Di Redazione
Da giocatore Nikola Grbic è stato un grandissimo protagonista del primo decennio del nuovo millennio, ora da allenatore sta continuando a tenere l’asticella molto alta. Reduce dalla splendida vittoria dell’ultima edizione di Champions League con i polacchi dello Zaksa, in Superlega sta facendo il vuoto alla guida di Perugia. Un percorso quasi netto, quello fatto sin qui in campionato (13 vittorie su 14), che il coach racconta in un’intervista rilasciata al collega Carlo Lisi per il Corriere dello Sport.
“Il segreto di questi successi? Ho una squadra di ragazzi che, nonostante la loro bravura e l’innegabile valore assoluto, sono rimasti con i piedi per terra. Sono grandi professionisti che lavorano per un bene comune e sanno sacrificarsi per la squadra. All’inizio dovevamo conoscerci, ma si è creata subito una fiducia reciproca. I risultati stanno arrivando e questo mi permette di esprimere le mie idee e metterle in pratica”.
“Se vedo in Giannelli qualcosa del Grbic giocatore? – aggiunge – In comune abbiamo la stessa fisicità, anche io ero alto e saltavo, ma la pallavolo è diversa dalla mia. Giannelli è un fuoriclasse sia per come gioca sia per come si applica per crescere e migliorare. Ha il carattere giusto per essere un campione”.
(fonte: Corriere dello Sport)