Esteban Batista, ex lungo di Milano e Venezia, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto:
ESPERIENZE ITALIANE. «Sono state due esperienze molto diverse, direi quasi agli antipodi. A Milano l’obiettivo era uno solo: lo scudetto. Un traguardo obbligato, non c’era un’alternativa se non il fallimento sportivo. Perciò la pressione era altissima […]. A Venezia ho trovato un ambiente e una squadra ambiziosi, ma non costretti a vincere subito. Siamo cresciuti di partita in partita, eravamo outsider, diventati finalisti e poi campioni d’Italia».
GENTILE e TONUT. “Ho avuto buoni rapporti con tutti, ma quello con Gentile è stato speciale. Ale è un bravissimo ragazzo e un ottimo giocatore, ma purtroppo incompreso. Molta gente ha di lui un’immagine profondamente sbagliata. Ha pagato per questo, ma ora vedo che in Spagna si sta riprendendo. Venezia? Tonut è il gioiello: sta uscendo dal tunnel degli infortuni, vedrete che diventerà ancora più forte”.