Di Redazione
È stato un weekend ricco di soddisfazioni per gli arbitri romani. Stefano Caretti è stato premiato a Chianciano Terme, durante il raduno degli arbitri nazionali, come miglior fischietto dell’ultima stagione di Serie A2-A3. Contemporaneamente, sulla spiaggia di Caorle, Livia Azzolina ha diretto la finale scudetto di beach volley femminile, vinta dalla coppia Breidenbach-Benazzi contro le azzurre Scampoli e Bianchin. Caretti e Azzolina si confermano come due fiori all’occhiello del movimento arbitrale targato FIPAV Roma e FIPAV Lazio.
CARETTI. “Non me l’aspettavo – ha dichiarato ai nostri microfoni il fischietto romano che vive a Guidonia – e sono ancora molto emozionato, soprattutto perché il livello della classe arbitrale italiana è davvero molto alta e sono consapevole di poter imparare ancora molto dai colleghi“.
Caretti – classe 80′, laureando in architettura e 3D artist/visualizer di professione – ha arbitrato la prima gara della sua vita nel 1999, poi è passato al ruolo regionale nel 2001 e nel 2006 è stato promosso come arbitro di Serie B. Il salto in Serie A è avvenuto nel 2016. Nell’ultima annata sportiva ha collezionato una soddisfazione dietro l’altra: “La finale di Coppa Italia di Serie A2, l’esordio in Superlega nel derby Sora-Latina e oggi questo premio che mi rende doppiamente orgoglioso perché determinato dalla Lega che ringrazio davvero di cuore insieme a tutti i club. Poi vorrei dedicare un pensiero alla nostra struttura territoriale e regionale: se gli arbitri di Roma e del Lazio continuano a crescere è grazie a chi crede in loro giorno dopo giorno, aiutandoli a crescere. La vicinanza dei Comitati è stata fondamentale per la mia formazione. Un ulteriore ringraziamento a tutto il Settore Ufficiali di Gara Nazionale e alla Commissione di Serie A. Oltre che, ovviamente, la famiglia e gli amici che spesso trascuriamo essendo sempre in viaggio e lontano da casa“.
Caretti, considerato uno dei migliori interpreti del ruolo a livello nazionale, ha giocato a pallavolo dai 12 ai 26 anni, poi ha scelto di abbandonare il campo per salire definitivamente sul seggiolone. “Mi sono sempre divertito a stare lassù, ogni volta è come se fosse la prima e, soprattutto, cerco sempre di vivere ogni match come se fosse una finale scudetto. Il mio training? Guardare tante partite di pallavolo, condurre una vita sana, allenarsi, studiare e imparare a gestire lo stress trasformandolo in energia positiva. Io cerco di tenere sempre a mente che sono le squadre le protagoniste dello spettacolo, non io. Noi arbitri lavoriamo per far sì che tutti, dai giocatori agli staff, possano esprimersi al meglio delle loro possibilità“.
AZZOLINA. Per Azzolina la super sfida sulla sabbia di domenica è stata la seconda designazione consecutiva alla finale assoluta del campionato tricolore, dopo quella del 2019. Livia, classe 1991, è diventata arbitro di pallavolo nel 2006. Nel 2009 è stata promossa al ruolo regionale e nel 2014, in seguito al Trofeo delle Regioni, ha compiuto il salto in Serie B. Per quanto riguarda la sua carriera come ufficiale di gara di beach volley, ha ottenuto la qualifica di arbitro di terzo livello nella stagione 2009-10, quella di secondo livello nel 2015 e di primo livello nel 2018. Nella stagione 2019-20 è stata anche designatrice degli arbitri laziali di beach volley.
(Fonte: comunicato stampa)