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La Folgore Massa torna a Sorrento? Il ds Ruggiero: “È una questione di sopravvivenza”

Di Redazione

Al termine di una buona prima stagione in Serie A3, in cui l’obiettivo salvezza è stato raggiunto con diverse giornate di anticipo, la ShedirPharma Folgore Massa riflette sull’annata appena conclusa, ma anche sul futuro. A tenere banco è il tema del Palatigliana, il palazzetto di casa in cui il sodalizio della Penisola Sorrentina spera di poter finalmente tornare dopo un anno di “esilio” ad Agerola.

Per iniziare, però, il direttore sportivo Fabrizio Ruggiero traccia un bilancio dell’ultima stagione: “Credo che sia sicuramente favorevole, soprattutto perché quest’anno abbiamo dovuto affrontare una categoria molto impegnativa, piena di squadre ben attrezzate e più mature di noi sia sotto il profilo societario che come roster. Abbiamo disputato la Serie A3 con lo zoccolo duro degli atleti che ci avevano guidato al salto di categoria, e buona parte dell’organico 2021-22 proveniva dalla Serie B. Aver messo subito al sicuro i punti salvezza nel girone di ritorno, ed essere arrivati di fatto a meritare un posto nei play off mancandoli di un solo punto, credo faccia pendere la bilancia verso il positivo“.

Non tutto è andato per il verso giusto, però: “Il nostro cammino è fatto di piccoli errori – ammette il ds – ma credo che ci siamo sempre messi in gioco con l’umiltà di limare tante leggere sbavature in coso d’opera. Siamo una realtà che viene dal basso, e tutto quello che abbiamo costruito non ci è stato sicuramente regalato. Il nostro percorso è stato scandito da un miglioramento continuo. Paradossalmente imparare dagli errori è sempre stato un nostro punto di forza, e credo che anche questo possa costituire un aspetto da cui ripartire. La compattezza della società, essere molto riflessivi sulle scelte da fare, osservare chi è più maturo e lavora da più tempo di noi in questa categoria, rappresentano punti cardine fondamentali per la nostra crescita“.

Ruggiero parla poi della composizione della rosa per la prossima stagione: “Indubbiamente cerchiamo giocatori con qualità sportive, ma soprattutto umane. Il nostro lavoro sul mercato è sempre stato caratterizzato dal prendere tante informazioni anche su ciò che non si vede da scout o partite. Puntiamo non solo a valutare le abilità che si possono osservare sul rettangolo di gioco, ma anche su quelle che si nascondono dietro i singoli match: ovvero la serietà, la professionalità, la fame in allenamento ed i comportamenti dentro e fuori allo spogliatoio. Le caratteristiche umane degli atleti sono sempre state al centro dello scouting che si fa in questa fase di mercato“.

Non disputare i play off ci ha lasciato una grande amarezza – spiega il dirigente – ma allo stesso tempo ci ha dato l’opportunità di cominciare già dal 10 aprile a costruire la Folgore 2.0 per la prossima serie A. Siamo arrivati a fine maggio con la squadra già quasi completa, e posso anticipare che sarà pronta a stupire. Mi aspetto sicuramente un percorso non semplice per il nostro staff tecnico, perché ripartiamo con la pretesa di riaprire un ciclo. Quello della stagione 2021-22 è stato sicuramente tra i più importanti nella storia di questa società: si è chiuso in bellezza, e voglio rivolgere un ringraziamento diffuso a tutti coloro che ne hanno fatto parte. Ora si volterà pagina, cercando nuovi stimoli, rinnovate ambizioni, e facendo tesoro di un anno di esperienza in Serie A“.

Non sarà inizialmente facile – continua Ruggiero – perché bisognerà amalgamare atleti che non hanno mai giocato insieme. Proprio per questo motivo stiamo facendo un lavoro attento sul mercato guardando duttilità, flessibilità e fame in tutti gli uomini che andremo ad annunciare. Ci sarà il giusto mix di gioventù ed esperienza, e posso dire che l’ultimo mese e mezzo ha dato forza ed entusiasmo a chi ha lavorato con me sul mercato per chiudere accordi con nomi veramente importanti“.

Infine il tema più scottante, quello del palazzetto: “Questa è una priorità assoluta. Vorrei fare un appello affinché alla volontà politica seguano finalmente i fatti. Non siamo più nella fase delle promesse: abbiamo svolto una serie di incontri importanti in amministrazione, ricevendo più volte garanzie dal Sindaco in persona. Allo stesso tempo sappiamo benissimo che il cammino non è semplice quando di mezzo ci sono tanti passaggi burocratici. Ora posso dire che come società vogliamo recitare un ruolo attivo: non siamo qui solo a chiedere di ritornare a Sorrento, ma stiamo cercando di lavorare come partner dell’amministrazione comunale. Ci siamo resi parte integrante di questo percorso, donando la progettazione esecutiva dei lavori che interesseranno il palazzetto“.

Credo che con la volontà politica, e attraverso la giusta sinergia tra uffici e amministrazione, ci siano anche i tempi tecnici per poter riportare la Folgore a Sorrento – sottolinea Ruggiero –. Questo è un grido quasi disperato che io sento il dovere di fare con un tono di voce un po’ più alto, anche in nome e per conto di tutti gli addetti ai lavori della nostra società, che lo chiedono ormai disperatamente. È  ormai una questione di sopravvivenza. La serie A è una vetrina importantissima a livello nazionale, e per tutti coloro che si uniscono al progetto Folgore sarà fondamentale poter maturare orgoglio e attaccamento a questi colori. Se ci si allena a Sorrento, e poi si devono fare 50 km per andare a giocare in casa, nessuno sentirà veramente l’appartenenza alla nostra società, alla nostra maglia e al nostro territorio. È ora di riportare la serie A a Sorrento“.

(fonte: Comunicato stampa)


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