Nessun rischio inutile prima del grande show, solo allenamento fisico, a differenza ad esempio dei fratelli Marquez, che prima di un altro gran premio di casa non hanno resistito al fascino di una giornata in sella alle moto da cross. Una disciplina curiosamente spesso evitata dal piemontese, per paura principalmente dei salti, alla quale ha preferito il flat track, tra i cordoli del ranch di Valentino Rossi a Tavullia, altra città pronta a fare il tifo per lui dal primo all’ultimo giro.
Dicevamo di un Bagnaia meticoloso, ma anche abitudinario, come conferma il fatto che partirà oggi da Pesaro per raggiungere Bologna, da dove volerà verso Valencia insieme a tutto il suo team, come sempre fatto in stagione per le gare europee, probabilmente fianco a fianco con Cristian Gabarrini, che dopo aver vinto il titolo in MotoGP da ingegnere di pista di Casey Stoner vuole replicare con il successivo condottiero del plotone Ducati, Bagnaia: un curioso filo invisibile collega l’australiano e l’italiano, nel nome di Ducati.
Da domani a ogni modo sarà tempo di iniziare a pensare solo ed esclusivamente alla pista, chiudendosi in quella bolla che da sempre ha rappresentato per piloti e addetti ai lavori il paddock, specie per i piloti pacati e non particolarmente amanti delle luci della ribalta come Bagnaia, il cui unico vezzo quest’anno è stato quello di gustarsi un hot dog dopo ogni vittoria. Probabilmente ve n’è in serbo uno anche per Valencia, magari doppio, come forse sarà più difficile del solito prendere sonno nei prossimi giorni nel suo motorhome, ma ora è troppo presto per pensarci.