Roberto Bautista Agut ha avuto una tragica notizia nella settimana che poi si è rivelata la più importante della sua carriera tennistica: La morte del padre.
Bautista Agut ha deciso comunque di scendere in campo per cercare di portare a casa il sesto successo spagnolo in Davis: “Quando ho ricevuto la chiamata ero ad un’ora di Madrid
Avevo già deciso. Stavamo mangiando qualcosa quando il dottore ha chiamato Pepe e gli ha detto che la squadra era un po’ scombussolata, che forse avevano bisogno di me per domenica.
Dopo tutto il supporto ricevuto dalla squadra ho deciso di fare loro domenica una sorpresa. Non avevo pensato di giocare perché non ero nelle condizioni giuste, né dell’animo né del tennis.”
“Poi ho iniziato ad allenarmi un po’ come potevo. Ho dormito dalle due e mezzo alle nove.
Sapevo dentro di me che avrei giocato la finale, senza nemmeno averlo chiesto al capitano. Bruguera mi ha domandato come mi sentivo e se volevo giocare. Mi sono allenato e ho combattuto per tutta la mia vita per avere la possibilità di giocare una finale di Coppa Davis.
E’ stato molto emozionante, non ho mai provato una sensazione del genere in vita mia. Il pubblico di Madrid è sempre stato esemplare ed è stato fondamentale per superare le eliminatorie. La testa deve stare in partita, devi allontanarti da tutto ciò che è personale”.
“Questa settimana io e Rafa ci siamo sincronizzati alla perfezione, abbiamo sentito qualcosa di speciale tra di noi. E’ una persona unica”.