Il secondo ePrix di Roma si correrà sabato in un clima di totale incertezza. La Formula E, con sei vincitori diversi nelle prime 6 gare, comincia dalla Capitale la seconda parte di stagione alla ricerca del suo vero padrone. E la minaccia di pioggia mette come un’ulteriore variabile nell’equazione della gara che produrrà il vincitore del settimo appuntamento del calendario.
Sam Bird, vincitore dell’ePrix di Santiago del Cile, è al momento terzo (a parimerito con Vergne) in classifica, con otto punti di ritardo dalla vetta presidiata da Felix Da Costa.
Il britannico ha già gestito in passato situazioni simili, con lunghe volate per il titolo risolte all’ultimo miglio. Inoltre ha già dimostrato di trovarsi a suo agio sul cittadino dell’EUR, avendo vinto la gara del 2018.
“Ora penso gara per gara, vediamo come va – ha detto durate la conferenza stampa del team Envision a Roma – Non serve preoccuparsi di quello che non ho in controllo. Farò il mio lavoro al meglio delle mie possibilità”.
E per sabato c’è il rischio pioggia
“La pioggia renderà le cose più interessanti per me e per gli altri piloti impegnati in gara. Vedremo che succederà”.
Siete team clienti di Audi, ma la vostra monoposto è più veloce di quella ufficiale
“Siamo veloci, abbiamo fatto certamente un lavoro ottimo, ma continuiamo a collaborare in maniera proficua con Audi per essere sicuri che il software funzioni al meglio in modo da avere una monoposto sempre competitiva. Abbiamo un’ottima base, dobbiamo continuare su questa strada”.
Con 6 vincitori diversi, non c’è un vero padrone del campionato. Le Gen2 hanno livellato i valori?
“Sì e no, è uno di quegli anni in cui nessuno riesce a imporsi veramente. Il format delle qualifiche penalizza i primi 5 in classifica. Chi affronta nel gruppo 1 le qualifiche difficilmente fa un buon tempo. Così in gare è costretto a rischiare pere recuperare, incappando in ritiri, o finendo fuori dalla zona punti. In questo modo nessuno riesce a piazzare una striscia positiva e le gare restano incerte. Chi sarà più consistente nella seconda parte di campionato avrà buone probabilità di prendersi il titolo”.
Cosa ti piace di più di Roma, il panorama o le curve del circuito?
“Il panorama è fantastico, ma lo sono anche le curve. Soprattuto quando vai giù per la 1 e la due 2 per poi affrontare la 4 e 5. Sono molti difficili perché con la maggiore potenza delle vetture di quest’anno rischieremo il decollo! Incredibile, sembra un salto come nel rally, perché sentiremo le ruote abbandonare completamente il contatto con l’asfalto. L’ulteriore elemento di difficoltà è poi l’atterraggio perché le scintille provocare dallo sfregamento del fondo con l’asfalto, potrebbero essere interpretate dal software come un extrapower illegale e rischiamo la squalifica… E’ una difficoltà in più per noi e per gli ingegneri”.