ROMA – Una ferita che forse resterà per sempre nell’animo di Lewis Hamilton. In un’intervista a “Vanity Fair“, il pilota della Mercedes ricorda infatti gli ultimi istanti del Gran Premio di Abu Dhabi 2021, quando sulla pista di Yas Marina il titolo se l’è preso Max Verstappen in una gara di Formula 1 dal finale quanto mai infuocato dalle polemiche. “Quando ho visto come si stavano sviluppando le cose, le mie peggiori paure – confessa Hamilton – si sono fatte largo. Pensavo: ‘Non è possibile che mi freghino, non esiste. Non succederà mai, non possono fregarmi‘”. “Non so – continua il britannico – se riesco ad esprimere a parole la sensazione che ho provato. Ricordo di essermi seduto lì, incredulo. Non avevo più forze. È stato uno dei momenti più difficili da molto tempo a questa parte. Sapevo cosa fosse successo. Sapevo quali decisioni erano state prese e perché. Sapevo che qualcosa non andava. Sicuramente dopo quella gara ho valutato se continuare o meno la mia carriera in Formula 1“.
Una vittoria possibile
Archiviato il 2021, per Hamilton si è trattato di fare i conti con un’altra amara verità. La Mercedes W13, infatti, non è all’altezza del titolo mondiale. L’ambizione è ancora quella di vincere, anche se in un formato ridotto: “Dopo Abu Dhabi ho pensato di smettere – ha detto Hamilton – ma mi sento ancora in missione. Sento che quest’anno riuscirò a vincere un Gran Premio e sarei un bugiardo se dicessi che non sto pensando di continuare dopo il 2023“, conclude infatti il sette volte iridato.