Di Redazione
Un piccolo sorriso si è acceso in casa Reale Mutua Fenera Chieri ed in particolare sul volto di Fatim Yassimina Kone, e non solo per il Natale appena passato.
La giovane centrale non sarebbe nemmeno dovuta scendere in campo nell’ultimo incontro contro la Wash4Green Pinerolo nel derby piemontese, ma il fato ha voluto diversamente. Defezioni varie hanno obbligato il suo coach, Giulio Bregoli, a chiamarla in causa sul 7-6 del terzo set, dopo un periodo lungo ed impervio per lei.
La classe 2000 originaria della Costa d’Avorio, infatti, ha dovuto dapprima farei conti con una lesione della cartilagine del ginocchio ad inizio della scorsa stagione (che ha portato alla rescissione del contratto, ndr) e poi con una grave infezione al dente del giudizio, senza tralasciare il Covid.
La fortuna sembrava averle girato definitivamente le spalle, ma mai demordere. Lottando giorno dopo giorno, anche con l’aiuto dei professionisti al suo fianco, uniti all’affetto della gente che le vuole seriamente bene, Fatim è potuta finalmente tornare a calcare il taraflex rosa (mettendo anche a referto 3 punti, ndr), quello che più le piace fare.
E’ lei stessa a raccontare questi momenti tra le colonne de “La Stampa”, cominciando dai grossi punti di domanda che l’attanagliavano: “Non sapevo se sarei tornata. Non sapevo se sarei tornata, ho anche smesso di farmi vedere alle partite per evitare che mi chiedessero
come stavo“.
In primavera, invece, arriva la chiamata con prefisso 011 da parte dello staff di Chieri, con a capo il tecnico Bregoli: “Giulio mi ha chiamata e mi ha detto di star tranquilla e di fare del mio, ma ero gasatissima. Ora – conclude –, anche se non sono al meglio, mi godo questo momento e ringrazio la società che ha creduto in me“.
(fonte: La Stampa)