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Bagnaia ha riunito i pianeti Ducati

Da curva dell’incubo a teatro della festa? È curiosa la coincidenza che lega Pecco Bagnaia, Valentino Rossi e la Curva 2 di Valencia, ribattezzata in onore di Mick Doohan. La piega a sinistra che porta il nome del cinque volte campione del mondo delle 500, una delle più lente del circuito di Cheste, è il luogo in cui nel 2006 Rossi visse la prima vera sconfitta della propria carriera, scivolando nei primi giri del GP che avrebbe dovuto consegnargli il sesto titolo consecutivo. Un titolo che invece andò a Nicky Hayden.  

Come se volesse farsi “perdonare”, la Curva 2 potrebbe diventare il luogo della festa di Bagnaia, perché la tribuna Azul ospiterà i tifosi del fans club di Chivasso – 200 biglietti venduti in pochi minuti – e il settore per i tifosi della Ducati. Una stima, approssimativa, parla di 2000 persone pronte a far festa partendo dal primo segmento di una tribuna infinita, perché procedendo verso destra arrivano il settore verde (il più capiente, solitamente riservato ai tifosi dei piloti spagnoli), quindi quelli rosso e bianco, all’interno del circuito-stadio alla periferia di Valencia. Ma tra gli oltre 100.000 spettatori attesi domenica sono previste, in altri settori, ulteriori rappresentanze dei tifosi della Rossa e del pilota torinese, per questo una stima è ancora imprecisa. La tribuna Azul, che permette di vedere gran parte della pista, è stata a lungo il settore dei tifosi di Valentino Rossi, ma nel 2013 i fans di Marc Marquez accolsero proprio qui il primo alloro in MotoGP del fenomeno catalano. 

Maxischermo

Chi non si muoverà da Chivasso – cittadina di quasi 30.000 abitanti, 25 km a nord-est di Torino – potrà scendere nella storica Piazza d’Armi, dove verrà allestito il maxischermo per assistere al GP che potrebbe incoronare il concittadino più illustre, regalandogli il titolo di re del motociclismo, come si conviene al campione della MotoGP. «È un momento di entusiasmo collettivo, quello che la città sta vivendo grazie a Pecco Bagnaia. Lui, oltre a essere un talento della due ruote, incarna i principi sani e inclusivi dello sport nel suo significato più nobile» ha spiegato il sindaco Claudio Castello, la cui giunta ha dato il via libera alla giornata “Chivasso tifa Pecco” a cui sta collaborando lo stesso fans club di Bagnaia. Non sono previsti, al momento, raduni a Borgo Panigale, forse per scaramanzia, anche se di fronte al maxischermo all’interno dell’azienda la tensione sarà altissima, perché Valencia può regalare alla Ducati una gioia vissuta soltanto 15 anni fa con Casey Stoner. 

Unione

Da Rossi a Stoner, dalla nemesi ducatista (sia per quanto fatto da rivale che per il flop nel biennio a Borgo Panigale) all’eroe del popolo rosso, un tifo particolare, che ha sempre sostenuto il marchio prima del pilota, innamorandosi dei “duri e puri” prima che dei super talenti. Bagnaia è riuscito a riunire pianeti apparentemente inconciliabili, lui che è allievo di Rossi – presente a Valencia di ritorno dalla vacanza a New York, con il sogno di vivere il primo titolo MotoGP di un pilota della VR46 Riders Academy – ma ducatista per vocazione di famiglia. Non a caso Bagnaia ha spesso rivelato di aver ricevuto consigli preziosi dal mentore Rossi, che a fine 2013 fornì una spinta decisiva alla carriera di Pecco inserendolo nel proprio gruppo, ma anche da Stoner, che di certo non è mai stato noto per la sua espansività.

Record

Questo particolare mix ha accompagnato Bagnaia in quella che può diventare la più grande rimonta nella storia del Motomondiale: se nel 2020 Joan Mir ha trionfato in MotoGP recuperando dal -48 nei confronti di Fabio Quartararo con 11 gare da disputare, questa volta si tratta di un -91 a dieci GP dal termine fatto letteralmente a pezzi dal torinese. E pazienza se la rimonta di Pecco non è stata accompagnata da fuochi d’artificio mediatici che non fanno parte del personaggio, decisamente misurato e austero. Il suo rientro è stato in grado di entusiasmare tifosi di ogni fazione, da chi sogna di poter sostenere un erede di Rossi ai ducatisti che dopo tante stagioni di speranze disilluse – in particolare nei periodi con Valentino e poi con Lorenzo – vedono a un passo il titolo più importante.  



Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/moto

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