Di Redazione
Per Piero D’Angelo, direttore sportivo di Sistemia LCT Saturnia Aci Castello, la sconfitta di domenica scorsa con l’Aversa, valida per la quinta giornata del Campionato di Volley Maschile di Serie A3 Credem Banca “è stata semi meritata perché ad un certo punto, nonostante le potenzialità, abbiamo iniziato a giocare peggio dei set precedenti”.
Cosa manca dunque alla squadra? “Sicuramente incide l’età media dei giocatori e la poca esperienza a questi livelli. Basti pensare che domenica in campo c’erano, a parte il libero, Giuseppe Zito, che è un veterano, tutti giovanissimi tra i 20 anni, un diciottenne e un diciassettenne, Di Franco e Andriola, che hanno esordito in A grazie alla collaborazione con la Roomy di Giovanni Barbagallo”.
Alti e bassi che ci possono stare, vista l’inesperienza dei giocatori, che nei vari match hanno giocato nel segno della discontinuità: “Siamo passati da momenti eccezionali ad altri davvero negativi, la continuità nel gioco è quello che oggi manca alla Saturnia”.
Niente di totalmente inaspettato perché, spiega il DS: “Ad inizio campionato sapevamo a cosa stavamo andando incontro ed eravamo preparati a questo tipo di problematica, di contro posso dire che questi ragazzi stanno comunque dimostrando di essere all’altezza del campionato (non dimentichiamo che il 90% della squadra ha fatto l’esordio in A per la prima volta quest’anno), hanno la voglia e le caratteristiche fisiche e tecniche per diventare atleti forti e di alto livello”.
Questo fa ben sperare per il futuro della Saturnia, che procede con il suo percorso e, aggiunge D’Angelo: “Per il girone di ritorno, contiamo di essere più amalgamati, di ridurre i momenti negativi e di aumentare la continuità nel gioco”.
(Fonte: comunicato stampa)
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