Ettore Messina è stato protagonista dell’ultimo mese in cui tante franchigie NBA hanno cambiato allenatore e hanno cercato anche lui. L’opinione dell’ex Ct della Nazionale azzurra nell’ intervista di Massimo Lopes Pegna sulla Gazzetta dello Sport. E nessuna delusione nelle sue parole.
Trattative per un posto di head coach. Sono il primo assistente di Popovich, dunque ho il 31° miglior lavoro della NBA. Ovvio che tutti vorrebbero allenare qui, ma aver avuto una carriera importante in Europa qui conta poco. Conta ciò che hai fatto negli Usa: se gli piaci bene, altrimenti prendono qualcun altro.
Doncic. Può avere qualche deficit fisico, ma dal punto di vista di personalità e forza mentale parte avvantaggiato rispetto a chi esce dal college. Le parole di Barkley? Qui non c’è ancora la reale conoscenza della tensione in una Final Four. Farà bene.
Milano e lo scudetto. Successo importante perché il loro proprietario ha investito con grande passione, magari ricavando anche meno di quello che sperava. Inoltre ha coinvolto Pianigiani, una persona di alto prestigio nella pallacanestro italiana. Per quel poco che ho visto, è stato un playoff combattuto. Milano è storicamente la favorita degli ultimi anni: per competenza, mezzi, allenatori, giocatori, società. Non stupisce se vincono. Trovo positivo che vogliano dare continuità alla rosa il campionato prossimo per puntare a un’ulteriore crescita.