AUSTIN – È un Francesco Bagnaia scurissimo in volto, quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport MotoGP per commentare la caduta nella gara di Austin, la seconda consecutiva dopo quella in Argentina: “È difficile accettare la seconda caduta di fila senza un motivo, per me è difficile dare una spiegazione – ammette Pecco –. Ci metto la faccia, sono il pilota e se sono caduto è perché ho commesso un errore. Ma vorrei capire qual è stato, questo errore. Lo chiederò al team perché non sto capendo come sia possibile fare 60/80 giri in tre giorni, fare sempre la stessa cosa e cadere il giorno della gara senza fare nulla di diverso”.
Ducati, Bagnaia avvilito dopo Austin
“La gara scorsa mi sono steso quando ho toccato il gas sul bagnato, ci può stare perché in quelle condizioni è più facile andare oltre al limite – ha aggiunto Bagnaia –. Oggi non me lo spiego e non riuscirò mai a spiegarmelo. Capita in situazioni strane, dove non spingi e sei in controllo, spero di capire cosa è successo, altrimenti così è molto difficile andare avanti“. Le molte cadute, ben nove totali, non sono un alibi per il pilota torinese: “È una pista peggiorata rispetto all’anno scorso sulla quale stavamo andando mezzo secondo più veloci. Oggi abbiamo scelto tutti la gomma dura, che forse non era la situazione migliore. Ma altri hanno finito la gara, vuol dire che sono stati più bravi”.
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