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    Anna Chakvetadze iscritta come “alternate” a due ITF. La sua travagliata carriera con la rapina subita nel 2007

    Anna Chakvetadze oggi

    A volte ritornato, o almeno ci provano. Dopo il clamoroso ritorno dell’ex n.1 Caroline Wozniacki, il mondo del tennis potrebbe assistere ad un altro rientro di un’ex giocatrice di alto livello. La russa Anna Chakvetadze, ex n.5 al mondo e ritiratasi a soli 25 anni nel 2013, si è iscritta come “alternate” in due ITF: il W25 Koksijde, al via la prossima settimana, e nel W15 Duffel in quella seguente. Davvero una sorpresa, visto che della talentosa moscovita, oggi 36enne, si erano praticamente perse le tracce da molto tempo.

    SURPRISE!
    Former World No.5 Anna Chakvetadze, who retired back in 2013, has appeared on the alternates list of the ITFW25 Koksijde event next week and the ITFW15 Duffel tournament in the following week.
    Let’s see if her name appears in the qualifying draw this weekend! pic.twitter.com/6DxKTNnsBA
    — WTARussians (@WTArussians) August 4, 2023

    Dotata di un tennis geometrico e di ottima qualità soprattutto in difesa, visse a soli 20 anni nel 2007 la sua stagione migliore: quarti di finale agli Australian Open e Roland Garros, e semifinale a US Open, in quello che resterà il suo miglior piazzamento in uno Slam, oltre agli 8 titoli WTA vinti in carriera.
    Poco prima delle feste di Natale di quell’anno, la sua vita privata fu devastata da una drammatica rapina subita nella sua abitazione, alla periferia di Mosca: un gruppo di malviventi riuscì ad entrare in casa di notte, rubarono tutto quello che trovarono (chiedendo con insistenza un prezioso orologio Rolex vinto in una recente esibizione che era stata assai pubblicizzata) e suo padre Djambuli fu malmenato tanto da dover ricorrere ad un’operazione per rimettersi in sesto dalle batoste subite.
    In un’intervista rilasciata nel 2020, così ha raccontato quel maledetto fine 2007: “Sapevano tutto di me, mi avevano studiato i malviventi. Fu terribile. Poi soffrivo di dolore alle mani, e anche al braccio, anche per la tensione accumulata. Ho visto molti medici ma la preparazione per la nuova stagione era già fallita prima ancora che iniziassi. Ricordo che nei mesi successivi, quando viaggiavo, tutti mi facevano domande su quello che era successo. Mi hanno chiesto come sono entrati in casa mia, cosa hanno detto, cosa hanno fatto… è stato tutto molto scomodo da gestire. Non riuscivo a smettere di ricordare cosa era successo. Ho capito il lavoro dei giornalisti ma per me non è stato bello tornare a quel momento, che volevo solo dimenticare. Ho perso la mia classifica, i miei punti… è andato tutto a rotoli. Il mio errore è stato voler giocare subito quando avrei dovuto prendermi una pausa e allenarmi per qualche settimana. Quando sei giovane vuoi solo giocare e giocare ma c’è sempre un limite. Se oltrepassi un limite, possono esserci delle conseguenze e mi sono ammalato. Tutto ciò non aiuta il tuo corpo”.
    Anna nel 2008 visse la sua ultima discreta stagione, continuò a giocare (e lottare) per alcuni anni, ma dentro di lei la luce della competizione si era come spenta e iniziò a subire diversi infortuni, tanto che non riuscì più a toccare quell’intensità e livello di gioco che l’avevano issata tra le migliori al mondo, in un periodo nel quale di qualità sul tour WTA ce n’era in abbondanza (Henin, Clijsters, Sharapova, Venus e Serena Williams, Mauresmo e via dicendo). Addirittura nel 2011 collassò in campo a Dubai contro Wozniacki, per un problema gastrointestinale. Gravi problemi alla schiena furono il colpo di grazie alla sua carriera: prima diradò le sue apparizioni, fino al ritiro a soli 25 anni.
    “Ricordo ancora quella partita del 2011 a Dubai, quando affrontai Caroline Wozniacki” racconta Anna. “Il mio corpo è crollato in campo. Mi sentivo male prima del torneo. I miei genitori mi avevano avvertito di non giocare ma ho insistito. In quella partita, dopo aver perso il primo set, ho notato come il mio cuore iniziasse a battere molto velocemente. All’improvviso la mia testa ha iniziato a farmi molto male e sono crollata. La stessa cosa mi è successa di nuovo in altri due tornei. Non sapevo cosa mi stesse succedendo. Alla fine mi sono ritirato dal tennis quando avevo solo 25 anni dopo aver subito un infortunio cronico alla schiena. Ancora oggi, a distanza di tanti anni, ho ancora delle conseguenze a livello fisico ma posso condurre una vita normale. Ho avuto una carriera di successo, ma avrebbe potuto essere migliore. Il primo anno dopo il ritiro ho passato un periodo terribile. Ero depressa e il dolore era insopportabile. Non potevo evitare il dolore e non volevo andare sotto i ferri. Nel tempo la mia schiena è migliorata e ho iniziato a commentare in televisione e realizzare diversi progetti come la mia Accademia. Mi sono sposata e ho avuto una figlia. È stato molto difficile, ma ora vedo le cose in modo diverso. Fortunatamente, quella notte siamo riusciti a sopravvivere”.
    Dopo la carriera tennistica, Anna oltre all’accademia è stata anche testimonial per diversi marchi, si è laureata e poi sposata.
    Sembra difficile ipotizzare un rientro full time per Anna, oggi 36enne e lontano dal tour da 10, ma sarà ad ogni modo curioso vedere come si presenterà in campo, se sarà solo la voglia di sentirsi di nuovo giocatrice, oppure qualcosa di più.

