ROMA – La Francia sfoglia la margherita, e non sarà una decisione semplice. L’annuncio di Emmanuel Macron di chiudere i grandi eventi aperti al pubblico fino a metà luglio rende di fatto scontato il rinvio del Tour de France, originariamente in programma dal 27 giugno al 19 luglio. Sono tante le possibilità valutate dagli organizzatori, che dovranno anche confrontarsi con i vertici del ciclismo mondiale per capire come ridisegnare il calendario: la Amaury Sport Organization è alle prese con un possibile piano alternativo per l’edizione numero 107. La corsa non ha mai vissuto annullamenti o cancellazioni dalla fine delle Seconda guerra mondiale.Partenza il 25 luglioLa prima suggestione riguarda il possibile arrivo a Parigi nel giorno di Ferragosto, il che porterebbe l’organizzazione a fissare la tappa di apertura del Tour il 25 luglio. Christian Prudhomme, direttore generale del Tour, avrebbe però a disposizione poche corse di preparazione in vista della Grand Boucle: il Giro del Delfinato, originariamente previsto dal 31 maggio al 7 giugno, faticherebbe a trovare una collocazione in un calendario così compresso, considerando che le squadre dovrebbero anche riprendere gli allenamenti.
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Coronavirus, i dubbi del Tour de France: il rinvio è certo, tre ipotesi in ballo
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