ROMA – I margini sono chiari: +2’48” su Valverde, +3’42” su Pogacar e +3’59” su Lopez. La Vuelta sembra nelle mani di Primoz Roglic. Il 29enne sloveno arriva al secondo giorno di riposo, e dunque all’ultima settimana, saldamente al comando della classifica generale e con la consapevolezza di essere a questo punto lo strafavorito della corsa iberica.Valverde ci credeMai dire mai però. Soprattutto quando si parla di Alejandro Valverde, 39 anni tanti quanto la voglia di non mollare: “Mi appresto a questa ultima settimana con grande ottimismo – le parole dell’attuale campione del mondo -. Tutto può succedere. Il leader potrebbe patire una brutta giornata o perdere tempo. Le terze settimane dei Grandi Giri possono causare problemi a chiunque”. Comunque vada il bicchiere è mezzo pieno: “Anche finisse così, con il mio secondo posto a 39 anni, sarebbe una grande impresa. E’ vero che ieri abbiamo perso un po’ di tempo e non è stata la mia giornata migliore, ma se guardo a domenica è andata molto meglio”. Il favorito resta comunque Roglic: “Dobbiamo essere realistici, sta andando molto bene, ma a volte lo abbiamo visto in difficoltà in questi momenti”.Giovedì e sabato tappe decisiveLa Vuelta riprenderà mercoledì con la 17esima tappa, la Aranda de Duero-Guadalajara di 219,6 chilometri, mossa ma non trascendentale, che dunque non dovrebbe portare a grossi stravolgimenti in classifica. A decidere la corsa saranno probabilmente i tapponi di Becerril de la Sierra (giovedì) e Plataforma de Gredos (sabato), ultime chiamate per chi ha ancora voglia di mettere in discussione una maglia rossa che non ne vorrà sapere di cambiare proprietario.
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Ciclismo, Vuelta: Roglic leader indiscusso, ma Valverde non molla. ''Tutto può succedere''
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