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    Kone, la luce in fondo al tunnel: “Mi godo questo momento”

    Di Redazione Un piccolo sorriso si è acceso in casa Reale Mutua Fenera Chieri ed in particolare sul volto di Fatim Yassimina Kone, e non solo per il Natale appena passato. La giovane centrale non sarebbe nemmeno dovuta scendere in campo nell’ultimo incontro contro la Wash4Green Pinerolo nel derby piemontese, ma il fato ha voluto […] LEGGI TUTTO

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    Thiem rinuncia ad ATP Cup e Sydney, spera ancora nell’Australian Open

    Dominic Thiem

    Dominic Thiem attraverso un post sui propri canali social ha fornito un nuovo aggiornamento sulle proprie condizioni, annunciando la decisione di rinunciare ai primi tornei dell’anno: ATP Cup e Sydney, sperando di sentirsi pronto per l’Australian Open. Ha avuto dei problemi non gravi negli ultimi giorni che hanno rallentato la sua preparazione, e dopo uno stop così lungo non se la sente di affrettare i tempi del rientro. Tuttavia rassicura i propri fan sul polso, che è tornato alla massima efficienza. Ecco le parole di Dominic.
    “Dopo aver parlato col mio team, abbiamo deciso di tornare in Austria, invece di volare direttamente in Australia. Sfortunatamente ho preso un raffreddore (il test covid è risultato negativo) così che a Dubai la scorsa settimana non sono riuscito ad allenarmi. Pertanto non sarò nella condizione fisica adeguata per competere alla ATP Cup e all’ATP 250 di Sydney. Dopo non aver giocato negli ultimi sei mesi non me la sento di rischiare un rientro affrettato e rischiare di un nuovo infortunio. In generale il tempo che ho trascorso a Dubai è stato ottimo, ho incrementato l’intensità degli allenamenti e il mio livello di gioco, e sopratutto il polso è praticamente al 100%. Il mio obiettivo resta quello di giocare agli Australian Open, ma prenderò la decisione definitiva alla fine di dicembre. Approfitto di quest’opportunità per augurare buone feste a tutti i miei fans, partners e media”.
    Vista la ritardata partenza di Thiem per l’Australia, l’annuncio della sua presenza nel mini tour sul rosso in America Latina e la grande cautela con la quale sta gestendo il suo rientro, appare improbabile che vada a Melbourne per un solo torneo, anche se fondamentale come uno Slam. Oltretutto rientrerebbe in uno degli eventi più duri della stagione sul lato atletico per la variabili condizioni climatiche australiane, e con match 3 set su 5. Più facile che opti per volare dall’Austria in America Latina e ricominciare “sull’amato rosso”, in tornei meno duri.

    pic.twitter.com/glSUIEnMda
    — Dominic Thiem (@ThiemDomi) December 19, 2021

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    Del Potro: “Sarebbe bello ritornare a Baires e poi a Rio”

    Juan Martin Del Potro

    Dopo le voci trapelate mercoledì sera su di un possibile ritorno in campo nella mini stagione su terra in America Latina, Juan Martin Del Potro ha deciso di fare chiarezza attraverso un breve post sulla propria pagina Instagram. Lo sfortunato campione albiceleste ha confermato la voglia di tornare sul tour proprio in casa, ma ancora non ha certezze, perché nonostante i duri allenamenti la strada è ancora lunga. Ecco le parole di DelPo.
    “Continuo ad allenarmi con tutto quel che ho, ho giornate migliori di altre ma sempre con la speranza di tornare in campo all’inizio del prossimo anno. Sarebbe molto speciale tornare in torneo a Buenos Aires e poi giocare anche a Rio. Lavoro con entusiasmo e impegno come sapete affinché possiamo vederci qui. Nelle prossime settimane vi racconterò come procedono le cose. Grazie a tutti!!!”.

    L’ultimo match giocato da Juan Martin risale al torneo del Queen’s 2019. Opposto a Denis Shapovalov, il gigante di Tandil perse l’equilibrio sull’erba umida di Londra, scivolando pesantemente a terra. Il responso di quell’infortunio fu l’ennesima lesione al ginocchio, con una serie di operazioni ed una lunghissima riabilitazione, dato che l’articolazione aveva già sofferto altri problemi in passato.
    Durante la sua apparizione dall’ultimo US Open, il 33enne disse che il suo obiettivo, o meglio desiderio, era quello di tornare in campo all’inizio del 2022, ma non in Australia. “Non credo che tornare in campo in un torneo dove si gioca sui 5 set sia ideale, meglio un rientro più graduale. Abbiamo dei tornei in patria a febbraio, potrebbe essere una buona occasione per me, anche perché in Argentina non ho mai giocato se non in Coppa Davis”. Infatti è curioso sottolineare come Del Potro abbia giocato al torneo di ATP 250 di Buenos Aires solo nel lontanissimo 2006, quando non aveva ancora compiuto 18 anni, perdendo all’esordio contro Juan Carlos Ferrero, poi nessuna altra apparizione in carriera.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO