiano con il più alto posizionamento nella storia dei Ranking ATP – spera di raccogliere presto. Intanto, ad appena 22 anni, il tennista italiano ha fatto incetta di titoli sul cemento. Escludendo la vittoria sulla terra rossa di Umago del 2022, Sinner ha infatti vinto il torneo di Sofia nel 2020 e nel 2021 ma anche Melbourne, Washington, Anversa (2021), Montpellier, Toronto, Pechino e Vienna (2023).