Di Redazione
Dopo il ko all’esordio stagionale, contro Padova in Coppa Italia, coach Bonitta sa che deve far girare meglio gli ingranaggi per arrivare pronti al match di domenica contro la Top Volley. L’intervista del coach della Consar a il Resto del Carlino Ravenna.
Bonitta, la scelta dello starting six con Redwitz in regia al posto di Batak è strutturale o solo momentanea?
«Direi momentanea. Ho ritenuto opportuno sciogliere la tensione di alcuni giocatori che erano all’esordio, proponendo un palleggiatore che potesse dare a loro un po’ di tranquillità. Poi Batak è entrato e ha giocato metà della partita. Questo potrebbe essere il leit motiv della stagione».
Un giudizio su Batak, uno dei prospetti in cerca di spazio?
«Ha fatto cose interessanti, però si è anche ‘addormentato’ in una difesa ‘importante’ verso la fine del 4° set, andando un po’ in confusione mentale, non era lucido e attento. La gioventù porta anche a questo».
C’è già una gerarchia fra titolari e riserve?
«Dovremo trovare una identità di squadra che coinvolga un numero superiore di 7 giocatori».
L’avvicendamento di Grozdanov in corso d’opera con Arasomwan?
«Non ho visto Grozdanov particolarmente dentro la partita, avendo attaccato col 20%. Mengozzi invece, almeno dal punto di vista morale, ha fatto il capitano. Abbiamo attaccato poco dal centro e non possiamo giocare solo con gli esterni».
Se potesse definire lo stato dell’arte del suo gruppo?
«È un gruppo in cantiere, col martello e con la livella in mano».
La scelta di Giuliani schierato come schiacciatore, affidando la maglia di 2° libero al baby Pirazzoli, potrà avere un futuro?
«Direi di sì. Quello visto contro Padova è il frutto di una strategia. Batak ad esempio sopperisce all’inesperienza con i centimetri sottorete. Giuliani invece è capace di battere e poi anche di difendere».